Un movimento, dall'interno verso l'esterno

Parole che ci portano a riflettere sull'educazione

Brasile - Festa dei professori, 15 ottobre

Vi siete mai domandati l’origine della parola ‘Educare’?

Educare: dal latino EX-DUCERE, EX 'fuori', DUCERE ‘portare’, ‘condurre’. Educare, quindi, significa condurre, portare fuori, vuol dire ‘sradicare’, ‘far emergere’.

Cioè, il movimento "educativo" avviene dall'interno verso l'esterno, con la piena consapevolezza che tutto è già dentro ognuno di noi. Tuttavia, in passato, affinché ciò avvenisse, era necessario praticare un metodo. Ad esempio, nell'antica Grecia, il metodo era chiamato ‘Dialogo’ (dal verbo greco ‘DIALOGEIN’, cioè, "scavare”. Scavare, cercare, in se stessi, con l'aiuto dell'altro, fino ad incontrare l’“acqua zampillante”). Il filosofo Socrate chiamava questo metodo “Maieutica” e alludendo al lavoro di sua madre - che era un'ostetrica – diceva di voler aiutare l'uomo a "partorire" da se stesso, la Coscienza e la Conoscenza.

Nelle nostre profondità, troveremo mai un’acqua viva che possa placare la nostra sete più intima? Coscienza e Conoscenza, quindi, si troveranno forse soltanto nei libri e nelle parole dei professori, o anche, e prima di tutto, in noi stessi?

Per questo, nella storia, sono apparsi i veri educatori: i Maestri!

Maestro: dal latino MAGISTER - Magis = 'grande' e il suffisso 'ter' che indica 'confronto', cioè il Maestro è il più grande tra tutti. È maggiore per la sua saggezza, condotta e per i valori etici che rappresenta con la sua stessa vita.

Il maestro è diverso dal professore. Quest'ultima parola deriva dal latino PROFESSOREM e indica colui che "dichiara pubblicamente". Un professore, è colui che "professa", "dichiara" una scienza, una disciplina o esercita un'arte.

Ringrazio tutti i professori del mondo, per ciò che sono e per ciò che fanno. Per ciò che mi hanno dato e per tutto quanto continuano a darmi. Grazie! A tutti loro il mio profondo e sincero rispetto. E auguro a tutti noi, un giorno, di arrivare ad essere dei Maestri!