World Bee Day: il valore delle api per la nostra salute
Oggi è il #WorldBeeDay, un'occasione in più per riflettere sull'importanza degli impollinatori, anche per la salute umana.
Le api sono da sempre simbolo di operosità, lavoro di squadra e coesione. A ciò, negli ultimi anni, se ne è aggiunto un altro: quello di essere tra i custodi della natura.
Questi insetti impollinatori ricoprono infatti un ruolo cruciale per l'ambiente, dato che favoriscono la biodiversità - la quale è importante anche per la nostra salute - attraverso l'attività di impollinazione.
Api e attività umana
Il loro contributo è di primaria importanza per una gran varietà di colture e piante selvatiche.
L'apicoltura è un’antica tradizione e le api da miele sono allevate in Europa da decine di secoli. Ciò contribuendo in maniera concreta al nostro benessere, con la produzione di miele e di altri derivati come:
Secondo una stima di Food and Agriculture Organization of the United Nations, delle 100 specie di colture che forniscono il 90% del cibo nel mondo, 71 sono impollinate da api.
Infine, proprio la maggior parte delle colture nell'Unione Europea dipende dall'impollinazione degli insetti.
Impollinatori e nutrizione
Il lavoro degli impollinatori - tra cui anche le api - è fondamentale per la crescita delle piante coltivate.
La perdita di organismi impollinatori - non solo insetti, ma anche uccelli, come i colibrì e mammiferi, come i pipistrelli - potrebbe quindi non solo ridurre l'apporto energetico del nostro regime alimentare, ma avere anche altri risvolti sulla nostra salute.
L'impatto sulla salute
Lo studio Effects of decreases of animal pollinators on human nutrition and global health: a modelling analysis, pubblicato su The Lancet, ha voluto predire un futuro senza impollinatori.
Con la loro completa rimozione, i ricercatori hanno stimato per ~ 71 milioni persone - nei paesi a basso reddito - un rischio di carenza di vitamina A e per altri 2,2 miliardi, che già hanno consumi sotto i requisiti medi, una ulteriore diminuzioni nelle forniture della stessa.
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Invece - analogamente - sono ~ 173 milioni le persone, più altri 1,23 miliardi, per quanto riguarda l'assunzione di folato.
L'assenza di impollinazione potrebbe ridurre le forniture globali di:
Tutto ciò con significativa eterogeneità, a seconda del paese considerato.
I cambiamenti dietetici potrebbero aumentare i:
Una perdita del 50% dei servizi di impollinazione sarebbe inoltre associata a 700.000 morti annuali aggiuntive e 13,2 milioni di DALY.
Il declino di impollinatori animali potrebbe quindi causare significativi oneri sanitari globali, sia per malattie non trasmissibili, che per carenze di micronutrienti.
[1] Un DALY rappresenta la perdita dell'equivalente di un anno di piena salute. I DALY per una malattia o condizione di salute sono la somma degli anni di vita persi a causa della mortalità prematura - YLL - e gli anni vissuti con una disabilità - YLD - dovuti ai casi prevalenti della malattia o condizione di salute in una popolazione.
Ulteriori fonti:
Effects of decreases of animal pollinators on human nutrition and global health: a modelling analysis | Matthew R Smith, PhD Gitanjali M Singh, PhD Prof Dariush Mozaffarian, MD Dr Samuel S Myers, MD
World Bee Day: il valore delle api per la nostra salute
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