Violenza di genere: riconoscerla per eliminarla

Violenza di genere: riconoscerla per eliminarla

Dal 1981, il 25 novembre rappresenta per attivisti e attiviste per i diritti delle donne la giornata contro la violenza di genere. Questa data fu scelta per onorare le sorelle Mirabal, tre attiviste politiche della Repubblica Dominicana brutalmente assassinate nel 1960 per ordine del sovrano del Paese, Rafael Trujillo (1930-1961).

Solo nel febbraio 2000, l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite designa ufficialmente il 25 novembre come Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, invitando i governi, le organizzazioni internazionali e le ONG a unirsi e promuovere attività volte a sensibilizzare l'opinione pubblica sul tema.

Cosa si intende per violenza di genere?

La violenza di genere è quella diretta contro una persona a causa, appunto, del suo genere. Sia le donne che gli uomini subiscono questo tipo di violenza, ma è stato ampiamente riconosciuto che la maggior parte delle vittime sono donne e ragazze.

La violenza di genere colpisce in maniera trasversale a prescindere da età, etnia, livello di istruzione o classe sociale, e assume forme diverse. Tra le più diffuse, la violenza domestica, fisica, sessuale, psicologica, economica, online e il femminicidio.

E nel mondo del lavoro?

Anche il mondo del lavoro è scenario di violenza di genere. Secondo la ricerca “La cultura della violenza. Curare le radici della violenza maschile contro le donne” realizzata da WeWorld, in Italia, quasi il 70% delle occupate dichiara di aver subito almeno una molestia sul luogo di lavoro. Inoltre, quasi 3 lavoratrici su 10 affermano di aver ricevuto domande sulla propria volontà̀ di sposarsi e/o fare figli a un colloquio di lavoro. Sempre 3 donne su 10 dichiarano di aver ricevuto apprezzamenti indesiderati, verbali o non. Domande sulle proprie relazioni personali sono state poste con insistenza e invadenza a 1 donna su 4; battute o offese legate al proprio genere sono state fatte, sul lavoro, a 2 donne su 10.

Inoltre, secondo la nostra ricerca Donne&Lavoro, la discriminazione sessuale è tra le prime tre criticità incontrate dalle donne nel corso della carriera., la discriminazione sessuale è tra le prime tre criticità incontrate dalle donne nel corso della carriera.

Come individuare la violenza di genere nel proprio luogo di lavoro?

Ogni episodio di violenza di genere si manifesta in modo differente. In alcuni casi i danni sono più evidenti, in altri meno. Pettegolezzi, commenti, abusi verbali, scherzi, danni alla proprietà e sabotaggio sono solo alcuni degli esempi delle forme di violenza che si verificano sul luogo di lavoro.

Riconoscere la violenza di genere non è sempre semplice, ma ognuno di noi può agire con accortezza.

È necessario, ad esempio:

  • Essere consapevoli dell’esistenza di questo fenomeno , in tutte le sue forme. Questo è il primo, fondamentale passo per riuscire a riconoscere le forme di violenza attorno a sé. In questa fase, è cruciale essere aperti all’ascolto.
  • Dedicare del tempo, ogni giorno, alla relazione con i propri colleghi e colleghe.  è importante sviluppare la propria empatia per riuscire a  comprendere come stanno, davvero, le persone che fanno parte del nostro stesso ambiente lavorativo.
  • Interrogarsi qualora un/una componente del gruppo di lavoro risulti in difficoltà, distaccato/a, assente. Consapevoli del potenziale disagio provato dalla persona in questione, parlarne direttamente con lui/lei, senza trarre conclusioni in autonomia né diffondere informazioni non veritiere o private.

Una volta individuata la violenza di genere, come contrastarla ed eliminarla?

Contrastare la violenza di genere è un obiettivo che ognuno di noi, nel proprio piccolo, dovrebbe perseguire. Tuttavia, sono rare le volte in cui è sufficiente fare luce sulla vicenda per eliminare del tutto la violenza in atto. Spesso, infatti, si rischia di mettere la vittima in ulteriore difficoltà, sia nei confronti del proprio aggressore sia rispetto ai colleghi, che potrebbero assumere gli atteggiamenti più differenti, non sempre positivi.

È importante, quindi, agire con sensibilità, avendo a cuore il benessere dell’altra persona, seguendo la propria policy aziendale e facendo riferimento a chi, all’interno della propria organizzazione, ha le competenze per affrontare questo tipo di situazioni.


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