Necessari interventi sul modello organizzativo ai sensi del D.Lgs 231/01, a seguito della qualificazione in ambito privacy sul ruolo dell'OdV
Giuseppe Massimo Cannella
Avvocato Cassazionista, Socio fondatore | LCG - Lecis Cannella Grassi Studio Legale Associato. Penalista, esperto privacy e nuove tecnologie. Opero in ambito sanitario.
A seguito dell’intervento del Garante della Privacy, con Documento del 12 maggio 2020, in merito al ruolo privacy degli Organismi di Vigilanza ex D. Lgs. 231/2001, si rende necessario programmare interventi di aggiornamento del Modello Organizzativo 231 e del sistema privacy degli enti. In particolare, valutata la qualificazione soggettiva dell’Organismo di Vigilanza nel suo complesso come «parte dell’ente», il Garante conclude individuando l’Organismo di Vigilanza autorizzato al trattamento dei dati personali ai sensi dell’art. 29 del Regolamento europeo sulla protezione dei dati personali 2016/679 (GDPR), così come i singoli componenti dell’Organismo stesso, a prescindere dal fatto che siano interni o esterni all’ente.
Tale presa di posizione dimostra come l’Autorità Garante abbia posto l’attenzione su questa tematica consapevole della particolarità dei dati coinvolti e della necessaria autonomia che l’Organismo di Vigilanza deve mantenere nel trattamento degli stessi.
Tale orientamento impone ad ogni Titolare di verificare ed, eventualmente, rivalutare le scelte già effettuate non solo in merito al ruolo privacy dell’Organismo di Vigilanza coerentemente alla sue funzioni, ma soprattutto sulle modalità di trattamento in sicurezza dei dati da parte dell’OdV.
Un pieno allineamento alla normativa privacy, infatti, deve passare dalla presenza di chiare previsioni all’interno del Modello 231, dalla definizione delle lettere di autorizzazione/designazione, nonché dall’aggiornamento del Registro dei trattamenti e dalla informazione e formazione dei soggetti coinvolti.
Nella definizione delle misure di sicurezza tecnico organizzative a protezione dei dati personali, il Titolare deve contestualmente assicurare all'Organismo l'autonomia e l'indipendenza rispetto agli organi di gestione societaria nell'adempimento dei propri compiti secondo le modalità previste dal Modello Organizzativo.