La voce segnala l’attrattiva sessuale
A seconda del tono di voce, sia maschile che femminile, una persona può essere percepita più attraente. Spesso, poi, la voce suggerisce le dimensioni fisiche dell’individuo, influenzando la scelta del partner.
Nella scelta di un partner, sia di sesso maschile che femminile, spesso gioca un ruolo di primo piano il tono di voce.
Nella fattispecie, voci maschili più profonde e voci femminili più acute connotano la persona, rendendo a seconda dei casi più o meno attraente.
Precedenti studi su animali e uccelli, hanno per esempio suggerito come in base al tono (o frequenza) della voce, gli stessi reagissero in modi differenti. Per esempio, un tono di voce molto basso viene associato a un corpo di dimensioni maggiori, una posizione dominante e un potenziale aggressore. Al contrario, un tono di voce più acuto, indicherebbe un corpo più esile, una posizione di sottomissione e possibile paura.
Al termine degli esperimenti sugli esseri umani, i ricercatori hanno scoperto che gli ascoltatori di sesso maschile preferivano le voci femminili caratterizzate da un tono più alto, una voce più sospirante e con una spaziatura più ampia. Queste caratteristiche facevano pensare a un corpo più piccolo, magro.
Le ascoltatrici di genere femminile hanno mostrato di preferire una frequenza di voce maschile più bassa, spaziatura ridotta e tonalità più gravi – il che presupponeva l’appartenenza a un corpo di maggiori dimensioni. Tuttavia, la preferenza delle donne è andata alle voci maschili sì più profonde, ma il cui tono era più dolce o sussurrato (quasi suadente) perché associato a minore aggressività – nonostante le possibili maggiori dimensioni del fisico.
I risultati completi dello studio sono stati pubblicati sulla rivista scientifica PLoS One, e suggeriscono che in fondo l’essere umano, per quanto evoluto, resta pur sempre un animale e che certe interazioni – in questo caso, vocali – chiamano ancora in causa certi istinti animali.