Piacere, Armando Testa.

Piacere, Armando Testa.

Per fare pubblicità efficace è necessario avere uno stile?

(Capitolo 1/2)

Il noto pubblicitario di Torino è stato per la pubblicità in Italia quello che i Beatles sono stati per la musica nel mondo: un pionieristico caposcuola.

Matteo_Farnè_armando_testa

Nell’immediato dopoguerra è stato il primo a fare pubblicità moderna. Quindi a considerarla una conseguenza del marketing, e a finalizzarla alla vendita.

Matteo_Farnè_Punte_mes

Memorabili le sue campagne per Lines, Punt e Mes, Lavazza, Olio Sasso, Pirelli ecc.

Paulista_lavazza

Io, come tutti i miei colleghi pubblicitari, non posso che avere un senso di riconoscenza e massima stima nei suoi confronti.

MatteoFarnè_olio_sasso_armando_testa

Riusciva a coniugare perfettamente il suo essere artista con le necessità di mercato, che inevitabilmente devono essere l’obiettivo primario della pubblicità.

matteofarne_pirelli_armando_testa
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In Italia, prima della seconda guerra mondiale, ci si affidava agli artisti. Ci sono meravigliose affissioni realizzate da Doudovich, Depero ecc.

Matte_Farnè_rinascente_dudovich

Erano affermati pittori che si prestavano alla pubblicità.

Matteo_Farnè_depero

Creavano opere esteticamente pregevoli, ma dal punto di vista comunicativo e pubblicitario talvolta zoppicanti. Tutto questo mentre in Inghilterra e in America già David Ogilvy, Leo Burnett, J. Walter Thompson mettevano le basi per quella che sarebbe diventata la pubblicità contemporanea.

Matteo_Farnè_david_Ogilvy

Questi, come altri, sono stati i padri di tutti noi comunicatori, e il loro successo li ha portati a creare agenzie multinazionali omonime, ancora oggi operanti con successo.

Matteo_Farnè_leo_burnett

A questo punto, da pubblicitario, ma soprattutto da docente, sorge spontanea una domanda che formulo sempre ai miei allievi: la pubblicità è arte?

In attesa di un vostro gradito contributo è felice di confrontarmi col vostro parere, esprimo il mio, e tra due settimane, se vorrete dedicarmi di nuovo il vostro tempo, lo motiverò con dei fatti.

La pubblicità non solo non è arte, ma è il suo esatto contrario.

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