PIANO NAZIONALE TRANSIZIONE 4.0: OPPORTUNITÀ DA GESTIRE CON ATTENZIONE
L’azione del governo, a partire dal 2011 con le prime agevolazioni su ricerca e sviluppo, dal 2015 ha promosso una serie di consistenti sgravi a tutte le aziende che avessero investito in innovazione. Si tratta quindi di una disciplina che impatta sulla vita delle imprese ormai da un decennio, eppure ancora oggi, molte sono le realtà che non sanno di cosa si tratti o che affrontano con eccessiva semplicità l’iter per ottenere benefici rispetto agli investimenti.
Sul finire dell’anno 2020 il MISE ha promosso una importante azione per le aziende che andranno ad investire in attività che porteranno ad uno loro sviluppo tecnologico ma non solo. Il sito per visionare nel dettaglio le singole opportunità è il seguente: https://www.mise.gov.it/index.php/it/transizione40 .
Oggi serve un gruppo di esperti che, nella specificità delle loro competenze, coordinate da una regia consapevole, possa accompagnare le imprese nell’individuare all’interno delle complesse e innumerevoli strade quelle giuste.
In questo articolo non intendiamo offrire un elenco delle azioni del progetto del Ministero dello Sviluppo Economico, ben definito al link sopra indicato, bensì promuovere una cultura dell’innovazione, ovvero dare indicazioni metodologiche su come approcciare a delle agevolazioni importanti, ma che richiedono notevole attenzione nel loro utilizzo.
Non serve né un approccio difensivo (non fare nulla perché non serve o è complesso…) né uno troppo semplicistico (proviamo a mettere il più possibile e poi vediamo…)
Serve un approccio metodologico, scientifico. Lo sviluppo di un’impresa è cosa complessa e articolata, che vuole un sistema di analisi ex ante, ovvero: affiancare l’imprenditore o il board aziendale nello storytelling della propria crescita, per individuare quegli strumenti che saranno utili, sicuri e vantaggiosi alla crescita stessa.
Pensare oggi di proporre uno strumento alle imprese e adattarlo alle varie esigenze, non porterà a vantaggi reali: la proposizione nasce dall’analisi, dalla traduzione in numeri, tempi, economie degli strumenti individuati per la singola impresa. Solo in questo modo si potrà presentare un panel di azioni contigue e interconnesse, che si tradurranno in reale vantaggio competitivo.