Ricordi
Le tue labbra delicate sfioro
con la mente che vaga fra i sogni,
d’intime passioni le notti infioro
e senz’ali volo in ignude visioni.
Eppur quando entra la realtà bruta,
all’alba mi desto immerso nel vuoto.
I tuoi occhi son di donna vissuta,
di Sibilla vaticinio e quoto.
A volte ti cerco ancora piangendo,
musiche antiche e balli capovolti
ricordo, quando il sorriso, tingendo
d’azzurro l’estate nei nostri volti,
prorompeva con forza e vitale intento.
Fuggiti ardori, dal fato sepolti!
Francesco Sartori
Da «Parole vive»: opera tutelata dal plagio su www.patamu.com con numero deposito 79837
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6 anniBellissime parole!