Sì lo so, oltre a raccontare quello in cui crediamo è importante anche raccontare quello che facciamo.
E allora eccomi qui, in uno dei miei momenti preferiti, la masterclass su Leadership Antifragile che ho realizzato per REE - Romagna Executive Education
Ma perché parlo di #antifragilità in azienda?
Perché in questo momento essere forti non basta più.
I leader e le aziende sono fragili quando:
◻️ accentrano le competenze nelle mani di pochi, che non investono nella crescita e nello sviluppo di molti, non alimentano il pensiero critico e la responsabilità delle loro persone.
◻️ i manager sono “interventisti”: intervengono continuamente per aggiustare, risolvere, prevenire e non danno autonomia alle persone, anche di sbagliare. Eh sì lo so, ma non si cresce senza errore e soprattutto non si innova.
Si può diventare antifragili?
Sì a patto di costruire una nuova mentalità:
⚪ Ridondanza: non basta chiedere "Hai raggiunto il budget?" La vera domanda è: "Quanto hai aiutato gli altri a raggiungerlo?" L'intelligenza collettiva è più efficace dell’eccellenza individuale.
⚪ Gli imprevisti: i cambi di programma attivano diverse risposte in ognuno di noi, siamo noi a decidere come reagire e come vivere i momenti difficili. Non si possono evitare, la crescita (spesso) passa da lì. Le nostre emozioni, se le ascoltiamo, hanno molte risposte.
Ringrazio le manager e i manager che con molta curiosità hanno esplorato con me questi temi e i colleghi de Il Sestante Romagna e Assoform Romagna per l'organizzazione e la fiducia.
Per me è solo l'inizio: continuo a studiare, sperimentare e a portare l'antifragilità nelle aziende.