"Perché l'intelligenza umana batte ancora gli algoritmi"


Uno degli aspetti chiave nella guerra allo sviluppo di sistemi si Intelligenza Artificiale è che si cela il fatto che i sistemi logici alla base dei sistemi è sempre e comunque una rappresentazione di una intelligenza di tipo razionale.

Nel suo ultimo libro,  "Perché l'intelligenza umana batte ancora gli algoritmi"  (*"How to Stay Smart in a Smart World"*, 2022),  Gerd Gigerenzer  esplora il rapporto tra intelligenza umana e algoritmi, sostenendo che, nonostante i progressi dell'intelligenza artificiale (AI) e del machine learning, gli esseri umani mantengono un vantaggio unico in molti contesti decisionali. Ecco una sintesi dei punti chiave del libro:

- 1. I limiti degli algoritmi e dell'AI

Gigerenzer sottolinea che gli algoritmi e l'AI, pur essendo potenti in contesti specifici e ben definiti, hanno limiti significativi:

-  Dipendenze dai dati : Gli algoritmi funzionano bene solo quando hanno accesso a grandi quantità di dati di alta qualità. In contesti con dati scarsi o rumorosi, le loro prestazioni si deteriorano.

-  Mancanza di flessibilità : Gli algoritmi sono progettati per compiti specifici e faticano a generalizzare o ad adattarsi a situazioni nuove o impreviste.

-  Assenza di comprensione : Gli algoritmi non "capiscono" veramente i dati che elaborano. Operano su correlazioni statistiche, ma non hanno una comprensione causale o contestuale.

 

- 2. Il vantaggio dell'intelligenza umana

Gigerenzer sostiene che gli esseri umani hanno capacità uniche che gli algoritmi non possono replicare:

-  Intuizione ed esperienza : Gli esseri umani possono fare affidamento sull'intuizione, basata su anni di esperienza e su un profondo understanding del contesto. Questo permette di prendere decisioni efficaci anche in situazioni complesse o con informazioni limitate.

-  Flessibilità e creatività : A differenza degli algoritmi, gli esseri umani possono adattarsi rapidamente a nuove situazioni, trovare soluzioni creative e pensare "fuori dagli schemi".

-  Etica e giudizio morale : Le decisioni umane sono guidate da valori etici e considerazioni morali, che gli algoritmi non possono comprendere o applicare in modo autonomo.

 

- 3. Il ruolo delle euristiche

Gigerenzer ribadisce l'importanza delle  euristiche  (scorciatoie cognitive) come strumenti potenti per il processo decisionale umano:

-  Efficienza : Le euristiche permettono di prendere decisioni rapide ed efficienti, specialmente in contesti di incertezza o con informazioni incomplete.

-  Adattabilità : A differenza degli algoritmi, le euristiche si adattano al contesto e sfruttano la struttura dell'ambiente per produrre risultati affidabili.

-  Esempi pratici : Gigerenzer cita casi in cui le euristiche umane superano gli algoritmi, come nella diagnosi medica o nelle decisioni finanziarie.

- 4. Critica alla dipendenza eccessiva dagli algoritmi

Gigerenzer mette in guardia contro la  dipendenza eccessiva  dagli algoritmi e dall'AI, specialmente in settori critici come la medicina, la giustizia e l'educazione:

-  Rischio di deumanizzazione : Affidarsi ciecamente agli algoritmi può portare a una perdita di autonomia e responsabilità umana.

-  Errori sistematici : Gli algoritmi possono perpetuare bias esistenti o introdurre nuovi errori, specialmente quando sono progettati o addestrati in modo inappropriato.

-  Trasparenza e controllo : Gigerenzer sottolinea l'importanza di mantenere il controllo umano sugli algoritmi e di garantire che siano trasparenti e comprensibili.

 

- 5. Un approccio equilibrato

Gigerenzer propone un  approccio equilibrato  che combina i punti di forza degli algoritmi e dell'intelligenza umana:

-  Collaborazione uomo-macchina : Gli algoritmi dovrebbero essere utilizzati come strumenti di supporto, non come sostituti dell'intelligenza umana.

-  Educazione e consapevolezza : Le persone dovrebbero essere educate a comprendere i limiti degli algoritmi e a sviluppare capacità decisionali critiche.

-  Etica e responsabilità : È essenziale garantire che gli algoritmi siano progettati e utilizzati in modo etico, con un'attenzione particolare alla privacy, alla giustizia e al benessere umano.

 

- 6. Esempi concreti

Gigerenzer fornisce numerosi esempi pratici per illustrare i suoi argomenti:

-  Medicina : I medici esperti spesso superano gli algoritmi di diagnosi grazie alla loro intuizione e comprensione del contesto del paziente.

-  Finanza : Gli investitori umani possono fare scelte migliori degli algoritmi in situazioni di mercato imprevedibili.

-  Giustizia : I giudici umani possono considerare fattori contestuali ed etici che gli algoritmi non possono cogliere.

 

In sintesi, Gigerenzer afferma che  l'intelligenza umana batte ancora gli algoritmi  grazie alla sua flessibilità, creatività, intuizione e capacità di adattamento. Mentre gli algoritmi sono utili in contesti specifici legati a disponibilità di informazioni dati o addestramento pregresso su casi specifici, non possono sostituire il giudizio umano, specialmente in situazioni complesse, incerte prive di informazioni e casi o eticamente sensibili.

Il libro è un invito a valorizzare le capacità umane e a utilizzare gli algoritmi in modo critico e consapevole, senza cedere alla tentazione di una dipendenza eccessiva dalla tecnologia.

 

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