Petizione e contratti di lavoro: prosegue l'impegno di CIDA a tutela del ceto medio

Petizione e contratti di lavoro: prosegue l'impegno di CIDA a tutela del ceto medio


1. OPEN DAY - 28 FEBBRAIO 2024

CIDA dà appuntamento al prossimo 28 febbraio per l’ Open Day per la petizione “Salviamo il ceto medio”, un momento di coesione e cruciale importanza, fortemente voluto dalla Confederazione,  per consolidare l’impegno nella tutela del ceto medio e delle prospettive di crescita dell’intero Paese. 

L’obiettivo è promuovere la petizione #SalviamoIlCetoMedio che si appresta a raggiungere la soglia delle 50 mila firme. Con l’apertura al pubblico di tutte le sedi delle Associazioni territoriali e nazionali delle Federazioni aderenti, la Confederazione vuole evidenziare ancora una volta uno scenario che continua ad essere svantaggioso per coloro che rappresentano la fascia produttiva e motore dell'economia del Paese.

L’incontro sarà anche un’occasione per fare il punto sui risultati raggiunti dalla Confederazione in questi anni in tema di tutela degli interessi di queste categorie di cittadini. 

IL PROGRAMMA DELLA GIORNATA

Presso le sedi delle Associazioni sarà garantito un supporto dedicato per la firma della petizione e per il collegamento allo streaming CIDA.

Alle ore 10:00 il Presidente CIDA fornirà un aggiornamento sull'avanzamento della petizione e sulle prossime azioni che la Confederazione intende intraprendere dopo aver raggiunto le 50 mila firme. Seguiranno interventi dei Vicepresidenti CIDA e testimonianze video dei rappresentanti politici a cui sono indirizzate le nostre richieste.

Firma la petizione "Salviamo il Ceto Medio"


2. LA CONTRATTAZIONE NEL PUBBLICO IMPIEGO

L’impegno di CIDA non si esaurisce con la petizione ma prosegue anche  in altri ambiti, tra cui la contrattazione. 

Il 9 gennaio 2024 è stata sottoscritta l’ipotesi di accordo quadro per la definizione dei comparti e delle aree del CCNL pubblico impiego 2022-2024. CIDA non ha firmato per la mancata collocazione nelle Aree dirigenziali di Funzioni Centrali, Funzioni Locali, Istruzione e Ricerca delle elevate professionalità (Ricercatori, Direttori sga, Direttori amministrativi e docenti collaboratori dei dirigenti). Per venire incontro alle giuste rivendicazioni di riconoscimento delle elevate professionalità, la delegazione CIDA ha proposto di inserire un comma per una distinta disciplina all’interno dei Comparti; proposta che non è stata accettata dall’Aran e sulla quale le altre Confederazioni non si sono pronunciate. Resta inoltre equivoca la questione delle Aziende ospedaliero-universitarie i cui dirigenti sono collocati nell’area Università e ricerca e nell’area Sanità.

Il personale del comparto istruzione e ricerca ha ottenuto, lo scorso 18 gennaio, la firma del CCNL per il triennio 2019-21. Per quanto riguarda invece l'Area sono ancora in corso trattative. Lo scorso 31 gennaio, infatti, si è tenuto il secondo incontro, è possibile leggere maggiori dettagli sul sito dell’ANP.

Il 16 novembre scorso è stato firmato il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) per le funzioni centrali, per il triennio 2019/2021, un accordo che non solo ha definito aspetti economici ma ha introdotto significative innovazioni. Tra queste, in particolare, il riconoscimento e la valorizzazione dei risultati ottenuti dai dirigenti e dai professionisti, insieme alla promozione della flessibilità lavorativa attraverso modalità come il lavoro agile. Inoltre, sono stati avviati programmi di mentoring mirati a supportare il personale appena assunto.

Un altro importante passo è stato compiuto nell'ambito delle funzioni locali con la firma, dello scorso 11 dicembre 2023, dell'ipotesi di CCNL 2019/2021 per l'Area dirigenziale, si rivolge a oltre 13.000 Dirigenti, Dirigenti amministrativi tecnici e professionali e Segretari Comunali e Provinciali. 

Anche per il settore della sanità è stato svolto un lavoro prezioso: pochi giorni fa, il 23 gennaio 2024, è stato firmato il CCNL 2019/2021, suscitando apprezzamenti da parte delle organizzazioni sindacali per il suo impatto positivo sul personale. Maggiori dettagli su questo accordo possono essere consultati sul sito del CIMO.

Per quanto riguarda la Presidenza del Consiglio dei Ministri, al momento non sono in corso trattative relative al triennio 2019-2021 né per il Comparto né per l'Area.

PROSPETTIVE FUTURE

Il 25 gennaio, il ministro Zangrillo ha emanato una “direttiva madre” che segna l’avvio della fase contrattuale per il triennio 2022/2024 e fornisce indicazioni operative per tutti i comitati di settore che dovranno redigere gli atti di indirizzo per i comparti Funzioni Centrali, Istruzione e Ricerca, Funzioni Locali e Sanità, sulla base dell’indirizzo ministeriale, che identifica anche le risorse finanziarie destinate per questo rinnovo contrattuale (con un incremento del 5,8% per la retribuzione media di ogni singolo comparto). In base alla direttiva, i contratti dovranno prestare particolare attenzione alla valutazione, valorizzazione e formazione del personale.

Per il 2024 l’obiettivo di ARAN è di fare una contrattazione rapida e importante dal punto di vista dei contenuti, che possa migliorare le condizioni di lavoro dei dipendenti della PA e l’organizzazione stessa delle amministrazioni. 

Per approfondire, è possibile consultare la nota stampa di CIDA in merito alla direttiva del Ministro.

Carlo Marzo

Medico Primario Pronto Soccorso presso asl bari

1 anno

Vi do un consiglio, non fate come noi che abbiamo lavorato tutta la vita pagando tasse e contributi infinitamente grandi per vederci maltrattati in quiescenza con taglieggiamenti costanti ed imponenti delle nostre pensioni. Se potete e per quanto potete tenetevi i vostri soldi perchè le tasse ed i contributi che pagherete non saranno mai compensati dalle vostre pensioni e meno che mai dei servizi che utilizzerete. Evidentemente in italia non conviene essere come noi visto che la maggioranza dei cittadini non paga come noi.

Segnaliamo l’open day “Salviamo il ceto medio” per la raccolta firme organizzato da CIDA PER 28 febbraio. L’obiettivo è promuovere la petizione #SalviamoIlCetoMedio che si appresta a raggiungere la soglia delle 50 mila firme

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