Living Innovation: la moderna fabbrica-città del futuro prende vita
Toyota è da sempre sinonimo di affidabilità, valore e mobilità accessibile. Ma c’è un altro aspetto fondamentale che definisce questa azienda: le sue fabbriche altamente tecnologiche e automatizzate, veri e propri ecosistemi produttivi che stanno evolvendo in qualcosa di ancora più ambizioso. L’integrazione tra industria e innovazione sta portando alla nascita di fabbriche-città digitali e viventi, in cui le persone e le tecnologie convivono per creare un futuro sostenibile. È in questo contesto che nasce Woven City, una città-laboratorio ai piedi del monte Fuji, in Giappone, concepita per diventare un ecosistema in cui innovazione, tecnologia e sostenibilità si fondono in un’unica visione.
Woven City non è solo un luogo in cui vivere, lavorare e interagire, ma un ambiente progettato per inventare e sviluppare nuove idee. Un punto di incontro per aziende, start-up e creatori di tutto il mondo che vogliono sperimentare tecnologie destinate a cambiare radicalmente la nostra quotidianità. Toyota ha annunciato il completamento della prima fase del progetto, con 360 residenti iniziali tra dipendenti Toyota e Woven by Toyota e le loro famiglie. Questo numero crescerà progressivamente fino a raggiungere le 2.000 persone, tra scienziati, imprenditori, accademici e pensionati, tutti impegnati nella co-creazione del futuro.
Woven City si estende su un’area di oltre 70 ettari nella città di Susono, nella prefettura di Shizuoka. Il progetto, il cui costo stimato è di circa 10,13 miliardi di dollari, rappresenta un vero e proprio esperimento urbano che integra tecnologia e sostenibilità. Nella prima fase, entro la fine del 2025, si prevede l’accoglienza di circa 100 residenti, con un’espansione progressiva che potrebbe portare a una popolazione di 2.000 persone provenienti da tutto il mondo. L’idea di Toyota è quella di creare una comunità attiva nella sperimentazione di nuove soluzioni per affrontare le sfide sociali contemporanee.
L’innovazione tecnologica è il cuore pulsante di Woven City. Il progetto prevede l’integrazione di intelligenza artificiale, veicoli autonomi, robotica e infrastrutture sostenibili alimentate da celle a combustibile a idrogeno. La struttura della città è stata concepita con tre diversi tipi di percorsi: strade dedicate ai veicoli autonomi, percorsi esclusivi per pedoni e corsie riservate ai mezzi di mobilità personale. Per ottimizzare la logistica e ridurre l’impatto del traffico, è stata inoltre progettata una rete sotterranea dedicata al trasporto merci.
L’idea di Woven City è stata presentata ufficialmente al CES 2020 da Akio Toyoda, presidente di Toyota, che ha sottolineato come questo progetto non sia solo una città, ma un laboratorio per testare nuove tecnologie di mobilità e sostenibilità. L’obiettivo è quello di creare un ambiente in cui innovatori, ricercatori e cittadini possano sperimentare soluzioni avanzate per migliorare la qualità della vita e ridurre l’impatto ambientale.
L’ambizione di Toyota non si limita alla terra. Il colosso giapponese sta anche investendo in tecnologie aerospaziali con l’intento di sviluppare soluzioni di mobilità interplanetaria. Tra le innovazioni in fase di sperimentazione ci sono veicoli autonomi capaci di muoversi senza conducente, droni intelligenti per il trasporto sicuro e robot assistivi per supportare gli anziani. Inoltre, l’integrazione tra digitale e realtà fisica è un elemento chiave del progetto, grazie all’uso di digital twin, repliche virtuali della città utilizzate per testare nuove soluzioni prima della loro implementazione reale.
Toyota punta a rendere l’innovazione accessibile a tutti e per questo ha lanciato un concorso globale per finanziare start-up e innovatori con idee rivoluzionarie. Il programma prevede borse di studio e investimenti per coloro che desiderano sviluppare e testare le loro tecnologie all’interno di Woven City. Questo approccio aperto alla collaborazione e alla sperimentazione riflette la volontà di Toyota di creare un ecosistema di innovazione inclusivo e sostenibile.
Con quasi cento anni di storia alle spalle, Toyota dimostra ancora una volta di essere molto più di una casa automobilistica.
Woven City non è solo un esperimento tecnologico, ma un’opportunità unica per costruire un futuro più intelligente e sostenibile. I
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l progetto rappresenta un modello di città del futuro in cui mobilità, tecnologia e sostenibilità si intrecciano per migliorare la vita delle persone.
L’invito è aperto a chiunque voglia contribuire a questa rivoluzione: il futuro si sta costruendo oggi, e Woven City è il luogo in cui tutto prende vita.
Quando soffia il vento del cambiamento, alcuni costruiscono muri, altri mulini a vento.” (Proverbio cinese)
Questa frase descrive perfettamente la distanza tra il modello giapponese, che abbraccia il futuro costruendo ecosistemi come Woven City, e l’approccio italiano, spesso bloccato in lunghe discussioni, senza azione concreta. Il muro non è fatto di mattoni, ma di mentalità chiuse, incapaci di accogliere la contaminazione, il diverso, il cambiamento. È un muro costruito dietro regole, leggi, burocrazia e processi, che confonde la costruzione del futuro con uno stancante immobilismo mortale.
Mentre altrove il vento del cambiamento spinge avanti le idee, da noi soffia contro un ostacolo che abbiamo eretto con le nostre stesse mani.
Quando decideremo di abbatterlo?