La tessera a punti

La tessera a punti

Un noto tuttofare della Pubblica Amministrazione, in età di lauta pensione, propone oggi la Tessera a Punti per lo stile di vita sano: “se conduci uno stile di vita corretto ricevi incentivi o premi”. Praticamente una Lotteria. Ma a due facce. Ora, a parte chiedersi perché costui, dopo tanta e lunga presenza nelle nostre vite di italiani ormai stanchi, disorientati e avviliti da follie normative che più nulla hanno a che fare col raziocinio, perché mai costui, dicevamo, non si vada a godere la lauta pensione ai tropici, lontano, resta la minaccia dello "stile di vita corretto". Che vuol dire "corretto"? Sembra una cosa bella, ariosa, un'aspirazione e forse anche un'ispirazione, così a prima vista. O anche, addirittura, una piccola trasgressione, tipo il caffè corretto di una volta. Ve lo ricordate? E fino a che resta una scelta, lo faccio o non lo faccio questo "corretto", perché dipende da me, può anche andare bene, fermo restando che "stile di vita corretto" è soggetto a latitudini, longitudini, benessere sociale, dubbi scientifici, variabili indipendenti e modificabili, e soprattutto a unicità individuale, fisica e mentale di ogni singolo essere vivente, diverso da tutti gli altri, unico nell'universo come il nostro DNA di cui ognuno di noi è unico detentore, e pertanto non è e non può essere concepito o normato come una scadenza fiscale o come un assioma o un dogma. Ma quando un tale concetto viene proposto come inquadramento sociale obbligatorio per tutti alla stessa maniera, allora si apre il baratro del Male assoluto, riassumibile in: a) controllo totale sulla persona, ovvero su ciascuno di noi, che, per ottenere i "premi" (ma stiamo al supermercato con la raccolta dei bollini?) deve essere monitorata e controllata su tutto. Hai fatto i 5 chilometri al giorno a piedi che ti danno 5 punti? Magari tu, furbo cittadino, mi dici che li hai fatti, anche di corsa perché no? ma io Stato devo poterlo verificare con... cosa? un braccialetto elettronico alla caviglia? un microchip nei piedi? un agente segreto che ti segue e conta i passi? Va bene, andiamo avanti: b) oggi hai ingerito le 1000 calorie, non una di più, che ti danno diritto a 6 punti? e lo Stato come fa a esserne sicuro? hai mangiato il pranzo seduto davanti a una telecamera collegata con la centrale della Polizia che conta gli spaghetti che hai nel piatto? o hai conservato almeno lo scontrino del negozio Bio (carissimo)? o hai impiantato nello stomaco un verificatore elettronico di alimenti che passa le informazioni al Centro di Raccolta Dati del Cittadino con tessera annonaria dei Diritti e dei Doveri e fa il conto dei Punti? E se mangi un tiramisù di nascosto che succede? ti levano i punti, meno 10, con la conseguenza che, per esempio, senza quei punti puoi perdere automaticamente il 10% della tua pensione che ti arriva già decurtata sul conto corrente, ovvero non puoi più accedere al tuo conto per dieci giorni, ovvero puoi perdere il diritto a quella visita medica specialistica così importante che sarà invece aggiudicata a un altro cittadino, virtuoso, che ha mangiato carne sintetica e grilli guadagnando sette punti, o all'altro cittadino che vince 8 punti perché ha comprato l'auto elettrica nuova indebitando se stesso e i figli ma vuoi mettere può entrare nell ZTL a 29 km allora e consumando ignaro i metalli rari della sua batteria raccolti in paesi poveri e saccheggiati di queste ricchezze. Si potrebbe andare avanti con mille altri esempi, ma ci fermiamo qui. Questo è lo Stato etico, in cui si insinuano, poco alla volta, ortodossie ideologiche, pseudoreligiose, dirigistiche, tiranniche e finanzadipendenti, simile al credito sociale cinese, che nulla ha più a che fare con la Natura Umana. Questo sistema si sa dove comincia ma non dove finisce. Anzi sì, in un film come Metropolis, o in racconto di J.L. Borges come "La Lotteria a Babilonia": "Questa sublimazione metafisica accrebbe enormemente il potere della Compagnia (lo Stato) e le conferì una dimensione ecclesiastica".

Occorre ironia, occorre critica, occorre resistere.

Carla Vistarini


Alberto Bianchini

Titolare presso Azienda Biologica

1 anno

Già Bertolaso in Lombardia ha proposto la tessera sanitaria a punti: cosa fatta .

Carmelo Paternò

Formatore Professionista | Finance Training Milano, Lombardia, Italia

1 anno

Occorre andar via da questo Paese...

Silvia T.

Pensionata - Disabile e Studentessa presso Università degli Studi di Torino

1 anno

Occorre anche non prendere il porto d'armi ...., casomai la pazienza finisse 😉

giuseppe R.

Consulente strategia aziendale (Freelance)

1 anno

Un poveraccio

Ricky Alcaro

Innovation addicted | Complexity surfer | Lifelong learner | Critical thinker | Changemaker | Irriducibile osso duro

1 anno

mi ripeto 🇮🇹

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