La strana stranezza del 15.11
L.E., Lorenzo Erroi, non usa mezze misure nel mettere in dubbio gli ultimi dati raccolti e diffusi dall'Ufficio federale di statistica inerenti il mercato del lavoro in Svizzera e in Ticino.
TITOLO: Esplode il dato ILO sulla disoccupazione
SOTTOTITOLO: Ma qualcosa non torna nel sondaggio
Venerdì ero arrabbiato perché l’articolo era, dal mio punto di vista, non solo banale e irrisorio rispetto alla statistica, ma anche strano per modalità e tempi scelti dal giornalista.
Per me, come per qualsiasi collega che lavora con i dati di statistica pubblica, è difficile ma doveroso spiegare ogni volta che lavoriamo con dati che sono frutto di modelli, di processi statistici che cercano di rappresentare al meglio la realtà. Le rappresentazioni della realtà sono per definizione sempre false, e un filosofo come Erroi dovrebbe saperlo e saperle usare.
Invece chiede chiarimenti, ma, purtroppo, per chiederli non ci scrive una mail, non prova a chiamarci, ma prende carta e penna e scrive un articolo. Il risultato è un delirio di onniscienza che banalizza la situazione del mercato del lavoro nel Canton Ticino.
Esplode il dato ilo sulla disoccupazione
Il titolo è falso, un acchiappa lettori, solo quello. Infatti, se si vanno a guardare i dati inerenti la disoccupazione ILO, ad esempio anche solo gli ultimi quattro: 12.300, 14.100, 10.100 e 14.300 è evidente che come l’ultimo dato non sia per niente eccezionale, è il più alto, sì, ma praticamente sugli stessi livelli di quanto misurato nel primo trimestre.
Qualcosa non torna nel sondaggio
Se io, giornalista, mi aspettavo un dato attorno a 10.000 e invece arriva a 14.000 allora scrivo "qualcosa non torna" e chiamo la statistica con la parola sondaggio così i lettori capiscono che non vale nulla.
Già titolo e sottotitolo fanno capire a un lettore attento che siamo di fronte o a un giornalista in difficoltà (perché non conosce bene il tema) o, peggio, a un giornalista che vuole usare a fini strumentali la statistica. Gli altri, i meno attenti, capiscono che ci sono più disoccupati ma è colpa delle statistiche che inventano i dati.
Altre perle o come dice Erroi... stranezze che attendono chiarimenti
PERLA 1:
“una stranezza che attende chiarimenti: si registra un aumento addirittura di 2,6 punti percentuali rispetto al secondo trimestre; in pratica un salto da 10’100 a 14’300 disoccupati (quasi una metà in più) in un solo trimestre, in assenza di shock sistemici”
PERLA 2:
Il dato per il Ticino sarebbe dunque il più alto dal primo semestre 2014. Di tutt’altro avviso le statistiche Seco pubblicate in precedenza, che segnalano un 2,5% stabile per il trimestre, in linea con l’anno scorso. Chi ha ragione?
Caro signor Erroi le bastava chiedersi: "ma chi sono i disoccupati ai sensi dell'ILO?". Allora avrebbe scoperto che questa statistica considera in disoccupazione tutte le persone che:
- Non lavorano
- Cercano lavoro
- Sono disponibili a iniziare subito un’attività lavorativa
Grazie a questa semplice ricerca avrebbe allora potuto fare alcune riflessioni (e farle fare anche ai suoi lettori). Secondo i dati raccolti e diffusi dall'Ufficio di statistica tramite il rilevamento delle forze lavoro in Svizzera (Rifos), dal 2010 in avanti in Ticino ci sono oltre 10.000 disoccupati ai sensi dell'ILO.
Le stime trimestrali sono altalenanti in un intervallo tra 10.000 e 15.000 ma solo nel 2013 e nel 2016 per due trimestri le stime erano andate oltre le 13.000 persone, quest'anno per due volte si sono superate le 14.000 unità e in due trimestri u tre il dato stimato è più alto rispetto a quanto stimato nel 2018.
Caro Erroi, cari lettori di Erroi, vi informo che non ci sono stati shock sistemici, non ci sono state grandi chiusure di aziende o ristrutturazioni aziendali come negli anni ’90, non c’è stata una crisi mondiale come nel 2008. Rispetto agli anni ’90 e rispetto al 2008 gli aiuti verso chi perde il lavoro sono stati diminuiti, sono diminuiti gli aiuti verso chi sta per accedere al lavoro, diminuiscono gli aiuti a coloro i quali arrivano a fine diritto… soprattutto per questo cambiamento di impostazione la statistica dei disoccupati degli iscritti è in continua diminuzione.
Il chiarimento che chiede Erroi è talmente facile e lampante, che ha preferito alludere un errore del sistema piuttosto che scriverlo direttamente lui. Sarebbe bastato scrivere qualcosa di questo genere: "in Ticino i disoccupati ai sensi dell’ILO sono quasi sicuramente oltre 10.000 (forse addirittura poco meno di 15.000), ciò significa che oltre ai 4.100 disoccupati iscritti contati dalla Segreteria di stato per l'economia (Seco), ce ne sono almeno il doppio (se non addirittura il triplo) che stanno cercando lavoro senza nessun aiuto, nel silenzio e con meno clamore."
La mia speranza è che prima o poi riuscirò a segnalare un bell’articolo fatto da un giornalista o da una persona esterna agli Uffici di statistica pubblica che usa dati statistici senza denigrarli.