Le relazioni tossiche
Una relazione tossica si può trasformare in femminicidio, cioè l’esempio più estremo.

Le relazioni tossiche

Una relazione tossica si può trasformare in femminicidio, cioè l’esempio più estremo.

Se questo evento vi sembra così lontano dalla vostra situazione, dovete sapere che purtroppo tutte le donne vittime di femminicidio si sono ritrovate ancora prima in altre forme di violenza, sia fisica che psicologica.

È bene quindi percepire quelli che potrebbero essere dei campanelli d’allarme e sapersi identificare in una relazione tossica.

Possiamo dividerle in 4 grandi categorie:

Relazione tossica con legame di dipendenza affettiva: non riesci a fare a meno dell’altro, ti annulli per l’altro, entri in un circolo vizioso tossico in cui ci sei solo tu e il partner, in una sorta di co-dipendenza oppure dipendente-sfruttatore (spesso questa figura è quella del NARCISISTA, che per appagare la propria autostima sfrutta la dipendenza affettiva dell’altro).

Relazione tossica con legame sadico-masochista: la figura del masochista spesso si identifica in una persone che tendono all’autodistruzione (solitamente persone che in infanzia hanno subito maltrattamenti) e che scelgono partner sadici poiché ormai “abituate a soffrire” nelle relazioni. Una cosa appresa in infanzia, come ad esempio il genitore poco presente che dimostra affetto quando il bambino soffre, che tradotta in età adulta si traduce in vittimismo/sofferenza=interesse.

Relazione tossica con legame frustrante: tipico delle coppie che non vogliono più stare insieme, ma non vogliono neanche lasciarsi e quindi sfogano la loro frustrazione (di non riuscire a lasciarsi) attraverso la rabbia e aggressività continua. Spesso si tende ad incolpare l’altro per i continui conflitti, ma diventa un loop infinito che si può sciogliere solo lasciandosi.

Relazione tossica con legame a senso unico: non bisogna essere per forza dei sadici, narcisisti o frustrati per una relazione tossica. Spesso è solo la persona che non fa per noi, in quel momento storico o per incompatibilità. Tu spendi tutta te stessa o hai l’illusione che l’altra persona possa cambiare grazie a te, ma l’altra persona spesso si approfitta di queste ingenuità per ottenere ciò che vuole (status sociale, denaro, persona molto più giovane e attraente,…). Per fare un esempio, è tipico spesso di quelle coppie in cui uno dei due è già sposato.

Ora che abbiamo definito le tipologie di relazioni tossiche, capiamo meglio invece le dinamiche tossiche:

Violenza fisica e verbale: nonostante quella fisica sia più evidente e siano entrambe molto dolorose, spesso la persona che subisce non si rende conto. È molto importante il supporto di qualcuno, quindi cercare aiuto. Se quella fisica è caratterizzata da schiaffi e pugni, quella verbale riguarda offese, insulti e nei casi più estremi umiliazione pubblica e manipolazione.

Stress e ansia: capisci di essere in una relazione tossica quando stare in coppia diventa un dispendio di energia mentale, quando si arriva ad avere veri attacchi di panico dopo un litigio, in cui spesso l’altro svaluta e colpisce i punti più deboli.

Dramma: quando la relazione inizia a diventare una sorta di telenovela. I partner sono spesso in questo clima continuo di vittimismo, vendetta e disperazione.

Conflitti acidi: non si riesce a parlare, ad avere una conversazione normale, che l’altro o non ci ascolta o ti attacca per qualsiasi cosa. Questo va a svilire la persona e abbassa drasticamente l’autostima.

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