Referendum Costituzionale

Dopo aver letto, guardato, ascoltato pareri diversi sul referendum costituzionale, ho votato convintamente NO. Spero di poter aiutare altri Italiani residenti all’estero spiegando le ragioni di questa decisione. Nonostante la mia dichiarata appartenenza al M5S, e l’avversione a Renzi, la mia decisione non e’ a partito preso ma sul merito della riforma. Chi mi conosce sa che mi piace ragionare con la mia testa, e queste sono le mie considerazioni:

1) Sull’urgenza di questa riforma voglio sottolineare che non ricordo alcuna manifestazione popolare, sindacale o di associazioni di consumatori negli ultimi anni per sollecitare una tale riforma. Diro’ di piu’, gli Italiani si sono gia’ espressi (negativamente) su un referendum simile (nella forma e nella sostanza) nel 2006, quella volta proposto dal centrodestra. Semmai, questa riforma piace molto a Goldman Sachs, J.P. Morgan, e tutte le altre istituzioni economico-finanziarie. Ci sara’ un motivo……..

2) Sulla semplificazione della macchina amministrativa, l’unica cosa che trovo giusta in questa riforma e’ l’abolizione del CNEL, organo oramai antiquato e fuori tempo. Detto questo, il resto della riforma e’ farraginoso e non accelera per nulla il processo parlamentare e legislativo. Basta leggere la modifica all’articolo 70 per rendersi conto che il testo e’ stato scritto da “ignoranti” in materia. Boschi e Verdini in particolare (anche se non di loro pugno) hanno patrocinato una riforma pasticciata e inconcludente. La stessa “navetta” (il passaggio tra le due camera delle leggi in approvazione) e’ solamente limitato, e perdipiu’ con incertezze sulle tempistiche (il nuovo senato puo’ bloccare o rinviare l’applicazione di leggi con una semplice richiesta).

3) Il senato non viene abolito, su questo non si discute. Diventa semplicemente un organo inutile e non legittimato da alcun mandato popolare. Che consiglieri regionali e provinciali siano eletti dal popolo e’ vero (non in tutti I casi) ma non certo per sedere a Roma 1-2 giorni alla settimana o al mese. Quindi oltre a non fare il proprio lavoro in regione o provincia (ma non erano state abolite da Renzi?), andranno a passare il tempo a Roma dovendo oltretutto affrontare spese di viaggio e soggiorno (a spese dei contribuenti). E godono anche di immunita’ parlamentare. Un vero disastro.

4) Il tanto sbandierato risparmio di 500 milioni di Euro e’ stato ridotto a meno di 50 milioni, per stessa ammissione dell’ufficio bilancio del Governo. Un risparmio assolutamente irrisorio e che si puo’ ottenere ogni giorno con savings sugli stipendi e rimborsi dei parlamentari, cosa che ovviamente PD e tutti gli altri partiti (meno M5S) si guardano bene dal fare.

5) Non sono convinto sulla “deriva autoritaria” come obiettivo ultimo della riforma. Secondo me si sopravvaluta Renzi se si pensa che ci sia un disegno dietro questa riforma. E’ molto piu’ semplicemente una manovra per giustificare un attivismo riformista di un governo che non ha nulla di “innovativo” o “progressista” ma che vuole sembrare tale. E che continua a dare mancette a destra e manca senza un piano minimamente organico per far ripartire un paese allo sbando totale.

Ultima cosiderazione: per chi ancora sostiene che chi vota NO vuole tornare indietro e chi vota SI e’ per il progresso e cambiamento. Dovrebbe far riflettere che tutti I sondaggi e le analisi sulle intenzioni di voto dicono che il SI e’ ampiamente in vantaggio nella fascia di eta’ sopra I 65 anni, mentre per gli under 35 anni il NO e’ la scelta preponderante. Forse I piu’ giovani avranno letto meglio la riforma, o forse hanno solo pensato che si potrebbe mandare a casa il governo. Di fatto il paese dove vivi appartiene alle nuove generazioni, e a loro spetta decider come deve cambiare il proprio futuro. Speriamo che alla fine questi giovani vadano a votare………

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