Smart city nel mondo: impariamo dai migliori

Smart city nel mondo: impariamo dai migliori

Per definire una città come città intelligente, smart city è necessario che vengano adottate in modo massiccio tecnologie I.C.T. in particolare IoT e Intelligenza artificiale applicata ai big data, che ci sia un cambio organizzativo a tutti i livelli e che ci sia un forte legame partecipativo tra tutti gli attori in gioco, cittadini in primis.

Una forte partecipazione di tutti gli attori in gioco comporta un utilizzo massivo degli strumenti che vengono messi a disposizione in modo che i dati raccolti possano essere valutati e utilizzati per prevedere l’utilizzo e le tendenze future. Avere i dati a disposizione di tutti attraverso programmi open source (open data) consente ai singoli e alle imprese di utilizzare le informazioni per diversi scopi.

Ci sono otto aspetti che rendono una città “smart city”: 

  • Mobilità
  • Assistenza sanitaria
  • Sicurezza
  • Acqua
  • Energia
  • Impegno e comunità
  • Sviluppo economico ed edilizia 
  • Gestione dei rifiuti

Sulla base di questi ed altri parametri di cui si può tenere conto a livello locale, vengono stilate classifiche nazionali, continentali e mondiali. Non sempre i risultati sono gli stessi proprio per le variazioni locali dei parametri utilizzati per la valutazione ma comunque non si discostano molto tra le varie classifiche.

Elenchiamo di seguito alcuni esempi di come sono stati declinati i vari ambiti di intervento.

Singapore

Singapore è la seconda città più densamente popolata al mondo per numero di abitanti, e si è guadagnata il primo posto per essere la città più smart del mondo. Registra circa 8.000 persone per chilometro quadrato. Il progetto Smart Nation raccoglie, analizza ed elabora le informazioni che sono essenziali per la gestione della città. I dati sul traffico vengono raccolti e inviati alle agenzie competenti per fornire servizi migliori. Inoltre, il 95% delle abitazioni dispone di un accesso internet a banda larga che fornisce informazioni essenziali per motivi personali o di lavoro. 

Dubai

Qui è stato adottato il programma Smart Dubai 2021, che prevede la digitalizzazione di tutti i servizi governativi. Questo piano comprende circa 100 progetti che riguardano i trasporti, le comunicazioni, le telecomunicazioni, l’energia, i servizi finanziari, dematerializzazione della documentazione cartacea e la pianificazione urbana.

Moltissime strutture governative sono state digitalizzate e rese disponibili tramite l’applicazione DubaiNow. I funzionari della città stimano di poter risparmiare 245 milioni di dollari nella gestione e nell’erogazione dei servizi. Secondo la Road and Transit Authority, un dispositivo di tracciamento per gli autisti di autobus che utilizzano l’intelligenza artificiale ha ridotto drasticamente gli incidenti stradali dovuti alla stanchezza.

Copenaghen

La capitale danese sta puntando a una crescita intelligente, integrata con le sue forti politiche ambientali. Copenhagen Solutions Lab ha ricevuto un premio nel 2017 per un sistema che monitora il traffico, la qualità dell’aria, la gestione dei rifiuti, l’uso dell’energia e altri elementi, e confronta i dati in tempo reale. 

Tre i punti chiave su cui punta la strategia della smart city:

  • Ridurre il consumo di energia.
  • Aumentare la produzione di energia da fonti rinnovabili.
  • Implementare la mobilita sostenibile.

Inoltre, integra reti di parcheggi, segnali stradali, strutture, sistemi di misurazione intelligente e sistemi di ricarica per veicoli elettrici per migliorare il traffico in tempo reale. 

Boston

La città di Boston è stata uno dei primi centri urbani a servirsi di innovazioni smart. Ha aperto il suo Innovation District nel suo porto marittimo per mostrare al pubblico le sue iniziative. Questo centro ha poi promosso oltre 200 startup tecnologiche. 

L’obiettivo è stato quello di coinvolgere i cittadini con l’introduzione di una raccolta di app che contengono informazioni sui parcheggi, strumenti per segnalare problemi di servizio e altri per permettere alle persone di comunicare tra loro. Inoltre, i cittadini possono rintracciare uno scuolabus o segnalare la presenza di graffiti in qualsiasi punto della città. 

Oslo

Oslo si distingue in modo particolare tra le smart city per la sua attenzione allo sviluppo di una strategia sostenibile e rispettosa dell’ambiente. Sebbene città smart e luoghi sostenibili siano due cose diverse, Oslo può essere considerata entrambe. La città ha 650.000 luci a LED, tutte collegate a un centro di monitoraggio. Queste luci intelligenti cambiano automaticamente la quantità di illuminazione necessaria per soddisfare le esigenze del momento. 

Oslo utilizza inoltre sofisticati rilevatori di targhe, che attraverso un metodo basato sui dati, evitano gli ingorghi e diminuiscono il traffico. La città spera di applicare questa tecnologia a tutto il suo sistema di trasporti nei prossimi anni. 

Londra

Londra sta seguendo una specifica roadmap sotto al nome di “Smarter London Together”, un piano strategico che punta all’innovazione, alla trasformazione digitale e alla connettività.

Il piano si sviluppa su 5 punti sostanziali:

  • Più servizi a misura di cittadino.
  • Nuova gestione dei big data della città.
  • Strade più intelligenti e connettività migliore.
  • Migliorare le competenze digitali e la cybersecurity.
  • Migliorare la collaborazione all’interno dell’ecosistema.

 New York

Con iniziative nel settore pubblico e privato, la città sta vivendo una trasformazione digitale che sta rendendo le istituzioni più vicine ai cittadini, riducendo i costi, migliorando le prestazioni e prestando particolare attenzione alla sicurezza dei cittadini.

Barcellona

La seconda città più grande della Spagna è ora piena di sensori LED che monitorano il traffico, la qualità dell’aria, l’attività pedonale e il rumore. Inoltre, se servisse, può anche oscurare o spegnere automaticamente le luci. 

Si possono anche trovare in giro per la città bidoni intelligenti dotati di aspiratori che scaricano i rifiuti nel deposito sotterraneo. Questa innovazione riduce al minimo i cattivi odori e frequenza degli spostamenti dei mezzi della spazzaturaè possibile monitorare il livello dei rifiuti e identificare dove possono accumularsi più velocemente. In questo modo, si ottiene una maggiore efficienza. Il programma di bike sharing della città è stato uno dei primi a contribuire alla riduzione del traffico, in particolare nelle aree molto più frequentate. 

Amsterdam

L’iniziativa Amsterdam Smart City (ASC) che è una partnership pubblico-privata che si occupa di: città digitale, energia, mobilità, economia circolare, vivibilità e servizi ai cittadini sta avendo un enorme successo, l’amministrazione collabora con aziende e organizzazioni locali per valutare alternative sostenibili per Utrechtsestraat, il più grande quartiere commerciale della città. I progetti “Climate Street” hanno riguardato l’illuminazione ad alta efficienza energetica, la riduzione dell’inquinamento e le fermate dei tram.

Amsterdam promuove la strategia Circolare 2020-2025 basata sull’economia circolare e sulla sostenibilità ambientale. Tra gli obiettivi, dimezzare l’uso di nuove materie prime entro il 2030, evitare sprechi e ridurre le emissioni di anidride carbonica.

Si sta lavorando alla transizione energetica e alla riallocazione degli spazi verdi per ridurre le sue emissioni del 55% entro il 2030 e del 75% entro il 2040, rispetto ai livelli del 1990.

Hong Kong

La città ha molte iniziative intelligenti come il progetto Hong Kong Smart City Blueprint, con iniziative in 6 aree: mobilità, vivibilità, ambiente, popolazione, governo ed economia.

Reykjavík

La capitale islandese si caratterizza per tre aspetti di eccellenza:

  • L’efficienza energetica, basata su una produzione di energie rinnovabili pari al 70% del totale e la presenza di una utility per il teleriscaldamento basata sulla più grande produzione di energia geotermica del mondo.
  • Un trasporto pubblico all’avanguardia, grazie anche all’uso di una app che permette una maggiore usabilità ed efficienza del servizio di autobus cittadino.
  • Un sistema che prevede la partecipazione attiva dei cittadini alle scelte e alla vita della città attraverso il forum di consultazione online “Better Reykjavík” in cui poter presentare idee e commenti su servizi e attività cittadine.

L’elenco delle città ormai avviate a diventare smart city potrebbe continuare ancora per molto, possono essere citate Parigi con la teoria della città del quarto d’ora si propone di rivoluzionare l’urbanistica e l’organizzazione strutturale delle città moderne, Helsinnki con l’innovazione che si basa sulla creazione di soluzioni urbane digitali e sulla raccolta e analisi dei dati, Vienna dove l’Università della Tecnologia (TU) del dipartimento 33 di Graz e Vienna ha sviluppato un sistema di semafori intelligenti che riconosce le persone e capisce se stanno per attraversare la strada.

Lavoro, innovazione e sviluppo

Nella maggior parte dei casi sopra citati l’evoluzione che porta da città a smart city comporta investimenti ma anche ritorni economici e lavorativi.

Entro il 2025 il giro di affari legato a investimenti in soluzioni tecnologiche, servizi e infrastrutture per le smart city di tutto il mondo è stimato raggiungere e superare gli 820 miliardi di dollari, secondo un nuovo studio condotto da Markets and Markets.

Un raddoppio netto dell’interno valore di mercato, rispetto ai 410 miliardi di dollari della fine del 2020, per un tasso di crescita medio annuo valutato attorno al +15% (Cagr 2020-2025).

Molte delle città sopra elencate vedono un proliferare di opportunità lavorative legate al mondo della innovazione e la nascita di molteplici start-up innovative.

 Conclusioni

Potremmo continuare a lungo ma non serve, ormai è chiaro quale sarà l’evoluzione delle nostre città, anche in Italia stanno nascendo progetti interessanti che saranno oggetto di approfondimenti su altri articoli, come cittadini siamo chiamati a partecipare ed influenzare questo cambiamento in un’ottica di miglioramento della qualità dei servizi e non solo.

Come la tecnologia diventa sempre più presente nella vita quotidiana della maggior parte delle persone, le smart city possono accogliere la rivoluzione digitale per migliorare le proprie strutture e i propri processi. Questo tipo di rivoluzione digitale è assolutamente positiva, perché migliora la vita dei residenti.

Anche le città che non hanno le infrastrutture per trasformarsi in città smart possono distinguersi per le proprie intuizioni, il buon governo, il desiderio di differenziarsi dai modi convenzionali di fare le cose e la voglia nel rispondere ai bisogni delle persone.

Pubblicato su www.pmi.it

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