Luce e temperatura colore
E’ arrivato l’autunno!
Tutto si tinge di colori caldi, morbidi, sicuramente un po’ nostalgici ma anche avvolgenti e confortanti.
E mentre passeggi tra le foglie cadute, tornando anche un po’ bambini, arriva una stonatura dalla finestra di un’abitazione: una luce azzurrina che poco ha di celestiale.
Facciamo così la conoscenza del cliente tipo, sensibile all'ambiente si è premurato di cambiare le sue lampadine di casa con il led.
Ha deciso di investire nel risparmio energetico ed economico sul lungo periodo.
Portato a casa e montato il nuovo acquisto di ritrova deluso: la luce è fredda, piatta, falsa i colori e l’ambiente è irreale.
Accidenti il led non vale niente!
Noi siamo abituati al sole, al fuoco, alla luce delle candele, alle vecchie lampade al tungsteno e incandescenza/alogena (ormai in via di estinzione).
Il led non è il male e ci può dare la stessa sensazione di conforto ed accoglienza, importante è avere un po’ di attenzione, durante l’acquisto, all'etichetta:
Con la luce calda i nostri sensi si rilassano, abbiamo una maggior sensazione di “casa”, i colori risultano più naturali, tutto assume un’atmosfera più morbida.
Ed ora cosa me ne faccio delle lampadine a luce fredda che ho acquistato?
Le possiamo utilizzare sui piani di lavoro della cucina, nel garage, sulla lampada che usiamo per attaccare un bottone.
Insomma dove abbiamo bisogno di stimolare l’attenzione del cervello per lavori di precisione.
Anche la luce ha la sua cultura!
E per chi desidera qualche info tecnica andiamo ancora un po’ nel dettaglio.
Nell'etichetta di cui sopra troverete anche dei numeri seguiti da una K.
Il Kelvin è l’unità di misura della temperatura di colore della luce.
Non si usa la definizione “gradi Kelvin” dal 1967.
Il range che dovrete cercare è tra i 2700K e i 3500K a cui corrisponde appunto una luce calda.
Tra i 3600K e i 4200K troveremo una luce bianca naturale, mentre tra i 4300K e i 6000K la luce fredda.
Qualche curiosità:
Il simbolo K prende il nome dal fisico ed ingegnere Lord Kelvin, inventore del telegrafo elettrico, che nel 1896 rifiutò un invito a partecipare alla Aeronautical Society, scrivendo:
"Non ho la minima molecola di fede nella navigazione aerea diversa dal volo in pallone o di speranza di buoni risultati da nessuno dei tentativi di cui sentiamo"
Nel 1902 in una intervista ad un giornale prediceva che
"Nessun pallone e nessun aeroplano avranno mai successo in pratica"
Per la serie le nostre convinzioni sono i nostri limiti.
(fonte Wikipedia)
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