TEMPO
Fra i molteplici dubbi esistenziali di chi lavora nel settore della grafica, ci trovammo a discutere dell'etimologia di scansionare, scannerizzare, scandire e persino scannare.
Questi verbi possono essere usati in egual modo per tradurre il termine inglese scan, ovvero l'operazione che fa uno scanner, parola a sua volta nata dal latino scanděre: salire e scendere, sollevare un piede, piede che venne utilizzato per la prima volta come misurazione dei versi in grammatica.
Emerse questa diretta connessione fra lo scandire il tempo, come farebbe un metronomo in musica, e lo scandire la luce, come fa uno scanner che ne registra la frequenza restituendoci i colori.
Perché faccio questa premessa? Perché il tempo ha due aspetti fondamentali diametralmente opposti.
Il primo è quello logico: il tempo è matematica, un numero, una durata, un inizio e una fine, dato variabile che regola le leggi della fisica universale.
Il secondo è metafisico, emozionale, concettuale ed astratto, regolato dal nostro emisfero sinistro.
Così, quando la Massoneria Creativa mi ha chiesto di descrivere il mio concetto di tempo, è iniziata una guerra neurale fra i miei emisferi, causando un blackout di sistema.
Guru Meditation! System failure. Press left mouse to continue. "Resettiamo o formattiamo?"
Visto che formattare il sistema operativo Marco Natolli 2.0 avrebbe richiesto un milione di anni luce, decisi di tenermi questo conflitto esistenziale, ma lo tradussi in immagine progettando una clessidra. Oggetto che trovo potenzialmente evocativo: ci ricorda che ogni inizio ha una fine, che pure un artista milionario può cadere in depressione e levarsi la vita a solo 28 anni (riposa in pace Avicii), ma questo destino è nelle nostre mani.
Sta a noi far partire l'inesorabile caduta libera della sabbia, a noi osservarne il flusso, a noi questo privilegio onirico, a ciascuno di noi capirne il significato.
Ma volete realmente sapere cosa ho capito? La clessidra si può girare all'infinito, basta la volontà di azionare la mente, le mani e il cuore, per allungare in eterno una scansione del tempo, dimostrando a noi stessi la relatività di ciò che ci circonda: una serie infinita di nuovi inizi.