Siamo tutti Steve Jobs

Siamo tutti Steve Jobs

Steve Jobs, ha sempre affascinato le platee con i suoi talk entusiasmanti, coinvolgenti, eccitanti. Si potrebbe obiettare che chiunque farebbe un figurone presentando degli iPod, degli iPhone e degli iPad, tutte tecnologie che hanno rappresentato (e rappresentano) l’oggetto del desiderio di una grandissima fetta di popolazione.

Nessuno nega la forza di penetrazione di questi gadget, ma gran parte del loro valore percepito risiede nel racconto che ne viene fatto. Ormai, tutti fanno (facevano) lettori MP3, smartphone e tablet, ma solo Steve Jobs è riuscito a narrarli in maniera persuasiva andando oltre il loro tasso tecnico.

Partiamo da qui per analizzare le tecniche di presentazione del compianto guru di Apple, cercando di applicarle nei nostri (più modesti) contesti.

Il titolo: secco, incisivo, memorabile

“iPod: mille canzoni in tasca”, “iPhone: Apple reinventa il telefono”, “Mac Book Air: il portatile più sottile del mondo” sono dei claim che hanno fatto scuola. Anche noi: togliamo tutto il superfluo, lasciamo solo il cuore del messaggio.

Il pubblico ha uno scopo

Le persone che scelgono di venire ad ascoltarci, di fatto compiono un’azione dalla quale si aspettano un risultato. Comprendere a fondo lo scopo del pubblico rende le nostre presentazioni più efficaci. Questo è il motivo per cui il parlare in pubblico non deve mai risolversi in un monologo (il famoso “parlarsi addosso”), ma in un’interazione continua con chi ci ascolta.

E le slide?

Nel 90% dei casi se abbiamo un messaggio forte e sappiamo come raccontarlo, le slide si possono ridurre all'essenziale. Ricordiamoci sempre: il pubblico sceglie noi, non le slide.

Trasmettere la passione

Una caratteristica tipica delle presentazioni di Steve Jobs era rappresentata dalla sua personalità che, inevitabilmente, veniva prima del prodotto. Ma, allo stesso tempo, il prodotto diventava un tutt'uno con la sua passione. “iPhone 3G: il primo telefono che batte l’iPhone” è credibile perché è indubitabile il forte carisma di chi lo dice.

Basta saper contare fino a tre

“Oggi vi presento tre prodotti rivoluzionari...” è un attacco così semplice da diventare da subito straordinariamente potente. Il tre è una regola da tenere sempre presente nelle nostre esposizioni in pubblico.

Chi sbaglia impara

Anche a Steve Jobs sono capitati degli imprevisti mentre era sul palco (per esempio, lo schermo nero in luogo della slide successiva), ma ne è sempre uscito brillantemente. Il segreto? Fare il possibile perché ciò non avvenga (preparazione, preparazione, preparazione), ma quando succede non facciamoci paralizzare dall'incidente e tiriamo fuori tutta la nostra carica umana (Steve Jobs: “Oggi Flickr ha deciso di non trasmettere immagini”).

Allenamento, pratica e non accontentarsi mai

L’informalità, l’improvvisazione e la battuta sempre pronta non si manifestano per caso. Steve Jobs non era nato comunicatore, lo è diventato studiando sodo, sbagliando molto, riprovando fino a sfiorare la perfezione.

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