Perché abbiamo deciso di occuparci di produzione di farmaci

Perché abbiamo deciso di occuparci di produzione di farmaci

Quella di Telethon è una strada che, in oltre trent’anni, abbiamo costruito percorrendola e da oggi entriamo in un terreno inesplorato e molto sfidante.

Dopo il parere positivo dell’ EMA, la Commissione europea ha approvato il trasferimento dall’azienda Orchard Therapeutics a Fondazione Telethon dell’autorizzazione all’immissione in commercio della terapia genica per l’immunodeficienza Ada-Scid.

A quanto ci risulta, è la prima volta al mondo che un’organizzazione non profit si incarica della produzione e distribuzione di un farmaco. 

Con lo stesso entusiasmo con cui avevamo sviluppato questa terapia e l’avevamo portata ai pazienti tramite alleanze con l’industria, ora ci prendiamo la responsabilità di mantenerla in commercio, convinti che sia l’unica via percorribile per restare fedeli alla nostra missione. 

Si tratta di una decisione a cui siamo giunti prendendo atto di uno scenario molto preoccupante che riguarda l’accesso alle terapie avanzate per le malattie rare. 

La complessità e i costi dei processi di produzione e distribuzione di queste terapie, che hanno caratteristiche molto diverse rispetto ai farmaci tradizionali, sta, infatti, portando l’industria ad abbandonare l’ambito delle malattie rare perché poco redditizio. 

E recentemente una decisione di questo tipo ha coinvolto anche la prima terapia sviluppata presso l’Istituto San Raffaele Telethon per la Terapia genica e disponibile dal 2016 come farmaco per i bambini con la rara immunodeficienza congenita Ada-Scid che non possono ricevere il trapianto di midollo.

Di fronte al rischio concreto che questi pazienti non potessero più usufruire di una terapia salvavita, realizzata grazie all’impegno dei ricercatori e al sostegno di tutta la nostra comunità e di quanti, come aziende, donatori e volontari, sono da sempre al nostro fianco, abbiamo deciso di subentrare come titolari dell’autorizzazione all’immissione in commercio per questo farmaco. 

E siamo pronti a fare altrettanto per altre terapie che non dovessero trovare l’approdo al paziente tramite l’industria.

Con questa decisione intraprendiamo un percorso inedito, che comporta l’acquisizione di operatività e competenze ad oggi tipiche solo del farmaceutico in un modello di sviluppo completamente non profit. 

Un’impresa ardua e onerosa che è, tuttavia, pienamente coerente con ciò che abbiamo sempre fatto: difendere, nei fatti, il valore di ogni vita affrontando le sfide che ciò comporta, superando gli ostacoli e rimuovendo molti pregiudizi.

E, a proposito di pregiudizi e paradigmi da superare, ci auguriamo che il modello che stiamo cercando di costruire possa contribuire in senso più ampio alla ricerca di soluzioni innovative per garantire a tutti l’accesso alla cura.  Vale a dire assicurare che le terapie messe a punto finora per le malattie rare continuino a essere disponibili e che i nuovi trattamenti che emergono dalla ricerca siano portati fino alla registrazione come farmaci e arrivino effettivamente a tutti coloro che hanno bisogno di usufruirne. 

Perché oggi, per chi ha una malattia rara, nessuna di queste condizioni è ancora pienamente garantita. 

Cristina Teruzzi

Executive Director Governmental Affairs & Market Access

1 anno

Congratulazioni per una scelta coraggiosa e coerente!

Harel Weinstein

PROFESSOR of Physiology&Biophysics, Director, Institute for Computational Biomedicine @ Weill Cornell Medical College, Tri-Institutional Professor at Cornell, Rockefeller U, Memorial Sloan Kettering Cancer Center

1 anno

Congratulations Francesca on the fulfillment of one of your fondest dreams. I know it's been a long road but this, and more to come, makes it all worthwhile, I believe. I am proud to have served on the Scientific Committee. All best wishes, Harel Weinstein

Federica Rampazzo

head of the engineering team

1 anno

Grazie Dottoressa Pasinelli, dal profondo del cuore. Sono la mamma di Cesare, bambino con la sindrome di Crigler-Najjar e sapere che l'impegno di Telethon si spinge "oltre" é per tutti noi genitori una luce di speranza. I bambini sono il nostro futuro e ci da forza sapere che non siamo soli a combattere per i nostri figli per dare loro il meglio. Grazie e buon lavoro!

Rosanna Sovani

Partner at LS CUBE Studio Legale

1 anno

Complimenti, un grande orgoglio Italiano!

Giovanni Marletta

Lavoratore autonomo presso Centro riabilitazione Asper di Carlentini nord.

1 anno

Era ora che anche per i bambini o gli adulti con patologie genetiche rare..le fondazioni come Telethon ed altre nate senza scopo di lucro si facessero carico non solo della ricerca genetica ma anche della terapia medica o farmacologica per fermare o curare soprattutto dei piccoli pazienti che senza una cura adatta alla loro eziologia li condurrebbe a morte certa. Una splendida notizia che riempie il cuore di tanta gioia e speranza tantissimi genitori di piccoli pazienti affetti da patologie genetiche rare. Grazieee Telethon e tutte quelle case farmaceutiche multinazionali che ne seguiranno l'esempio di fare meno profitti in cambio di donare la vita..serenità e salute a tantissimi bambini fino ad oggi incurabili. Con stima Giovanni.Grazie.

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