Lato A: meglio del previsto
Monitoraggio congiunturale, giugno 2023
Il documento completo si trova alla pagina: www.ti.ch/ustat-schede-congiuntura
Sintesi
L’OCSE, nel suo ultimo bollettino di inizio giugno, commenta in questi termini la congiuntura attuale:
“L’économie mondiale montre des signes d’amélioration mais la reprise reste fragile, sur fond de risques notables de révision à la baisse des projections. La baisse des prix de l’énergie contribue au recul de l’inflation globale et à l’atténuation des tensions pesant sur le budget des ménages […] Toutefois, l’inflation sous-jacente s’avère persistante et l’impact de la hausse des taux d’intérêt se fait de plus en plus sentir dans l’ensemble de l’économie.”
Molto simile la lettura proposta dalla Segreteria di Stato dell’economia (Seco) e dal Gruppo di esperti della Confederazione, che in pratica conferma le stime di crescita del PIL già indicate a marzo, proiettando un +1,1% per il 2023 e un +1,5 per il 2024.
Osservando complessivamente i dati nazionali e cantonali presentati singolarmente nel nostro Monitoraggio Congiunturale, emergono pure segnali di un lieve miglioramento. Tanto sul fronte della produzione quanto su quello dei consumi sembra essersi perlomeno interrotta la tendenza al ribasso che si insinuava dalla seconda metà del 2022.
Come nei trimestri scorsi il lato più difficile da leggere rimane quello inerente ai dati del mercato del lavoro, che mostra alcuni risultati generali molto buoni mentre alcuni dettagli destano delle preoccupazioni.
Lato A: sia in Svizzera sia in Ticino, continuano ad aumentare impieghi e occupazione. Lato B: s’intravvede un’interruzione del calo della disoccupazione ai sensi dell’ILO, il ricorso alla manodopera frontaliera rimane importante così come persiste uno squilibrio, tra i vari comparti economici, nella domanda di lavoro.