LO ZUCCHERO DI NAPOLEONE
𝟭𝟴 𝗴𝗶𝘂𝗴𝗻𝗼 𝟭𝟴𝟭𝟱: 𝗪𝗮𝘁𝗲𝗿𝗹𝗼𝗼, 𝗹𝗮 𝗯𝗮𝘁𝘁𝗮𝗴𝗹𝗶𝗮 𝗱𝗲𝗹 𝘀𝗲𝗰𝗼𝗹𝗼 𝗲 𝗱𝗲𝗶 𝗺𝗶𝘀𝘁𝗲𝗿𝗶.
Il 25 febbraio del 1815 Napoleone fugge dall'Elba e la stampa francese è categorica: ”𝘐𝘭 𝘤𝘳𝘪𝘮𝘪𝘯𝘢𝘭𝘦 𝘕𝘢𝘱𝘰𝘭𝘦𝘰𝘯𝘦 𝘦̀ 𝘧𝘶𝘨𝘨𝘪𝘵𝘰”.
Dopo due notti di navigazione sbarca a Porto San Juan e la stampa francese è meno acida : “𝘓𝘰 𝘴𝘤𝘢𝘭𝘵𝘳𝘰 𝘕𝘢𝘱𝘰𝘭𝘦𝘰𝘯𝘦 𝘦𝘭𝘶𝘥𝘦 𝘪 𝘤𝘰𝘯𝘵𝘳𝘰𝘭𝘭𝘪”.
Viene quindi raggiunto da un drappello di soldati che invece di arrestarlo gli offre le armi e il comando, riconoscendo in lui il vero leader al posto di Luigi XVIII chiamato il Re Grassone.
La stampa francese: ”𝘕𝘢𝘱𝘰𝘭𝘦𝘰𝘯𝘦 𝘳𝘪𝘢𝘳𝘮𝘢𝘵𝘰”.
Arrivato a Parigi, di lui si scrive: ”𝗟'𝗜𝗺𝗽𝗲𝗿𝗮𝘁𝗼𝗿𝗲 𝗲̀ 𝗿𝗶𝘁𝗼𝗿𝗻𝗮𝘁𝗼”.
E il 18 giugno 1815 la fine dei giochi: A Waterloo Napoleone viene sconfitto con una serie di misteri!
Fino alle 4 del pomeriggio sembrava a due passi dalla vittoria, ma viene avvisato dell'arrivo dei prussiani che fino a quel momento considera solamente degli "scalda poltrone", ma arriva purtroppo la sua fine.
Il secondo mistero riguarda il campo di battaglia: dopo pochi mesi dalla battaglia inglesi e belgi si recano a Waterloo per seppellire i caduti in guerra ma ... 𝗡𝗲𝘀𝘀𝘂𝗻𝗮 𝘁𝗿𝗮𝗰𝗰𝗶𝗮 𝗱𝗶 𝗰𝗮𝗱𝗮𝘃𝗲𝗿𝗶 𝗻𝗲́ 𝗱𝗶 𝘀𝗼𝗹𝗱𝗮𝘁𝗶 𝗻𝗲́ 𝗱𝗶 𝗰𝗮𝘃𝗮𝗹𝗹𝗶!
Ci sono voluti secoli per spiegare l'arcano.
Si era recentemente scoperto che 𝗹𝗼 𝘇𝘂𝗰𝗰𝗵𝗲𝗿𝗼 𝗱𝗶 𝗯𝗮𝗿𝗯𝗮𝗯𝗶𝗲𝘁𝗼𝗹𝗮 𝗽𝗼𝘁𝗲𝘃𝗮 𝗲𝗴𝗿𝗲𝗴𝗶𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝘀𝗼𝘀𝘁𝗶𝘁𝘂𝗶𝗿𝗲 𝗶𝗹 𝗰𝗼𝘀𝘁𝗼𝘀𝗼 𝘇𝘂𝗰𝗰𝗵𝗲𝗿𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗮𝗻𝗻𝗮 ma con un unico problema: lo zucchero di barbabietola era scuro e per sbiancarlo occorrevano 𝗺𝗶𝗻𝗲𝗿𝗮𝗹𝗶 𝗱𝗶 𝗰𝗮𝗹𝗰𝗶𝗼.
La fonte più prossima erano le ossa umane e animali.
Gli zuccherifici del posto, in modo lugubre, 𝗱𝗶𝘀𝘀𝗼𝘁𝘁𝗲𝗿𝗿𝗮𝗿𝗼𝗻𝗼 𝘀𝗼𝗹𝗱𝗮𝘁𝗶 𝗲 𝗰𝗮𝘃𝗮𝗹𝗹𝗶 𝗽𝗲𝗿 𝘂𝘁𝗶𝗹𝗶𝘇𝘇𝗮𝗿𝗻𝗲 𝗹𝗲 𝗼𝘀𝘀𝗮!
Che tristezza! Comunque è acqua passata.
La vera questione è: Lo zucchero fa male?
Per dirla come Paracelso ... "È la dose che fa il veleno".
𝗨𝗻 𝗰𝘂𝗰𝗰𝗵𝗶𝗮𝗶𝗻𝗼 𝗱𝗶 𝘇𝘂𝗰𝗰𝗵𝗲𝗿𝗼 𝗻𝗲𝗹 𝗰𝗮𝗳𝗳𝗲̀ 𝗮𝗹 𝗺𝗮𝘁𝘁𝗶𝗻𝗼 𝗿𝗮𝗹𝗹𝗲𝗴𝗿𝗮 𝗲 𝗻𝗼𝗻 𝗳𝗮 𝗱𝗮𝗻𝗻𝗶 (a meno che non ci siano problemi con il diabete).
Ma attenzione allo zucchero occulto, spesso presente in quantità massicce in yogurt, dolcetti e bibite gassate. Troppo zucchero è dannoso per tutti!