OGGI CHE FAI: COMPRI O VENDI?
Se guardiamo al presente, la prima risposta per un comune investitore (come penso sia la maggior parte di voi che mi leggete) sarebbe VENDI. TUTTO. SUBITO. I motivi? Eccone una lista:
- La guerra tra Ucraina e Russia
- Una nuova ondata di Covid in autunno (la sesta? O la settima? Ho perso il conto…)
- L’inflazione a livelli che non si vedevano da 30 anni
- Il rialzo dei tassi di interesse delle banche centrali
- Il problema del gas in Europa
- Le elezioni di domenica prossima in Italia (vabbè dai, questo forse è il problema minore!)
Se invece dovessimo stilare una lista di motivi per cui COMPRARE oggi, sarebbe la seguente:
- La guerra tra Ucraina e Russia
- Una nuova ondata di Covid in autunno (la sesta? O la settima? Ho perso il conto…)
- L’inflazione a livelli che non si vedevano da 30 anni
- Il rialzo dei tassi di interesse delle banche centrali
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- Il problema del gas in Europa
- L’eccessivo debito degli Stati
(ho omesso le elezioni in Italia perché sinceramente penso freghi poco se ragioniamo con una visione globale).
Perché ho ripetuto la stessa lista? Perché come sempre le stesse cose si possono guardare in modi diversi.
È più naturale essere pessimisti che ottimisti, è legato al nostro istinto di sopravvivenza che abbiamo ereditato dalle scimmie. Tuttavia, come risparmiatori e investitori, dobbiamo sempre (cercare di) essere ottimisti.
Ottimisti verso il futuro significa vedere delle opportunità dietro ogni crisi, anche la più grave. E investirci di conseguenza.
Un esempio su tutti? La pandemia. Chi avrebbe mai pensato, a marzo 2020, nel pieno della crisi sanitaria, del lockdown e del panico generale che in meno di un anno sarebbe arrivato il vaccino, grazie al quale abbiamo ripreso (quasi) del tutto la vita normale? E chi aveva in portafoglio fondi o titoli legati al settore sanitario si è leccato i baffi.
Come ha fatto anche chi aveva tra i propri investimenti titoli o fondi legati al settore materie prime (petrolio, gas, cereali…).
E vogliamo parlare dei tassi di interesse in aumento? Io me li ricordo bene i clienti che negli ultimi 7-8 anni mi chiedevano su quali obbligazioni investire per guadagnare qualcosa, quando i rendimenti erano sottozero. Adesso coi nuovi titoli in emissione torneremo a ricevere cedole degne di questo nome.
E per coloro che stanno per chiedermi: Allora è positiva anche l’inflazione al 9%? Ovviamente no, tuttavia può essere il giusto stimolo (o nudge, direbbe il prof. Richard W Thaler ) per chi ha avuto sempre paura di investire. O devo ripeterlo per la seicentosessantaseiesima volta che con un’alta inflazione i primi a perderci sono proprio coloro che mantengono tutti i soldi fermi sul conto corrente, proprio per paura di perdere?
La morale di questo articolo è: la medaglia ha sempre due facce, sta a noi scegliere quale guardare.