PREMESSA COMUNICATIVA !

PREMESSA COMUNICATIVA !

                    PREMESSA COMUNICATIVA !

               Riprendiamo, oggi 1° Aprile 2024, l’argomento “Per una nuova Europa”, avanzando studi e riceche a livelli elevati e portandoli alla conoscenza attraverso i networks, Facebook, Twitter e Linkedin; inoltre, di primissimo piano, ai nostri tremila Referenti, per una dotta e profonda analisi critica e costruttiva. Ci sono di conforto eminenti Accademici e Studiosi, che ci aiuteranno a dipanare le oscurità, la malafede, l’arretratezza edonistica dei presunti e mediocri “costruttori di senso” del nostro tempo attuale! Grazie di cuore a chi intenderà collaborare con noi, in maniera priva di ogni condizionamento ideologico, mirando alla pura e schietta verita!

       Iniziamo col riprodurre quanto pubblicammo nel 2019, rimasto ottusamente inascoltato e lettera morta da parte di miseri e sedicenti politici, senza morale e senza senno!

                                                                       Sergio Rapetti

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  COME RIFORMARE LA NOSTRA VECCHIA E CARA EUROPA!

               I preparativi sono in corso, ma le idee?

                 Alcide De Gasperi, Altiero Spinelli, Jean Monnet, Robert Schuman. Joseph Bech, Konrad Adenauer e Paul-Henri Spaak di idee ne ebbero più di una, alla fine concordarono su un progetto e lo sottoposero alla verifica della storia.

                 La moderna filosofia epistemologica non mancò di giudicare il corso evolutivo dell’Europa momento per momento, attenendosi empiricamente tra i confini tracciati dell’idea base, vale a dire quella del “mercato comune”. L’aspetto politico, ahimé, restava fuori, in attesa di tempi maggiormente maturi. Quei tempi sono arrivati? purtroppo non possiamo saperlo!

                 La verifica storico-empirica ha evidenziato una serie di storture, errori, improprietà e cecità politiche assai chiare, tuttavia, abbiamo avuto una stabilità sociale e una pace tranquilla e duratura, unica nel mondo. Ciò significa che la “politica”, pur ai margini, ne ha risentito in maniera positiva e benefica.

                  Fra qualche mese il “Popolo” sarà chiamato a decidere circa una radicale e profonda riforma dell’Europa, ma, dove stanno le idee? Questo “popolo”, a cui tutti si appellano, ma che nessuno tollera, perché fastidioso come il tafano al bue, in realtà cos’è? Lo hanno chiamato in mille modi, “sovrano, proletario, sottoproletario, feccia, bigotto, fanatico, ecc, ecc.” Quale aspetto fisico e sociale avrà il popolo che andrà a porre nell’urna la fatidica scheda? anche qui, non è possibile saperlo! Un 15% come ieri in Sardegna, un 99% come in Turchia, un 110% come nella Russia bolscevica passata? e chi lo sa? Ci sono i sondaggi, è vero, e i sondaggi rendono!

Mio Padre contadino più volte ricorse a un rabdomante, per individuare una vena sorgiva, e tutte le volte lo pagò molto salato, ma l’acqua, per fortuna, ce la diede generosamente un vicino di casa!

                   Qualunque siano i progetti di riforma d’Europa è necessario ricordare che in tre o quattro mesi non si riuscirà neppure a far entrare in memoria al “popolo sovrano” i nomi dei vecchi Padri fondatori. Ci sono dubbi? provate a far domante in giro tra i prossimi elettori!

                    Qualunque Europa ne verrà fuori, l’unico giudizio valido glielo si potrà dare dopo la “verifica empirica” di un cinquantennio di vita.

                    Tutta la mia adolescenza l’ho vissuta da “mazziniano”. A quindici anni, nella mia cameretta notturna, tenevo appesa al muro l’immagine di Giuseppe Mazzini, un quadrettino da me costruito con vetro e cerotti trovati per caso.

                     Poi, da adulto e fino ad ora, brancolai in giravolte politiche senza, però, mai abbandonare l’idea mazziniana d’Europa, proprio come un capsula spaziale saldamente legata, attorno alla navicella madre.

                     Ora, sono andato talmente avanti negli anni che mi trovo al punto di partenza! E per le mie fedelissime Lettrici e i miei fidati Lettori sono andato a ripescare un pensiero del grande “Apostolo del Risorgimento” e qui lo trascrivo, felice e commosso: “La tendenza democratica dei nostri tempi, il moto ascendente delle moltitudini vogliose d’entrare partecipi nella vita politica e sottrarla al privilegio dei pochi, non è oggimai più utopia di scrittore o grido d’agitatore senz’eco: è fatto potente, innegabile: fatto europeo! ( da “I Sistemi e la Democrazia . Pensieri” – 1850 )

                       Attraverso la tenace e assidua opera della “Scientific and Cultural Promotion” ritornerò su questo affascinante argomento.

                       Un affettuoso saluto.

                        21 Gennaio 2019

                                  Sergio Rapetti – president

                P.S. Un consiglio ai Politici di oggi: “Andateci piano a dare giudizi feroci sul Passato, perché anche voi dovrete passare sotto le “forche caudine” del Futuro!

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                   Un vivo ringraziamento al dott. Teresio CIGNOLI , scienziato e farmacologo di Acqui Terme, e all'avv. Giuseppe ROSSETTO, giurista e già sindaco più volte di Alba, per la preziosa assistenza concettuale e giuridica!

 

              Sul Tema Europa ritorneremo con profonde riflessioni!

 

                                                                 LA PRESIDENZA

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