Metti una sera alla Scala.

Ore 13.00. L’appuntamento con La Bohème in scena al Teatro alla Scala di #Milano sembra lontanissimo. Me la prendo comoda; eppure era da tanto tempo che desideravo assistere ad un’opera teatrale. Confesso la mia mancanza: non ero mai stata all’Opera. Mi sembrava ora!

Qui però non si trattava solo di una rappresentazione ma di uno spettacolo nello spettacolo. La bellezza di una delle opere più famose del maestro Puccini nella magnificenza di un teatro famoso, come la maggior parte dei teatri italiani, nel mondo. Sono le 18.00: come ci si veste per un evento del genere? Sul regolamento del Teatro c’è scritto chiaro: no canottiere (!!!), no shorts! (chissà se qualcuno si è mai presentato cosi!) Opto per un semplice tubino nero con giacca bianca. Ore 18.50: taxi; ore 19.10 (Milano non è Roma se parliamo di traffico) arrivo. Il brusio elegante degli spettatori si fonde bene con gli enormi lampadari, gli stucchi dorati e i pavimenti marmorei. Ma la magia comincia già quando un’addetta con fare gentile ma deciso invita tutti a prendere posto. Entri attraverso una piccola porta, insieme a te altre 5 persone che ti salutano amichevolmente anche se capiscono che non sei dei loro e che il posto scelto era l’unico rimasto o l’unico che potevi permetterti. Loro l’Opera la frequentano, non solo La Scala ma l’Opera di Roma, l’Arena di Verona, Caracalla e quindi ti accolgono come se fossero a casa loro. Ma è difficile non sentirsi parte di qualcosa di straordinario: pareti di broccato rosso damascato, piccole sedute lussuose, è come stare in un guscio avvolgente. Si spengono le luci di un lampadario enorme distrutto dai bombardamenti della seconda guerra mondiale e ricostruito identico ed inizia la magia. Su il sipario, l’orchestra nella buca si anima ed il direttore una signora coreana di 33 anni inizia la danza della sua bacchetta. Strumenti, scenografie, abiti, luci, effetti speciali fanno da contorno alle voci straordinarie dei cantanti. I quattro quadri della Boheme si snodano inframezzati da piccoli intervalli, e tutto viaggia come una cosa sola. E già.. come una cosa sola. Quando un’azienda mi chiede quale sia il segreto per un business di successo penso che ognuno dovrebbe vedere almeno una volta un’opera teatrale. Ogni elemento concorre a fare il tutto, che, se guardi bene, è fatto di tanti particolari. La musica è l’anima che pervade l’azienda, gli strumenti le attrezzature messe in campo per raggiungere i propri obiettivi, la scenografia il ricordo che si vuole lasciare nel cliente con il nostro brand e le voci la nostra presenza fisica. Nessuno di questi elementi può prescindere dall’altro. Cosa manca nella tua azienda? Quale tassello vuoi implementare? La tua immagine è ben rappresentata o i tuoi clienti non percepiscono cosa effettivamente puoi fare per loro? Io posso aiutarti a capire cosa iniziare a fare o cosa migliorare della tua brand identity. Rivisitare il tuo logo, creare #campagnepubblicitarie, scegliere i canali più adatti,  una rivisitazione del tuo logo, dei tuoi materiali pubblicitari, della tua identità aziendale. Se vuoi ottenere di più dalla tua azienda chiedimi il contatto o mandami una email.