Quello che non scrivi su LinkedIn dice chi sei
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Quello che non scrivi su LinkedIn dice chi sei

La farò molto breve. Il silenzio di innumerevoli professionisti su LinkedIn in questo momento storico è assordante.

Le stesse persone che su Instagram hanno pubblicato una bella grafica in memoriam di George Floyd, che su Twitter rilanciano le notizie della troupe della CNN arrestata, che su Facebook festeggiano ogni anno il 25 aprile professandosi antifascisti, qui stanno portando avanti il calendario editoriale 'business as usual'.

È giusto ricordare che la taratura professionale di una persona è determinata anche dai suoi valori e dalla sua etica, in breve dalla sua capacità di modulare le proprie azioni in base ai propri valori.

Assumendo che per molti l'omissione di intervento sia stata inconsapevole, o basata sulla convinzione che quello che sta succedendo negl Stati Uniti in questo momento non ti riguardi, ecco un breve elenco di tutti i modi in cui invece ti riguarda personalmente e del significato del tuo silenzio. Non solo, ti ho messo anche consigli su cosa fare, invece che tacere.

Se sei un/a italiano/a

Sei una persona di colore, per la maggior parte degli Statunitensi. Non solo perché vieni da un paese mediterraneo (che molti Statunitensi considerano popolato di simpatici truffatori dalla pelle abbronzata), non solo perché è facile includerti nel gruppo dei 'latinos', ma anche perché in molti Statunitensi resta traccia del pregiudizio che ha accolto i nostri nonni migrati oltre oceano, che arrivavano sporchi dal viaggio in terza classe. Se non parli adesso rinneghi la storia di generazioni di tuoi antenati la cui fortuna in Nord America magari paga il benessere di cui godi in questi giorni. Se vuoi fare qualcosa, manifesta, in ogni forma a tua disposizione. Black Lives Matter riguarda anche te. Ma ricordati del tuo privilegio e non lamentarti dei tuoi problemi da primo mondo.

Se sei un/a marketer

Stai pianificando budget per campagne Instagram/Facebook alimentando una media company che ha deciso di non intervenire per limitare il linguaggio incendiario del presidente Trump. Continuare a farlo senza affrontare la problematicità di questa iniziativa indirettamente alimenta la situazione. Se vuoi fare qualcosa, sospendi tutte le campagne, parlane coi tuoi clienti, spiega le implicazioni politiche ed etiche di continuare a sostenere questo canale. Esplora le alternative. Ci vorrà tempo e lavoro. Fare la cosa giusta raramente è facile e indolore.

Se sei un/a data analyst

I dati relativi al Covid-19 nascondono una verità che emerge sempre più chiara: le persone di colore sono state colpite e coinvolte in maniera sproporzionatamente maggiore rispetto alle persone bianche. Gli strumenti di contact tracing adottati per monitorare la diffusione del virus verranno usati dalla polizia (in Minnesota e forse altri Stati) per verificare i movimenti e le affiliazioni dei protestanti. Fare finta di nulla adesso, ignorare la problematicità della questione, è l'esercizio implicito di un bias. Se vuoi fare qualcosa, inserisci questi temi nella tua divulgazione. Prenditi il tempo di spiegarne la rilevanza.

Se sei un/a copywriter

Le parole sono i tuoi attrezzi e il tuo pane. Questo è il tuo momento per parlare dell'impatto di frasi come "ma io non sono razzista, ho tanti amici di colore", è la tua occasione per decodificare innumerevoli messaggi pubblicitari che escludono a priori un pubblico diverso dai bianchi. Soprattutto, questo è il tuo momento per piantarla di parlare di te, dei tuoi problemi, di quanto soffri, di quanta fatica fai, di quando anche tu bla-bla. Metti da parte l'egocentrismo e il piacere di ascoltarti. Se vuoi fare qualcosa, metti le tue parole gratuitamente al servizio di altri. Contatta attivisti del movimento Black Lives Matter e chiedi il loro permesso per tradurre in italiano e diffondere i loro discorsi. Accreditali sempre. Amplifica il loro messaggio. Su IGTV c'è uno splendido video di Rachel Rodgers (grazie a Daniela Scapoli per la segnalazione) scrivile e chiedile se puoi tradurlo, pubblicalo qui a beneficio di tutti taggandola come autore.

Se sei un/a formatore/formatrice

Le aule che incontrerai in questi giorni includeranno persone che hanno parenti, amici o conoscenti coinvolti. O anche solo persone come me, che non riesco a pensare ad altro da giorni. Continuare con il programma del tuo intervento come se niente fosse vuol dire ignorare le esigenze di queste persone. Vuol dire che ciò che sta succedendo non ti interessa. Se vuoi fare qualcosa, comincia ogni lezione dedicando alcuni minuti a un dibattito sull'argomento e offrendo a chi ne ha bisogno la possibilità di ritirarsi dalla lezione senza conseguenze. Offri loro una compensazione o un'occasione di recupero.

Se sei un genitore o un insegnante

Nella gestione della Didattica A Distanza nella scuola italiana i figli di immigrati stanno subendo una limitazione del loro diritto allo studio. Per via della loro nazionalità di origine, che spesso costituisce un handicap linguistico dei genitori (per i quali l'italiano è L2), manca loro il supporto alla formazione di cui godono i tuoi figli e i tuoi alunni di nazionalità italiana. Se parli solo dei tuoi problemi vuol dire che ritieni siano gli unici problemi. Se vuoi fare qualcosa, scrivi alla Dirigenza Didattica chiedendo di attivare formazione integrativa per i ragazzi per cui l'italiano è L2 e rinuncia a parte del tuo tempo libero, anche senza paga, per offrirla.

Se ti ritieni antifascista

Potresti vederti negato l'accesso negli Stati Uniti in futuro. Se si dovesse realizzare il proclama del Presidente Trump che intende dichiarare terroristi tutte le associazioni e i movimenti antifascisti, la prossima volta che compili un ESTA dovrai dichiararti aderente a un'associazione terrorista. Se ora non parli vuol dire che ti va bene così. Se vuoi fare qualcosa, comincia a fare pressioni fin da ora sui tuoi contatti di lavoro negli USA spiegando la storia dell'antifascismo in Italia e chiedendo loro di fare pressioni presso i propri rappresentanti al Congresso. Comincia da ora a chiedere che NON votino per Trump alle prossime elezioni presidenziali.

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