Ma ne abbiamo bisogno?

Ma ne abbiamo bisogno?

Che cos'è il marketing?

Quando devo fare formazione inizio solitamente con questa domanda bruta, a bruciapelo. Solitamente continuo, quasi a giustificarmi, citando S. Agostino:

"Che cosa è dunque il tempo? Se nessuno me ne chiede, lo so bene: ma se volessi darne spiegazione a chi me ne chiede, non lo so"

In effetti tutti si riempiono la bocca con 'sta parola inglese, quasi intraducibile letteralmente in italiano, ma non tutti quelli che la usano saprebbero darne una definizione.

Una risposta di solito mi spaventa

Qualcuno mi dice che "Il marketing crea dei bisogni". Se fosse vero io, che dal basso della mia esperienza "faccio (con) il marketing", sarei miliardario!

In realtà, quello che il marketing fa, o dovrebbe fare, è analizzare i bisogni della gente, e capire come questi si trasformano in desideri e solo in quel momento il marketing può fare qualcosa, non prima. Scomodando un attimino Maslow e copiando spudoratamente da wikipedia le tipologie di bisogno sono:

  1. Bisogni fisiologici (fame, sete, ecc.)
  2. Bisogni di salvezza, sicurezza e protezione
  3. Bisogni di appartenenza (affetto, identificazione)
  4. Bisogni di stima, di prestigio, di successo
  5. Bisogni di realizzazione di sé (realizzando la propria identità e le proprie aspettative e occupando una posizione soddisfacente nel gruppo sociale).

Dov'è il bisogno di avere un iPhone? Dov'è il bisogno di mangiare ad un McDonald. Le cose sono un po' più complesse: questi sono desideri. E il marketing arriva lì: la fame ce l'ho, il desiderio di un Crispy McBacon arriva dopo.

Il marketing buono e il marketing cattivo

Tutta questa oscena premessa per una riflessione: c'è un marketing buono, etico e c'è un marketing non buono e non etico.

La differenza tra il marketing buono e quello cattivo non sta nella ricerca del profitto, anzi un marketing che non tende al profitto la maggior parte delle volte è un marketing sbagliato. La differenza sta nella tipologia di risultato che vuoi ottenere. Lo scopo del marketing buono è ottenere profitto con la soddisfazione del cliente, lo scopo del marketing cattivo è ottenere profitto approfittandosi del cliente, oppure fregandolo.

Qualche giorno ho trovato su Facebook la pubblicità di un servizio quanto meno discutibile: lo "screening Vaccini".

Sono risalito al sito web dell'azienda che lo promuove, un poliambulatorio privato che non voglio citare perché non mi pare il caso meriti di ottenere ulteriori pubblicità. Ma c'è questa cosa qui:

Qui si fa leva sulla paura (infondata) che alcune persone hanno dei vaccini mi sembra che questo sia un bruttissimo modo di fare marketing. Anche perché il servizio in sé non è esecrabile: io lo screening lo farei, per determinare se sono coperto dall'antitetanica, se devo fare altri richiami magari dimenticati (il mio grande terrore).

Anzi, mi sembra più che altro sciacallaggio del peggior tipo visto che proviene da un poliambulatorio che, seppur privato, ospita dei medici che dovrebbero deontologicamente comunicare in maniera corretta.

Tra l'altro, l'operatore che fa prelievi senza guanti nella foto è da denuncia!

Secondo te ?

Di che avviso sei? L'azienda qui sopra ha fatto bene perché "ogni giorno nasce un cucco beato chi se lo cucca" oppure sei un po' più etico?

Fammi sapere!


Regina Moretto

► Trovo le PAROLE GIUSTE per farti vendere di più ● Scrittura Potente ● Comunicazione efficace --> narrazione | Vivo per raccontare

7 anni

Grazie. Oggi è sabato. Domani è domenica. Verità inconfutabile 🤣 Buon fine settimana.

Regina Moretto

► Trovo le PAROLE GIUSTE per farti vendere di più ● Scrittura Potente ● Comunicazione efficace --> narrazione | Vivo per raccontare

7 anni

Grazie per questo articolo che tocca temi che mi stanno a cuore: il marketing, la manipolazione e la ricerca della verità. Senza verità non può esserci Consapevolezza e nemmeno libertà. Ti sono grata per aver preso a esempio un caso in cui si parla (non a caso) di vaccini. In questo momento sono una delle leve per ingannare, truffare, controllare e manipolare le persone, privandole della libertà di scelta. Le leve usate - come fai correttamente notare - sono quelle primordiali: paura e dolore. Questo è il marketing che non voglio fare e contro il quale mi batto, per smascherarlo. Grazie

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