Mammella tuberosa (snoopy breast): cos’è e come si corregge
La mammella tuberosa, altrimenti nota con il termine snoopy breast, è una patologia molto poco diffusa, quasi sconosciuta ai più.
La scienza medica ha iniziato a menzionare la sindrome del seno tuberoso negli anni ‘30 del Novecento, descrivendola come una malformazione caratterizzata da una anomalia della base mammaria, che dà origine a uno sviluppo del seno in senso anteriore, ma è solo nel 1976 che si è ottenuta una descrizione più precisa, grazie agli studi condotti da Rees e Aston.
Volendo semplificare, potremmo dire che le pareti della mammella impediscono uno sviluppo completo del seno, che tende così a crescere in avanti, in modo appunto tubolare.
Cerchiamo di approfondire insieme questa patologia.
Come riconoscere una mammella tuberosa
La mammella tuberosa è concetto di non facile definizione, perché è difficile fornire una descrizione unica, chiara e semplice.
In effetti, dal punto di vista chirurgico esistono numerose definizioni legate al seno tuberoso, che identificano caratteristiche anatomiche e tecniche di correzione differenti.
Tra le numerose definizioni utilizzate per descrivere queste malformazioni possiamo menzionare le seguenti:
- seno tuberoso;
- seno tubulare;
- ipoplasia del polo inferiore;
- polo inferiore ristretto;
- Snoopy Breast;
- capezzolo a cupola;
- erniazione intra-areolare.
Ne consegue che riconoscere con esattezza la natura tuberosa di una mammella non è semplicissimo.
Il seno tuberoso presenta alcune caratteristiche anatomiche che possono spingere un medico a identificarlo come tale.
Vediamo quali:
- il tessuto mammario ha una forma cilindrica piuttosto che una forma conica;
- la circonferenza della base mammaria è piccola rispetto alla dimensione mammaria;
- l’areola è molto grande e allungata da un tessuto ghiandolare erniato;
- parallela alla piega inframammaria, pochi centimetri
- sopra di essa, c’è un’altra piega che interrompe la levigatezza del profilo del seno. Questa condizione si definisce “seconda piega”.
A un seno tubolare si accompagna, spesso, una asimmetria mammaria.
Tipologia di mammella tuberosa
La mammella tuberosa è classificabile in 4 tipologie, che riportiamo di seguito:
- Tipo 1: ipoplasia del quadrante inferomediale, ovvero una mancanza di tessuto nella parte inferiore e interna;
- Tipo 2: ipoplasia dei quadranti inferiori con cute sufficiente nella regione sottoareolare, ovvero una mancanza di tessuto nei due quadranti inferiori del seno;
- Tipo 3: ipoplasia dei quadranti inferiori con cute insufficiente
- nella regione sottoareolare, caratterizzato dalla mancanza dello sviluppo dei tessuti in tutti i quadranti del seno;
- Tipo 4: grave costrizione del parenchima mammario, base
- mammaria fortemente ridotta, ovvero una mancanza dello sviluppo in tutti i quadranti.
Quali sono le cause di una mammella tuberosa
Il problema legato alla mammella tuberosa, come accennato nella parte iniziale dell’articolo, è l’assenza di una causa scatenante riconosciuta come certa.
Secondo alcuni studi scientifici, questa patologia è da ricondursi a difetti dello sviluppo del tessuto mammario durante l’embriogenesi o a difetti parcellari di differenziazione e/o migrazione cellulare.
Essendo poco diffusa, poco nota, e spesso non identificata come patologia, il ricorso alla chirurgia per correggere questa patologia è molto ridotto. Questo rende più complesso effettuare degli studi prospettici adeguati.
Si può allattare con una mammella tuberosa?
Una delle domande che le donne si pongono più spesso è, giustamente, se è possibile allattare in presenza di una mammella tuberosa.
Fatta eccezione per la compresenza di altre patologie, un seno tuberoso in sé non rappresenta un impedimento al naturale corso dell’allattamento al seno.
In seguito a un intervento di mastopessi o di mastoplastica additiva, è possibile allattare al seno, ma esiste sempre la possibilità che, durante l’operazione, si possa provocare l’interruzione di alcuni dotti galattofori.
Ecco perché si consiglia di sottoporsi all’intervento solo in un periodo in cui non si deve allattare al seno il proprio figlio o, in prospettiva, non si prevede di avere altri figli in futuro.
Mammella tuberosa: quali sono i possibili rimedi
Ad oggi, non esiste un trattamento medico e/o farmacologico in grado di correggere o curare questa malformazione, ma è necessario sottoporsi a un intervento di chirurgia plastica.
La valutazione, come sempre, è del chirurgo, che, dopo aver analizzato con attenzione le caratteristiche fisiche e anatomiche della paziente, potrà individuare il tipo di intervento da effettuare.
Inoltre, è da sottolineare come molte pazienti, dovendosi sottoporre a un intervento correttivo, decidano di aumentare o rimodellare il seno.
Solitamente, a seconda della tipologia di mammella tuberosa, si procede in questo modo:
- in caso di seno tuberoso di Tipo 1 e 2, si procede ad una mastopessi, un intervento che ha lo scopo di riposizionare il complesso areola-capezzolo alla giusta altezza e ridare alla mammella la sua forma naturale, riempiendo nuovamente i quadranti superiori della mammella e ridefinendo il solco sottomammario;
- in caso di seno tuberoso di Tipo 3 e 4, si preferisce una mastoplastica additiva, che consiste in un intervento finalizzato all’aumento di volume delle mammelle e alla loro simmetrizzazione.
Qualunque sia la tecnica da adottare, è necessario procedere anche a un rimodellamento ghiandolare, altrimenti non si potrà ottenere il risultato sperato.
GC Aesthetics , Sinclair , Mesoestetic
6 anniE con le protesi nagor il problema si risolve anche meglio :)