Plasma iperimmune: nessuna cura definitiva ma una ulteriore arma in più per Covid-19
Evviva. E' arrivata la cura. Il plasma. NO.
Da inizio pandemia non passa settimana senza notizia dell'avvenuta scoperta di una miracolosa cura per Covid-19. In questi giorni è la volta del "plasma iperimmune". Cosa c'è di vero?
Il principio su cui si fonda questa terapia è semplice: nel sangue delle persone guarite sono presenti anticorpi utili a combattere il virus. Prelevati (sotto forma di plasma) e iniettati in un malato potrebbero aiutare quest'ultimo a superare Covid-19.
L'utilizzo del plasma a scopo terapeutico non è affatto una novità. Anche per Covid-19 sono in fase di sperimentazione diversi studi. Come per qualsiasi terapia occorrono sperimentazioni cliniche per dire se una determinata cura funziona o meno.
Secondo chi sta effettuando gli studi con il plasma iperimmune, questa strategia starebbe dando ottimi risultati. Posto però che questo approccio sia efficace -e non vi sono dubbi per credere il contrario- ciò non rappresenta, al momento, la cura definitiva per Covid-19.
Il problema è innanzitutto l'accesso a questo genere di terapia. Per trattare un paziente occorre innanzitutto prelevare il sangue di una persona guarita. Successivamente occorre isolare la parte del plasma contenente gli anticorpi e verificare che non ci siano altre componenti che potrebbero creare problemi. La materia prima per creare questa terapia sono gli ex-malati. Un problema non da poco...
Anche avessimo a disposizione tantissimi ex-malati pronti a donare, ci vorrà del tempo per isolare gli anticorpi più adatti. Tradurre su larga scala l'utilizzo del plasma non è dunque una cosa così semplice. C'è un però...
Potendo analizzare gli anticorpi dei guariti, la ricerca è al lavoro nel tentativo di "fabbricare" artificialmente questi ultimi. Alcune aziende hanno già avviato delle sperimentazioni a riguardo.
Sul lungo periodo, potendo produrli "industrialmente", questa strategia potrà rappresentare una delle possibili cure in attesa del vaccino.
Riassumendo:
tutti gli approcci utilizzati sino ad oggi contro Covid-19 rappresentano tante piccole tessere di un mosaico chiamato cura. Terapie definitive non ne abbiamo ma più passa il tempo e più la ricerca ci indica la strada per affrontare con successo il virus.