Psicoterapia dell’emisfero destro: progressi scientifici e clinici
In questo articolo presento l’emisfero destro ed il suo ruolo centrale nello sviluppo, nella psicopatogenesi e nella psicoterapia.
Offrirò alcuni commenti su quelle che considero le principali tendenze attuali nella pratica e nella ricerca in psicoterapia, nonché su quelli che considero i cambiamenti e le direzioni future del campo della salute mentale. Noterete che uso spesso le voci letterali di scienziati e clinici per mostrare la convergenza e il linguaggio comune che viene ora usato per descrivere i meccanismi psicobiologici sottostanti, centrali nei processi di cambiamento nell’attaccamento madre-neonato e nelle relazioni di psicoterapia terapeuta-paziente.
Primi lavori su emozioni, attaccamento e cervello
Nel mio primo libro Affect Regulation and the Origin of the Self, pubblicato nel 1994, ho esplorato la neurobiologia dello sviluppo emotivo umano, concludendo che i processi affettivi, che agiscono al di sotto dei livelli di consapevolezza, si trovano al centro affettivo del sé soggettivo. L’attenzione si è concentrata sull’emisfero destro in fase di sviluppo precoce nelle dinamiche di attaccamento basate sulla corporeità, sia nello sviluppo precoce che nella psicoterapia.
In un volume successivo, primi anni del 2000, sulla disregolazione degli affetti, ho discusso il trauma dell’attaccamento e l’eziologia dei disturbi psichiatrici e di personalità, e in un altro sul trattamento della disregolazione degli affetti dell’emisfero destro emotivo in fase di sviluppo precoce. In quel periodo, nel “decennio del cervello”, si stava verificando una “rivoluzione emotiva” nella psicoterapia e i modelli clinici si stavano orientando verso le concettualizzazioni cervello-mente-corpo.
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Attività dell’emisfero destro nella vita
Nei libri, negli articoli e nei capitoli successivi continuo a offrire nuove prove interdisciplinari del fatto che i processi emotivi dell’emisfero destro, al di sotto della consapevolezza, sono attivi non solo nelle prime fasi dello sviluppo umano, ma lungo tutto l’arco della vita.
In effetti, nell’arco di tre decenni sto suggerendo che stiamo vivendo un cambiamento di paradigma dalla cognizione cosciente dell’emisfero sinistro alle funzioni emotive e relazionali inconsce dell’emisfero destro. A tal fine, continuo a citare un corpo in espansione di studi neurobiologici e clinici che indicano che le differenze funzionali e strutturali tra i due emisferi cerebrali sono profonde. Un’enorme quantità di studi sulla lateralità cerebrale descrive in modo dettagliato come ciascun emisfero cerebrale abbia una modalità distinta di partecipazione al mondo e crei versioni coerenti, completamente diverse e spesso incompatibili del mondo, con priorità e valori in competizione.