Matrioska di Claudia Maspero

Matrioska di Claudia Maspero

[Matrioska]

Sono la dottoressa Claudia Maspero, psicologa psicoterapeuta dell’età evolutiva. Sono stata per 10 anni vicepresidente di una Onlus che si occupa di nuovi progetti di cura e prevenzione per bambini e genitori sul territorio milanese. Ho deciso ora di dedicarmi prevalentamente al lavoro clinico che svolgo in due studi uno a milano in via del bollo (zona Cordusio) e uno a Cantù (in provincia di Como, la mia città di origine), dove lavoro principalmente con bambini e adolescenti e con i loro genitori.

Li sostengo nell’affrontare momenti di passaggio evolutivi del bambino (inserimento al nido, nascita di un fratellino, controllo sfinterico..) o momenti di crisi familiare (nascita pretermine, separazione, malattia, lutto..). utilizzo a volte il modello di consultazione 0-5, modello Tavistock clinic, 5 incontri con famiglie di bambini di età zero/cinque anni per affrontare
difficoltà evolutive o relazionali (disturbi dell’alimentazione, intervento chirurgico, disturbi del sonno..). altre volte è necessario avviare un percorso di cura, psicoterapia psiconalitica del bambino, dell’adolescente o dell’adulto stesso.

Ho acquisito una solida esperienza nella supervisione di equipe educative (nidi e scuole d’infanzia) e collaboro con un consultorio per la progettazione di percorsi di prevenzione e salute in adolescenza.

Ma sono i NeoGenitori a interessarmi molto. I genitori cominciano a prepararsi concretamente e psicologicamente all’arrivo del proprio bambino, predisponendo uno spazio fisico e mentale che potrà accoglierlo quando questo nascerà. Lavorare con i genitori significa allora lavorare già a partire dalla gravidanza. E la gravidanza sappiamo rappresentare un momento molto particolare nella vita della coppia genitoriale, soprattutto della donna, diviene momento che presenta caratteristiche difficilmente assimilabili ad altri periodi della vita. Le menti dei genitori sono inoltre impegnate in un lavoro di vera e propria costruzione: costruzione dell’immagine del proprio bambino, costruzione del legame con il proprio bambino, costruzione dell’immagine di sé come genitori, attraverso il confronto più o meno cosciente con i propri genitori; costruzione di interrogativi, paure e desideri per quello che sarà il dopo.

Per questi motivi e per l’importanza che la relazione primaria, quella che si crea tra mamma e bambino nei primi giorni, mesi di vita, ha, ho pensato di dedicare parte del mio lavoro proprio all’area perinatale: che sta intorno all’evento nascita.

Nasce così il progetto Matrioska.

Anche se il suono è un po’ duro, mi sembrava perfetto per il mio progetto. Matrioska, tutti lo sanno, è il tipico souvenir russo, la bambola di legno dipinto che racchiude numerosi personaggi, dove ogni pezzo della matrioska è inseribile in quello di formato direttamente più grande. Non tutti sanno però che nella matrioska la bambola più grande si chiama madre mentre il pezzo più piccolo si chiama seme. È questo il vero motivo che mi ha spinto ad utilizzare questo nome, il bambino è il seme che ha bisogno di un buon e bel contenitore per crescere, una madre ma anche questa ha a sua volta bisogno di qualcuno che svolga accanto a lei funzioni quali la cura, la protezione, il contenimento stesso.

Ecco con il progetto Matrioska voglio essere accanto alla donna, accompagnarla a vivere serenamente l’evento nascita in sé e il suo nuovo ruolo genitoriale. Divenire a mia volta contenitore di quelle emozioni, preoccupazioni, paure e insicurezze che la nascita di un bambino rappresenta per i genitori.

Il servizio prevede una prima visita a casa della durata di 90’, dove incontro la coppia mamma/bambino idealmente non più tardi della seconda settimana di vita del bambino. Poi torno regolarmente a casa della famiglia una volta alla settimana, per un’ora circa, nei due mesi successivi. L’esperienza mi conferma che sono consigliabili un minimo di 6 incontri, nei quali è visibile la crescita della neomamma e della relazione tra mamma e bambino.

Obiettivo dell’intervento è quello di favorire il legame di attaccamento e sostenere e promuovere le competenze genitoriali, migliorare le capacità di gestione e cura del bambino da parte del genitore e osservare la crescita e il benessere del bambino.

Nella nostra cultura la gravidanza e la nascita di un bambino sono associati in modo univoco ad emozioni positive mentre la sperimentazione di emozioni negative non è ritenuta possibile e come tale non accettata. In generale invece, il periodo della gravidanza e del post-partum è caratterizzato da una reattività emotiva intensa e ciò rappresenta un fattore di vulnerabilità per l’insorgenza di forme di disagio più o meno marcato. La mia presenza accanto alla coppia mamma/bambino ha lo scopo di prevenire, contenere e in taluni casi affrontare possibili sindromi depressive post partum.

Una madre depressa è una madre fisicamente presente ma emotivamente assente. E se non è in grado di pensare e di fungere da contenitore per il suo bambino, ciò ha degli effetti significativi sul benessere del piccolo e della loro relazione sia a breve che a lungo termine.

Selma Fraiberg, nota psicoanalista americana, scrive “Se qualcuno è disposto ad ascoltare le lacrime della madre, quello sarà anche il momento in cui la madre sarà in grado di ascoltare il suo bambino”.

Matrioska è quindi un progetto il cui scopo è prevalentemente preventivo, cerco di aiutare i genitori, le mamme in particolare, a creare uno spazio mentale dove vi sia continuità tra sensazioni, emozioni e pensieri, dove la mamma possa sentirsi non giudicata ma sostenuta in questa nuova e stra-ordinaria esperienza.

Grazie alla mia formazione ed esperienza di infant observation svolta con neonati prematuri nella tin, terapia intensiva dell’ospedale buzzi nel 2003 e durante il trainng come psicoterapeuta infantile, ho affinato la capacità di osservare il bambino nelle primissime settimane di vita e andare in profondità nella comprensione di un neonato come persona, obiettivo di Matrioska è aiutare la mamma a vedere il suo bambino come qualcosa separato da sé ma ricco di risorse e capacità.

Durante la gravidanza le donne sognano moltissimo. E come sapete gli psicoanalisti sono sempre alla caccia di sogni, ecco allora che invito le donne che ne hanno voglia a inviarmi, in forma anonima i loro sogni, indicando la settimana di gravidanza in cui il sogno ha fatto capolino nelle loro notti, per me sarà materiale di studio e per loro può divenire occasione importante per cominciare a raccogliere la narrazione della storia della futura mamma e del suo futuro bambino.

drs Claudia Maspero

psicologa, psicoterapeuta dell’età evolutiva

+ 39 338 4371177

www.claudiamaspero.it

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