SEMPRE LA STESSA CANZONE !

 SEMPRE LA STESSA CANZONE !

                                                         

 

                             SEMPRE LA STESSA CANZONE !

                                      Sono anni, e tanti! che sul finir dell’anno, altro non so che scrivere questo:

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                  “ Desidero salutare l'anno vecchio che se ne va e dare il benvenuto a quello nuovo che arriva. Avrei voluto farlo anche adesso, ma non ho trovato le parole adatte. Al vecchio anno cosa dico? “Mi hai fatto compagnia "senza lode e senza infamia", se ti chiedevo qualcosa, non facevi nessun cenno, nè di sì, né di no. Forse eri sordo, non l'ho mai capito! Bravo come il pane, ma di significato quasi zero. Anzi, forse siamo stati insieme per caso, senza veramente volerlo”. All'Anno Nuovo cosa debbo dire? Per chiedergli qualcosa, dovrei sapere cosa e quanto comanda; ho chiesto a tutti: a filosofi, ad accademici, a politici, a scienziati, a religiosi, ad indovini, a chiromanti, ecc., ciascuno mi ha dato una risposta diversa, con la premessa, "secondo me....". Da tutto questo ho ricavato un avvertimento: "non puoi fare altro che aspettare di diventare vecchio, se ti sarà concesso! sapendo dove sei nato e ignorando dove andrai a morire!" Chi l'ha detto, molti secoli fa, l'hanno messo in croce! Ho interpellato poveri e ricchi, sani e ammalati, di tutti i paesi della Terra, nessuno di loro si è dichiarato veramente felice. A questo punto, dico all'Anno Nuovo: "Vieni pure a casa mia, stiamo alla finestra, a turno, e scrutiamo quello che accade fuori, laggiù dove il fiume scorre e la montagna si erge scura. Se là appare qualcuno che cammina verso di noi, cerchiamo di capirne le intenzioni, se buone, apriamogli la porta, se cattive ( come i Bravi con don Abbondio!) teniamo la porta ben chiusa e un buon randello in mano! Forse, così facendo, tutti e due, io e il povero Anno che viene, riusciremo ad arrivare al 31 Dicembre 2024, speriamo indenni! Dato che chi comanda non siamo né io né l'Anno che viene. Auguri! che tutto vada liscio! A Coloro che mi accuseranno di "pessimismo deleterio" rispondo: "Siete liberi di cambiare il vostro Destino, se potete!"

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             Quindi, dilette Amiche e carissimi Amici, anche quest’anno rassegnatevi al mio stonato “refrain”, magari con i tappi salvaorecchie!

              Chiudo tentando qualche mia sciocca profezia: “nel fardello del prossimo anno, per fortuna, anche le donne riusciranno ad ammazzare più uomini;  l’epoca non sarà più “patriarcale, ma finalmente fatta con “ciò che non vale”; le guerre continueranno, non ricordo più chi lo disse! “una necessità dei popoli; per evitare i “mal di pancia”, basterà, non più interrogare i sapienti, ma innalzare, come oggi stanno facendo TV e tutti i Media, soltanto i discorritori saccent: “ buttar via il cervello e tenersi cara la pancia!”

              Grazie di cuore per l’inutile solerzia della Vostra attenzione. Auguri!

                              4 Dicembre 2023

                          Sergio Rapetti, profeta atono, vecchio e sordo! 

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Alfredo Burzio

Quadro Direttivo presso Banca di Asti

1 anno

Ciao Sergio , è fantastico quello che scrivi… come sempre …, un abbraccio con i più fervidi auguri

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