Ripasso prima del corso di aggiornamento ambienti confinati o sospetti di inquinamento.
Articolo già pubblicato al Link: https://www.in-safety.it/ambienti-confinati/

Ripasso prima del corso di aggiornamento ambienti confinati o sospetti di inquinamento.

Sono meglio noti come spazi confinati ma la normativa parla di ambienti confinati o sospetti di inquinamento.

Gli ambienti confinati o sospetti di inquinamento sono più comunemente noti come spazi confinati.

Spazi confinati è la traslitterazione dall’inglese “confined spaces” e solo recentemente tale termine è stato sdoganato dagli enti preposti.

Non solo, vedremo poi come la definizione “ambienti confinati O sospetti di inquinamento” sia adesso diventataambienti confinati E/O sospetti di inquinamento e assimilabili.

Definizioni degli ambienti confinati: procediamo per gradi

Gli “ambienti confinati o sospetti d’inquinamento” sono definiti dal DPR 177 del 14 settembre 2011- Regolamento recante norme per la qualificazione delle imprese e dei lavoratori autonomi operanti in ambienti sospetti di inquinamento o confinati, a norma dell'articolo 6, comma 8, lettera g), del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81

Sono solo e soltanto quegli ambienti elencati nel D.Lgs. 81/08 ai seguenti punti:

  • Titolo II - art. 66 (Lavori in ambienti sospetti d’inquinamento - pozzi neri, fogne, camini, fosse, gallerie, ambienti e recipienti, condutture, caldaie e simili);
  • Titolo IV - art. 121 (Presenza di gas negli scavi - pozzi, fogne, cunicoli, camini, fosse in genere);
  • Allegati IV, comma 3 (requisiti dei luoghi di lavoro - vasche, canalizzazioni, tubazioni, serbatoi, recipienti, silos).


incidente in ambienti confinati o sospetti di inquinamento Elisabetta Montanari - serie di articoli stampa
Ravenna venerdì 13 marzo 1987 - Il disastro della motonave Elisabetta Montanari fu un incidente sul lavoro durante le operazioni di manutenzione straordinaria della omonima nave gassiera. Le esalazioni sprigionate della combustione causarono la morte per asfissia di 13 operai.

Una definizione univoca del ambienti confinati o sospetti di inquinamento non c’è.

Una delle criticità riscontrate dai professionisti del settore, nel definire gli ambienti confinati o sospetti di inquinamento, è proprio la mancanza di una definizione univoca oltre ad un elenco preciso di quali siano tali ambienti.

Esistono infatti più definizioni, date da enti e organismi diversi.

Le principali sono:

INAIL

Come cita anche l’INAIL, una definizione generica la fornisce l’Encyclopedia of occupational health and safety (Geneva. 2011): 

“Una definizione universale di uno spazio confinato è sfuggente. In generale, comunque, uno spazio confinato è una zona con mezzi limitati di ingresso e uscita che non è stato progettato per la permanenza delle persone e che non ha una ventilazione adeguata.”

ISPESL

La Guida operativa ISPESL del 2008 intende per ambiente confinato uno spazio circoscritto, caratterizzato da:

  • limitate aperture di accesso e da una ventilazione naturale sfavorevole,
  • in cui può verificarsi un evento incidentale importante, 
  • che può portare ad un infortunio grave o mortale, 
  • in presenza di agenti chimici pericolosi (es. gas, vapori, polveri) o in carenza di ossigeno.

OSHA

La definizione OSHA (Occupational Safety and Health Administration) è un po’ più precisa e dice:

  • Un ambiente confinato è uno spazio abbastanza grande e configurato affinché un lavoratore possa accedervi interamente per eseguire un lavoro assegnato, 
  • ha limitati o ristretti accessi per l’entrata e uscita, 
  • non è progettato per un’attività (lavorativa) continua”

Nella definizione base della OSHA non si fa menzione ai rischi legati all’atmosfera anche se poi suddivide ulteriormente gli spazi confinati in tre categorie, A, B, C in cui la A corrisponde a:

“Uno spazio confinato che presenta un alto e immediato rischio per la salute e la vita del lavoratore. Include la mancanza di ossigeno, presenza di atmosfere infiammabili o esplosive, alte concentrazioni di sostanze tossiche”

Per B e C, vedi tabella sotto:

 

Tabella OSHA

LIE (Limite Inferiore di Esplodibilità o di infiammabilità - in inglese LEL, Lower Explosive Level): minima concentrazione in aria di sostanze infiammabili sotto forma di gas, vapori, polveri, fibre o residui solidi volanti, la quale, dopo l’accensione, permette l’autosostentamento della propagazione delle fiamme.

IDLH (Immediately Dangerous to Life or Health): alto e immediate pericolo per la salute e la vita in base alla definizione NIOSH: livello di concentrazione in presenza della quale un lavoratore sano ha un tempo Massimo di 30 minuti per allontanarsi dalla zona pericolosa.

VLE (Valore Limite di Esposizione professionale) (concentrazione media di sostanza misurata o calcolata su un periodo di otto ore), di cui esiste lista contenuta dlel’Allegato XXXVIII del D.Lgs. 81/2008. Per le sostanze non presenti in quest’ultimo è necessario riferirsi al TLV – ACGIH di significato simile al VLE.

NIOSH

Ad aggiungere il fattore atmosfera è la definizione del NIOSH (National Institute for Occupational Safety and Health) la quale dice che:

"Un ambiente confinato si riferisce a uno spazio che, per progettazione,

  • ha aperture limitate per l'ingresso e l'uscita, 
  • una ventilazione naturale sfavorevole che potrebbe contenere o produrre pericolosi inquinanti dell'aria
  • e che non è destinato all'occupazione continua dei lavoratori.


Molfetta incidente Truck Center - immagini presi da siti di stampa
A Molfetta, Il 3 marzo 2008, cinque lavoratori persero la vita nell'azienda del nord barese per le esalazioni di acido solfidrico prodotte all'interno di in una cisterna che stavano bonificando. L'incidente provocò tale indignazione dell'opinione pubblica che spinse il Governo a redigere il DPR 177 del 2011.

Le nuove definizioni di ambienti confinati e/o sospetti di inquinamento e assimilabili

In tempi recenti, INAIL ha pubblicato dei fact sheets sugli ambienti confinati o sospetti di inquinamento ridefinendoli ambienti confinati e/o sospetti di inquinamento e assimilabili…

Tra questi, il primo, del 2020, che si intitola “Ambienti confinati e/o sospetti di inquinamento e assimilabili - aspetti legislativi e caratterizzazioni” (metti link) del quale riporto integralmente l’introduzione:

“Allo stato attuale, infatti, esiste un chiaro obbligo, sancito dal suddetto d.p.r 177/2011, per il datore di lavoro di affidare i lavori a ditte qualificate ed esperte solo per gli ambienti che ricadono negli artt. 66 e 121 e all'allegato IV, punto 3, del d.lgs. 81/08…

Viceversa, per tutti quegli ambienti che presentano potenziali fattori di rischio propri degli ambienti confinati e/o sospetti di inquinamento, quali ad esempio asfissia, intossicazione, intrappolamento, ma che non rientrano tra quelli citati nel D.lgs. 81/08, le prescrizioni del d.p.r. 177/2011 non trovano applicazione. 

Per tali ambienti, per i quali si utilizza il termine di “assimilabili”, resta comunque l’obbligo per il datore di lavoro di effettuare la valutazione dei rischi e di adottare misure di protezione e prevenzione appropriate”.

Il progetto UNI1601920 “Ambienti confinati - Classificazione e criteri di sicurezza”. 

Come riporat INAIL sul fact sheet, nel 2019 è stato costituito un gruppo ad hoc per la redazione di una norma tecnica specifica e il primo passo è stato quello di fornire le definizioni di ambiente confinato e/o sospetto di inquinamento e di ambiente assimilabile.

Ambiente confinato e/o sospetto di inquinamento

Uno spazio circoscritto:

  1. non progettato e costruito per la presenza continuativa di un lavoratore, 
  2. ma di dimensioni tali da consentirne l’ingresso e lo svolgimento del lavoro assegnato 
  3. caratterizzato da vie di ingresso o uscita limitate e/o difficoltose 
  4. con possibile ventilazione sfavorevole, 
  5. all’interno del quale è prevedibile la presenza o lo sviluppo di condizioni pericolose per la salute e la sicurezza dei lavoratori. 

Il termine “ambiente confinato” è da intendersi equivalente ad altri termini generalmente in uso, quali “spazio confinato”.


soccorsi durante incidente alla Lamina
16 gennaio 2018, 4 operai della Lamina di Milano perdono la vita mentre fanno manutenzione ad un forno per colpa di una fuoriuscita di gas argon dall'impianto difettoso.

Ambiente assimilabile

Ambiente per il quale, a valle della valutazione del rischio, sussistono condizioni pericolose assimilabili a quelle individuate per gli ambienti confinati e/o sospetti di inquinamento. 

Le suddette definizioni “restituiscono” un numero di ambienti sicuramente rilevante che possono essere presenti in diversi settori produttivi caratterizzati dai seguenti aspetti:

  1. spazio limitato di ingresso ed uscita tale da rendere difficili le attività di recupero o primo soccorso del lavoratore;
  2. ventilazione sfavorevole che può creare una zona con aria inquinata;
  3. spazio dove non è svolta un’attività lavorativa continuativa.

Quindi, i fattori di rischio in ambienti confinati e/o sospetti di inquinamento e assimilabili sono:

Asfissia. 

Carenza di ossigeno a causa di processi fermentativi (formazione di anidride carbonica, acido solfidrico, ecc.) e/o formazione/presenza/introduzione di gas che si sostituiscono all’ossigeno (azoto, monossido di carbonio, ecc.), intrappolamento in materiali sfusi cedevoli (cereali, granuli plastici, catalizzatori, supporti inerti pulverulenti, prodotti alimentari, ecc.), ecc.

Condizioni microclimatiche sfavorevoli

Alta umidità, alta o bassa temperatura, utilizzo DPI a limitata traspirazione, tipologia di lavori in corso, ecc.

Esplosione/Incendio

Evaporazione di liquidi infiammabili, presenza/formazione di gas infiammabili, sollevamento di polveri infiammabili e presenza di fonti di innesco di varia natura (cariche elettro- statiche, utilizzo utensili e attrezzature di lavoro che producono scintille, impianti ed apparecchi elettrici, operazioni di taglio e saldatura, ecc.), ecc.


2 Ingegneri su pala eolica in fiamme attendono di morire
Nel 2021, due tecnici in Belgio, di 19 e 21 anni, muoiono sotto gli occhi delle telecamere a causa dell'incendio della navicella della pala eolica che gli impedisce di evacuare. La navicella pur non essendo un ambiente confinato previsto dal D.lgs 81/2008, é da considerarsi assimilabile.

Intossicazione

Presenza di residui, reazioni di decomposizione o biologiche, non efficace isolamento, ecc.

Caduta

Mancata o errata predisposizione di opere provvisionali, mancato uso di DPI, utilizzo di attrezzatura non idonea o usata male (es. scala troppo corta o non vincolata), ecc.

Elettrocuzione

Impianti/utensili non adeguati alla classificazione dell’area, non conformi alla normativa applicabile o in cattivo stato, errori di manovra (mancato isolamento elettrico), mancato coordinamento, mancato sezionamento/scollegamento elettrico ecc.

Contatto con organi in movimento

Parti di impianto/macchine non adeguatamente protette, utilizzo di attrezzature non idonee all’ambiente ristretto, ecc.

Investimento/ Schiacciamento

Accesso da aree stradali, caduta di gravi, errori di manovra mezzi, mancato coordinamento in fase di ingresso/uscita.


Casteldaccia (PA) 6 maggio 2024 - 5 operai perdono la vita durante una "banale" operazione di spurgo fognature. Un sesto ricoverato all'ospedale in gravi condizioni
Casteldaccia (PA) 6 maggio 2024 - 5 operai perdono la vita durante una "banale" operazione di spurgo fognature a causa della presenza di H2S. Un sesto viene ricoverato all'ospedale in gravi condizioni.

Statistiche di incidenti e morti negli ambienti confinati o sospetti di inquinamento

Di seguito una serie di dati ripresi dal fact sheet di INAIL riportanti le statistiche di incidente in ambienti confinati e/o sospetti di inquinamento aggiornati con gli eventi accaduti in ambienti assimilabili fino al 31 dicembre 2019.

Si nota subito come il numero delle vittime sia superiore al numero degli incidenti, chiaro segno che spesso, in spazi confinati, vengono coinvolte più persone durante un singolo incidente, in genere i soccorritori

Ambienti confinati DPR 177

Il DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 14 settembre 2011, n. 177 entrato in vigore il 23/11/2011

Non privo di polemiche e critiche da parte di esperti del settore, tale decreto conta solo 4 articoli (qui il testo completo) la cui analisi di dettaglio la trovate nel seguente articolo: "Dal DPR 177 2011 alle Procedure di Lavoro negli Spazi Confinati"

Art. 1 – Finalità e ambito di applicazione;

Art. 2 – Qualificazione nel settore degli ambienti sospetti di inquinamento o confinati;

Art. 3 – Procedure di sicurezza nel settore degli ambienti sospetti di inquinamento o confinati;

Art. 4 – Clausola di invarianza finanziaria; 

Se nel tuo DVR sono stati individuati degli ambienti confinati e/o sospetti di inquinamento e assimilabili, potresti risolvere la situazione con il giusto impiego delle giuste procedure e tecnologie, senza tralasciare niente e senza spreco di tempo e risorse. 

Come farlo, te lo possiamo suggerire noi.

Iscrivi al nostro corso di aggiornamento il 18 e 19 settembre presso Campus EduC.A., un evento spettacolare!


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