Sani e imperfetti
Sani e imperfetti, un articolo di Tiziana Tentoni

Sani e imperfetti

I pericoli dei farmaci usati per gestire l’ansia sul palcoscenico.

Emozionarsi sul palco è uno dei grandi privilegi concessi ai musicisti. Le energie che si sprigionano durante un concerto sono il vero nutrimento degli artisti, che iniziano in un modo e finiscono profondamente cambiati, trasmettendo questo stato di grazia anche al pubblico.

Quando però l’emozione diventa ansia e paralizza, allora significa che qualcosa si è rotto. La situazione può essere recuperata solo attraverso l’aiuto di un professionista che, come prima cosa, lavorerà sulla consapevolezza del problema e poi inizierà un percorso adatto all’esperienza e al vissuto del musicista.

Altro non si può fare. In teoria potrei chiudere l’articolo qui, trasformandolo in una considerazione non richiesta e amici come prima.

Ma lo scambio che qualche giorno fa ho avuto con un musicista di cui ho molta stima, mi porta a condividere con voi un argomento di cui si parla poco perché è molto delicato: l’utilizzo dei farmaci betabloccanti per affrontare l’ansia del palcoscenico.

Questi farmaci rallentano il battito cardiaco e calmano i sintomi fisici dell'ansia, permettendo di affrontare situazioni di panico da esecuzione con più distacco e lucidità. Tantissimi artisti, anche quelli di fama internazionale, li usano per gestire la pressione delle performance. E il fenomeno sta crescendo, ma non senza rischi.

Oltre a effetti collaterali come stanchezza e vertigini, il vero problema è che i betabloccanti non risolvono l'ansia alla radice: affrontano solo ciò che si manifesta a livello fisico. Questo può creare una sorta di dipendenza psicologica. Ci si sente quasi costretti a prenderli, perché si inizia a credere di non potercela fare senza. E, a lungo andare, questo può minare la sicurezza e l’equilibrio, sia sul palco che fuori.

Non sono un medico né una psicoterapeuta, dunque ne parlo solo per sollevare il problema, non per dare spiegazioni né lezioni. Ma quello che so è che, come ho già raccontato, ho anche io sofferto di vere e proprie paralisi del braccio destro in una fase della mia carriera.

Ero disperata: non sapevo come uscirne, mi sentivo gli occhi puntati addosso e compatita. È durato non poco questo periodo e, a fasi alterne, tornava, ne riconoscevo la sagoma da lontano. Ho provato a sconfiggerlo con le mie forze e ci sono riuscita, anche se lo sentivo un po’ sempre in agguato. Poi la vita ha deciso che non dovessi più suonare e quindi, oltre al violino, pure questo mostriciattolo è stato messo nel cassetto.

Anni dopo, per motivi totalmente diversi dall’ansia sul palcoscenico, che nella mia nuova vita professionale non ha più alcuno spazio, sono andata in analisi e ho capito che era il rapporto con l’errore a rendermi, da violinista, spesso fragile e insicura.

Un rapporto malato, ereditato dall’essere allieva di maestri che mal tolleravano qualsiasi forma di imperfezione, e che avevano lasciato crescere in me la falsa credenza che solo la perfezione fosse meritevole di ammirazione e stima.

Per fortuna, adesso, anche grazie a una maggiore attenzione dell’attuale generazione di insegnanti, tutto ciò si sta affievolendo. C’è un’evoluzione importante che tiene conto non solo della necessità di raggiungere un alto livello strumentale, ma soprattutto di farlo rispettando il benessere mentale e comportamentale.

Quindi, se vi sentite impauriti, bloccati, in balia di un’ansia paralizzante, evitate i betabloccanti e parlatene con il vostro insegnante e con la vostra famiglia. Cercate insieme a loro una figura di supporto altamente professionale che possa affiancarvi nella strada verso la consapevolezza che se non siete perfetti non gliene frega un cazzo a nessuno.

Per dirlo in termini scientifici.


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Grazie per avermi letta! Tiziana 🌺

Giulio Domenico Ieraci

Musicista e psicologo: compositore per teatro e psicologo dell'identità artistica.

5 mesi

Giusto: per moderare l'ansia da palcoscenico alla base serve una psicoterapia, non dei farmaci. Grazie per fare informazione a riguardo :)

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