Marco deve tornare a casa!

Marco deve tornare a casa!

Ho conosciuto Marco Zennaro ai tempi dell’università: frequentavamo le stesse amicizie e passavamo serate interminabili sognando avventure ai confini del mondo.

Mi sembra di vederlo mentre, sorridendo sornione, ci mostrava le foto del suo recente viaggio in Patagonia: solo, sullo sfondo le Torri del Paine, 30 centimetri di neve ed ai pedi le sue immancabili Adidas blu!!

Si, Marco era un ragazzo fortunato, come lo sono stato io d'altronde. Poteva viaggiare, studiava ingegneria e raccoglieva l’eredità della sua famiglia di Venezia, un’azienda per produrre trasformatori. Il sole gli splendeva sulla fronte, ma nonostante questo, mai e poi mai l’ho visto comportarsi in maniera arrogante o presuntuosa.

L’ultima volta ci siamo incrociati 11 anni fa, su un aereo da Venezia a Madrid. Io mentre raggiungevo la mia compagna in cinta di 8 mesi, lui con sua moglie anch’ella al 7 mese: un’altra avventura stava per iniziare.

Oggi leggo che Marco è in Sudan da due mesi, accusato di frode dalla polizia locale, trattenuto in condizioni disumane. Conosco abbastanza l’Africa per riconoscere un pattern già visto, e conosco abbastanza Marco per non dubitare della sua onesta. Se Marco era in Sudan due mesi fa è solo e soltanto perché il Sudan aveva bisogno di trasformatori e perché Marco era l’unico con il coraggio di portarglieli, spinto dalla sua voglia di avventura e il suo amore per tutto ciò che è diverso e sconosciuto, degno del suo illustre concittadino Marco Polo.

Chiedo a chi legge questo post di condividerlo il più possibile: mi rivolgo ai vecchi amici dei tempi dell’università a Padova, ai collegi di lavoro e a chiunque abbia a cuore questa vicenda. La famiglia di Marco da sola non può farcela, e solo la visibilità sul caso può mettere in moto la macchina diplomatica.

Oggi incarcerato a Khartoum non c’è soltanto Zennaro, un imprenditore del Nord Est, ma ci sono i sogni e le aspirazioni di un’intera generazione che ha avuto il coraggio di raccogliere l’eredità dei propri padri e spingersi oltre i confini della propria area di confort.

MARCO DEVE TORNARE A CASA!

Articolo Corriere Veneto

Andrea Sabbadin - MBA, PMP, ITIL

Head of Delivery and Service Management

3 anni

Ciao Ale, ho pensato subito a te quando ho letto la notizia sui giornali perché mi ricordo che eravate spesso assieme. Condividerei volentieri ma non trovo il pulsante "Share" su questo post. Un caro saluto

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