STRESS e OSTEOPATIA

STRESS e OSTEOPATIA

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Il termine Stress  si riferisce alla risposta prodotta dell’organismo umano quando è sottoposto a stimoli di natura fisica e/o psichica-emotiva. Più precisamente il meccanismo dello stress è un complesso del nostro corpo che coinvolge i sistemi psico-endocrino-immunitario e che sta alla base del nostro stato di allerta e riposo. Questi stimoli (detti anche stressor) sono in grado di produrre notevoli cambiamenti nel sistema muscolo-scheletrico, influenzandone profondamente il funzionamento, infatti atteggiamenti quali rabbia o paura, eccitazione o depressione, producono schemi posturali e quindi tensioni muscolari difensive non fisiologiche; le quali hanno la capacità di auto-perpetuarsi e di divenire fonte di dolore ed ulteriore stress. Per approfondire, leggi il mio articolo: "Osteopatia e Postura". Quando riesci a conservare un equilibrio, si può dire che sei in una fase di Omeostasi, ossia una situazione che non si discosta dal tuo vero io (dal greco “omos” simile e stasi). Quando avviene un’alterazione dell’equilibrio dinamico interno si parla di Allostasi (dove “allos” sta per altro)  e Carico Allostatico, (ossia di tutto quello che cerchi di fare per ritornare all’equilibrio preesistente).  Questa seconda condizione dà origine a un circolo vizioso dal quale, da solo, il sistema non riesce ad uscire e genera, sul lungo periodo, una condizione sempre più lontana dalla situazione di equilibrio, in sostanza vi è un sovraccarico allostatico che porta allo stress. Uno stato sempre più dispendioso energeticamente che porta ad una condizione sempre più degenerativa fino alla comparsa sintomatica a vari livelli. Se tale situazione si protrae per molto tempo, ecco che vivere una situazione di stress ci porta a lungo andare ad ammalarci e ha ovviamente delle conseguenze sulla nostra vita, lavorativa e privata, che possono essere anche gravi. Lo sbaglio, spesso, è quello di non affrontare la situazione che ci genera stress, ma di pensare di poter risolvere tutto con dei farmaci, magari per combattere il sintomo.

 Lo stress, sinteticamente, può così essere classificato:

Eustress, una condizione di stimolo che avvia una risposta adattativa dell’organismo che gli permette di resistere alle sollecitazioni del suo ambiente e si presenta nelle prime fasi di “allarme” e “resistenza”; in questo caso gli stressor (stimoli stressanti) possono essere considerati benefici, poiché favoriscono una maggior vitalità dell’organismo.

Distress, condizione di stimolo che esaurisce le difese dell’organismo a causa dell’esagerata stimolazione, dovuta a stress frequente, elevata vulnerabilità dell’organismo, incapacità di stimolare risposte necessarie o inibire risposte allostatiche. In quest’altro caso gli stressor sono nocivi e possono portare ad un abbassamento delle difese immunitarie.

Quindi per riassumere, in un primo momento i meccanismi di autoregolazione del corpo affrontano in maniera adeguata gli stimoli a cui sono sottoposti ma col tempo, se continuamente sollecitati, perdono la loro capacità di adattamento. Inizia così uno squilibrio, una rottura degli equilibri interni al corpo umano, che coincide con la comparsa dei sintomi.

Possiamo dividere in quattro categorie i sintomi da stress: sintomi fisici: mal di testa, per approfondire, leggi il mio articolo: "Osteopatia e Cefalea", mal di schiena, indigestione, tensione nel collo e nelle spalle, per approfondire, leggi il mio articolo: "Cervicalgia: sintomi, cause e il trattamento osteopatico" dolore allo stomaco, per approfondire, leggi il mio articolo: "Osteopatia e Gastrite", tachicardia, sudorazione delle mani, extrasistole, agitazione, problemi di sonno, stanchezza, capogiri, perdita di appetito, problemi sessuali, fischi alle orecchie (questi i principali, ce ne sono poi anche altri); sintomi emozionali: tensione, rabbia, nervosismo, ansia, pianto frequente, infelicità, senso di impotenza, predisposizione ad agitarsi o sentirsi sconvolti; sintomi cognitivi: difficoltà a pensare in maniera chiara, problemi nella presa di decisione, distrazione, preoccupazione costante, perdita del senso dell’umorismo, mancanza di creatività; sintomi comportamentali: digrignare i denti, per approfondire, leggi il mio articolo: "Bruxismo e trattamento Osteopatico", alimentazione compulsiva, più frequente assunzione di alcolici, atteggiamento critico verso gli altri, comportamenti prepotenti, difficoltà a portare a termine i compiti;

Dopo aver raccolto le informazioni necessarie, l’osteopata farà una valutazione completa (viscerale, cranio-sacrale, strutturale e fasciale). Individuerà, quindi, possibili alterazioni di specifici parametri tissutali e, di conseguenza, delle regioni corporee con un carico allostatico maggiore. Le disfunzioni somatiche saranno trattate con precise tecniche manipolative scelte in relazione ai parametri palpatori e ai distretti corporei coinvolti.

L’osteopata agisce con diversi approcci e tecniche più opportune a seconda del caso e della persona in questione. Un esempio è quello strutturale, dove si va alla ricerca del ritmo di tutto il sistema muscolo-scheletrico e si riducono le restrizioni del movimento e pertanto del dolore. C’è poi l’approccio che agisce sul sistema cranio sacrale così come la digitopressione, lenta e graduale, che agisce sul sistema nervoso gangliare. Altro approccio è quello linfatico che, come si intuisce, riattiva il sistema linfatico cercando di eliminare le scorie causate dello stress. Infine, un altro approccio utilizzato può essere quello fasciale con cui si cerca di elasticizzare le fasce muscolari.

In sostanza, l’osteopatia normalizza le strutture che “organizzano” gli effetti dello stress sul corpo attraverso una serie di trattamenti manuali specifici, che possono interessare, come appena detto, diversi apparati e strutture, come appunto l’apparato neuro-muscolo-scheletrico, craniale e viscerale col fine ultimo di eliminare la causa del problema.

Più in generale, il ruolo primario dell’osteopatia è quello di facilitare la capacità innata del corpo di adattarsi alle continue richieste dell’ambiente interno ed esterno. Così, l’osteopata, vede il malessere o la malattia come un’interruzione nella normale interazione fra l’anatomia, la fisiologia e la psiche.

Interessante sapere che una ricerca italiana, che è stata diffusa nel settembre 2017 e portata avanti dall’Università di Parma, ha notato come, misurando il livello di stress in persone sottoposte a trattamento manipolativo osteopatico, il trattamento riduce notevolmente l’aumentare di alcuni parametri (come la frequenza cardiaca e il livello di cortisolo) che di solito si vedono in condizioni di stress psicologico.

Questo perché l’osteopatia tende ad equilibrare il sistema nervoso autonomo e di conseguenza ha degli effetti sui parametri biologici dello stress. Tra l’altro l’osteopatia fa una cosa fondamentale che non sempre si tiene in considerazione: si occupa di prevenzione e questo nella gestione dello stress è fondamentale.

La via migliore su come affrontare e quindi risolvere situazioni e casi di stress, è comunque quella che vede l’integrazione tra più approcci, i quali agendo in sinergia fra loro possono ottenere effetti positivi e risolutivi. L’osteopatia è perciò solo parte della soluzione.

Alcuni piccoli consigli che possono aiutare in casi e situazioni di stress insieme al trattamento osteopatico:

-         Uno di questi è fermarsi per qualche minuto, anche a lavoro, e concentrarsi sulla respirazione ed inviare il proprio ossigeno a tutti i distretti corporei, effettuando un’ottimale respirazione diaframmatica. Non tutti sono consapevoli dell’importanza del corretto ed efficace utilizzo del principale muscolo respiratorio e quindi di come far lavorare il muscolo diaframma correttamente, ci sono per questo alcuni importanti esercizi, che il vostro osteopata potrà insegnarvi. Per approfondire, leggi il mio articolo: "Osteopatia e Respirazione Diaframmatica"

-         Togliere lo sguardo e l’attenzione da elementi ed oggetti che assorbono costantemente la nostra attenzione e tempo, spesso per futili motivi, del tipo pc, tv, smartphone, cartaceo e varie, per focalizzare l’attenzione ad una visione più a lungo raggio, possibilmente su una vista panoramica. Per approfondire, leggi il mio articolo: "Sindrome Text Neck e Osteopatia"

-         Distogliere l’attenzione dai problemi e sul per forza di cose risolverli, dalle varie preoccupazioni quotidiane, perché questi pensieri irrigidiscono le strutture muscolari. A volte i “problemi” nascono e servono perché nascondono altre funzioni. Sta a noi scoprirle! Niente viene a caso.

-         Una corretta alimentazione: nutrirsi di cibi più alcalinizzanti (verdure, frutta, frutta secca, ortaggi, e bere tanta acqua) drena di più il sistema renale abbassando quindi l’attività cellulare ormonale di cortisolo.

-         Attività all’aria aperta, come passeggiare, camminare, correre, andare in bicicletta, o comunque varie attività sportive, attività acquatiche; tutto questo stimola endorfine, ormoni del benessere, insieme ai raggi solari e all’attivazione del respiro profondo, o per chi ne ha la possibilità, camminare a piedi nudi sull’erba o sulla sabbia fresca o nel mare, ci fa automaticamente sentire più rilassati.

-         Esercizi di training autogeno e in alcuni casi un supporto psicologico.

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