Foto di copertina di Visione Futura - cambiamento in Appennino
Visione Futura - cambiamento in Appennino

Visione Futura - cambiamento in Appennino

Organizzazioni civiche e sociali

Stia, Tuscany 2 follower

Visione Futura è un progetto di Nicolò Caleri per promuovere e implementare il cambiamento nella montagna appenninica.

Chi siamo

Visione Futura è un progetto sul cambiamento in Appennino, un luogo di confronto per approfondire le opportunità di sviluppo dei territori montani e contrastare i fenomeni di spopolamento e denatalità che rischiano di distruggere le nostre comunità.

Sito Web
https://www.caleri.it/visione-futura/
Settore
Organizzazioni civiche e sociali
Dimensioni dell’azienda
1 dipendente
Sede principale
Stia, Tuscany
Settori di competenza
Politiche di contrasto allo spopolamento, Politiche di sostegno alla natalità, SNAI - Strategia Nazionale Aree Interne, Progetti innovativi in montagna, sviluppo della montagna appenninica, Lavoro in Appennino, Cooperative di comunità, Artigianato di montagna, Agricoltura di montagna e Fare azienda nella montagna appenninica

Aggiornamenti

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    Visualizza il profilo di Alessandro Rosina

    Professore at Università Cattolica del Sacro Cuore

    Pubblicati oggi i dati #Istat sulle #nascite nel 2024. Il tasso di #fecondità è sceso sotto 1,2 figli per donna. Siamo scesi sotto il record negativo del 1995, ma allora le nascite erano state 526 mila mentre ora sono 370 mila perché la persistente denatalità va a ridurre sempre più le stesse coppie in età da avere figli. La notizia positiva è che l'#immigrazione è in crescita, ma aumentano i flussi verso l'estero sia dei giovani italiani sia dei figli degli immigrati, in cerca di migliori opportunità altrove (i cosiddetti #Expat). Come ho detto nell'intervista uscita ieri sul Messaggero: finché non porteremo le politiche di investimento sulle nuove generazioni (accesso stabile al mondo del lavoro, salari adeguati, valorizzazione del capitale umano, politiche abitative, strumenti di conciliazione vita e lavoro) almeno ai livelli medi degli altri paesi europei, continueremo ad avere sempre meno nascite e sempre più giovani che vanno a lavorare e a realizzare i propri progetti di vita altrove. Rimarranno solo gli anziani, come sta accadendo nelle aree interne del paese, che stanno anticipando quello che rischia di diventare l'Italia nei prossimi decenni se non si inverte la rotta.

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    Visualizza il profilo di Gianfilippo Mignogna

    head of legal di Greengo, avvocato (diritto dell'ambiente e dell'energia), Sindaco di Biccari (FG) dal 2009 al 2024

    Ieri a Masseria Jancoppa: location meravigliosa, ospitalità super, partecipazione convinta e numerosa, idee, passioni e tantissimi nuovi 𝘢𝘱𝘱𝘶𝘯𝘵𝘪 𝘤𝘰𝘯𝘵𝘳𝘰 𝘭𝘰 𝘴𝘱𝘰𝘱𝘰𝘭𝘢𝘮𝘦𝘯𝘵𝘰. Sapete cosa? Siamo e saremo sempre di più ad essere 𝗗𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗣𝗮𝗿𝘁𝗲 𝗱𝗲𝗶 𝗣𝗮𝗲𝘀𝗶! Grazie a saverio serlenga per aver organizzato questo 𝐼𝑛𝑐𝑜𝑛𝑡𝑟𝑜 𝑖𝑛 𝑀𝑎𝑠𝑠𝑒𝑟𝑖𝑎, a Rosalba Manuppelli per l’accoglienza, alla sindaca di Bovino Stefania Russo per il suo preziosissimo intervento e all'energia di tutti i partecipanti. Parafrasando Sergio Caputo, grazie a tutti voi 𝗻𝗼𝗻 è stato un sabato qualunque... è stato un sabato 𝗽𝗮𝗲𝘀𝗮𝗻𝗼!

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    Visualizza il profilo di Gianfilippo Mignogna

    head of legal di Greengo, avvocato (diritto dell'ambiente e dell'energia), Sindaco di Biccari (FG) dal 2009 al 2024

    𝗦𝗲 𝗹❜𝗜𝘁𝗮𝗹𝗶𝗮 𝘀𝗶 𝘀𝘃𝘂𝗼𝘁𝗮, 𝗶𝗹 𝗳𝘂𝘁𝘂𝗿𝗼 𝗲̀ 𝗮 𝗿𝗶𝘀𝗰𝗵𝗶𝗼 Nel numero in uscita oggi di Famiglia Cristiana un importante approfondimento con esperti e testimonianze sui temi dello 𝘀𝗽𝗼𝗽𝗼𝗹𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 delle montagne e delle aree interne. Da leggere assolutamente i contributi di Alessandro Rosina e Luciano Malfer! Grazie anche per lo spazio dedicato a Biccari e alla mia esperienza. Sempre 𝗱𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗽𝗮𝗿𝘁𝗲 𝗱𝗲𝗶 𝗽𝗮𝗲𝘀𝗶.

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    Visualizza il profilo di Marco Bussone

    Giornalista | Presidente Uncem e Pefc

    Sindaci e amministratori dei Comuni dell’Appennino, ma anche imprese e associazioni del Terzo Settore, riuniti in occasione dell’assemblea Uncem svoltasi nella sala Ipogea di palazzo dell’Emiciclo, all’Aquila. https://lnkd.in/dGShxkKy

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    Visualizza il profilo di Luigi Torreggiani

    Giornalista presso Sherwood - Foreste ed Alberi Oggi e L'AltraMontagna

    "Immaginate di stringere tra le mani uno strano oggetto, un solido geometrico composto da più facce: un poliedro. Ma attenzione, non pensate a un tetraedro o a un dodecaedro, alcuni dei poliedri regolari che tanto affascinavano Platone. Immaginatevi un poliedro irregolare, insolito e stravagante, in cui le facce hanno forme e dimensioni diverse, così come differenti sono gli angoli che ne disegnano la composizione. Il poliedro irregolare è forse la miglior metafora per descrivere boschi e foreste" Oggi esce in libreria "La montagna, con altri occhi - Ridisegnare le Terre alte", il primo libro della nuova collana di People e L'AltraMontagna curato da Mauro Varotto e Marco Albino Ferrari! E questo sopra è l'attacco del capitolo 8, "Boschi e foreste": il mio piccolo contributo a questo grande volume collettivo. Sono felicissimo di far parte di questo gruppo, insieme a persone che stimo enormemente e che, con il loro lavoro, stanno contribuendo ad una seria e approfondita discussione sulla montagna contemporanea, ben al di là di mode e vaghe retoriche. Vi consiglio di ordinarlo nella vostra libreria o negli store online. Si tratta di un viaggio nella complessità delle Terre alte ricchissimo di spunti e riflessioni, di informazioni e idee: uno sguardo ampio, grandangolare, sulle montagne di oggi e del futuro. Qui per ordinare il libro online 👉🏻 https://lnkd.in/dU3tnAy5

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    CHIUSE LE ISCRIZIONI 2025 di LIFE Shepforbio Lo scorso 15 febbraio si sono chiuse le iscrizioni alla scuola per pastori e allevatori 2025. La ShepherdSchool attira ancora l’attenzione dei giovani e in particolare delle donne come dimostrano i risultati: sono state 75 le domande (lo scorso anno nel 2024 erano state 90), 18 domande provengono da persone che hanno tra i 40 e 49 anni; 24 tra i 30 e i 39 anni; 25 domande dai 20 ai 29 anni e 7 domande da persone che hanno più di 50 anni. Non stupisce il fatto che 39 di queste domande siano al femminile, quelle delle donne pastore e delle donne dedite all’agricoltura è una tendenza ormai costante in Italia e in Europa. Per quanto riguarda la provenienza prevalgono Emilia-Romagna e Toscana rispettivamente con 24 e 22 domande, ma anche Lazio e Lombardia e il resto da tutta Italia, mentre tre dall’estero (2 dalla Germania e 1 dal Marocco). I posti disponibili sono 8, quindi i candidati dovranno essere ulteriormente selezionati dalla scuola. Gli 8 studenti che saranno selezionati, ad aprile inizieranno il percorso con lezioni teoriche e pratiche e un periodo di stage presso le aziende dei Comuni del Parco Nazionale Foreste Casentinesi. #pastorizia #ambiente #cambiamenticlimatici #sistenibilita #progettieuropei

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    Davide Agazzi Davide Agazzi è influencer

    Qui per parlare di Città. Co-founder di FROM.

    Circa la metà dei Comuni italiani — quasi 4 mila — sono catalogati come “aree interne”. Queste aree coprono circa il 60% del territorio nazionale e sono abitate da 13 milioni di persone, praticamente un italiano su 5. Nel corso dell’ultimo secolo si sono progressivamente spopolate, in favore di aree capaci di offrire maggiori opportunità lavorative e vivacità. Questo spopolamento ha lasciato queste aree prive di energie e sempre più distanti da molti servizi essenziali — istruzione e sanità su tutti. Per questo dobbiamo occuparcene. Sono grato al Comune di Piacenza per avermi coinvolto in un seminario su questi temi a Bobbio, nel bel mezzo della Val Trebbia. Ho potuto toccare con mano la portata delle sfide che contesti come questi stanno affrontando. 1# → Lo squilibrio demografico. Dall’Unità d’Italia a oggi i comuni montani di questa Provincia hanno perso i 2/3 della popolazione. Per un confronto, il Comune di Piacenza l’ha più che raddoppiata. 2# → La vulnerabilità sociale. La minore urbanizzazione ha mantenuto più integro il patrimonio ambientale di questi territori, ma oggi significa carenza di giovani, di nuovi residenti, di posti di lavoro, di infrastrutture, di servizi sanitari e non solo. 3# → Una scarsa intensità manifatturiera. Tiene il settore del commercio, mostrano più vitalità quello delle costruzioni e quello turistico. Con il rischio però che questi posti vengano associati esclusivamente a luoghi da “frequentare” e non da “vivere”. Cosa fare per il futuro? Alcune indicazioni ci arrivano direttamente da un report curato dal "Laboratorio Di Economia Locale" dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, presentato al convegno. Servono: 📌 Investimenti nei settori di specializzazione locale: agricoltura, artigianato, turismo. 📌 Selezione di un turismo responsabile: naturalistico, gastronomico e culturale. 📌 Maggiore dotazione di servizi tecnologici, sanitari ed educativi. 📌 Incentivi fiscali agli operatori economici locali per garantire un futuro sostenibile e sostegno all’imprenditoria giovanile. Sarà cruciale rafforzare il rapporto con il Comune Capoluogo. È lodevole l’impegno dell’Assessore Francesco Brianzi, che sta lavorando per promuovere interazioni tra Piacenza e le valli circostanti, attirando risorse e coinvolgendo istituzioni regionali e nazionali. Infine, bisogna rendere questi territori attrattivi per chi vuole viverci per periodi di tempo flessibili. Non solo residenza stabile, né solo villeggiatura, ma una “terza via”: luoghi dove investire, approfittando delle opportunità offerte dalla tecnologia e dalla crescente ricerca di una qualità della vita diversa, soprattutto tra i più giovani. Ci sono altri spunti o esempi di successo che hanno funzionato in territori con problematiche simili? Davide FROM – Moltiplichiamo valore pubblico

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    head of legal di Greengo, avvocato (diritto dell'ambiente e dell'energia), Sindaco di Biccari (FG) dal 2009 al 2024

    «𝗥𝗶𝗮𝗽𝗿𝗶𝗿𝗲 𝗰𝗶𝗻𝗲𝗺𝗮, 𝗹𝗶𝗯𝗿𝗲𝗿𝗶𝗲 𝗲 𝘁𝗲𝗮𝘁𝗿𝗶 𝗻𝗲𝗶 𝗽𝗶𝗰𝗰𝗼𝗹𝗶 𝗯𝗼𝗿𝗴𝗵𝗶». Oggi il dibattito sul futuro delle aree interne e sullo spopolamento dei nostri paesi si arricchisce di un contributo preziosissimo e fuori dai soliti schemi. 𝗣𝗶𝗲𝘁𝗿𝗮𝗻𝗴𝗲𝗹𝗼 𝗕𝘂𝘁𝘁𝗮𝗳𝘂𝗼𝗰𝗼 dice di concedersi un “lusso” (ma in realtà ci fa un grande piacere) e fa un appello a governo e istituzioni culturali: "L’Italia, in larga parte fatta di provincia, di piccoli borghi, 𝐡𝐚 𝐛𝐢𝐬𝐨𝐠𝐧𝐨 𝐝𝐢 𝐮𝐧'𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐜𝐡𝐞 𝐩𝐞𝐫𝐦𝐞𝐭𝐭𝐚 𝐚 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭𝐢 𝐭𝐞𝐫𝐫𝐢𝐭𝐨𝐫𝐢 𝐝𝐢 𝐧𝐨𝐧 𝐬𝐞𝐧𝐭𝐢𝐫𝐬𝐢 𝐩𝐞𝐫𝐢𝐟𝐞𝐫𝐢𝐚, di non sentirsi abbandonata all’uso e consumo esclusivo del digitale. Nei centri al di sotto dei diecimila abitanti si deve immaginare un impegno: 𝐠𝐚𝐫𝐚𝐧𝐭𝐢𝐫𝐞 𝐢 𝐩𝐫𝐞𝐬𝐢𝐝𝐢 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐨 𝐬𝐩𝐢𝐫𝐢𝐭𝐨 𝐜𝐫𝐢𝐭𝐢𝐜𝐨, così come si garantisce la caserma dei carabinieri o la farmacia". Queste parole sono un abbraccio che voglio dedicare a chi nei nostri paesi, tra mille difficoltà, si pre-occupa dei servizi dell’anima, a chi non si stanca di organizzare il tempo dello stare insieme, a chi fa germogliare le piantine controvento e riempie le crepe che ogni tanto si aprono nelle nostre comunità. Grazie! Qui l'articolo completo: https://lnkd.in/dSTtit-y...

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  • Condividiamo a pieno la riflessione di Gianfilippo Mignogna. La lotta per mantenere i servizi scolastici nei comuni delle aree interne deve essere combattuto con tutte le nostre forze.

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    head of legal di Greengo, avvocato (diritto dell'ambiente e dell'energia), Sindaco di Biccari (FG) dal 2009 al 2024

    Ci hanno sempre fatto pensare che è normale perdere i servizi in un paese che si spopola. Invece, bisogna essere testardi e “sovversivi”, come direbbe il sindaco Rocco Rosano, e avere la forza di ragionare al contrario: 𝗽𝗿𝗼𝗽𝗿𝗶𝗼 𝗽𝗲𝗿𝗰𝗵𝗲́ 𝘂𝗻 𝗽𝗮𝗲𝘀𝗲 𝘀𝗶 𝘀𝗽𝗼𝗽𝗼𝗹𝗮 𝗼𝗰𝗰𝗼𝗿𝗿𝗲 𝗳𝗮𝗿 𝗱𝗶 𝘁𝘂𝘁𝘁𝗼 𝗽𝗲𝗿 𝗺𝗮𝗻𝘁𝗲𝗻𝗲𝗿𝗲 𝗶 𝘀𝗲𝗿𝘃𝗶𝘇𝗶! Altrimenti lo spopolamento continua, aumenta e diventa irreversibile. Perciò, secondo me, può essere molto significativa l’approvazione in Parlamento di un emendamento della maggioranza al DL 208/2025 che consente nelle scuole delle aree interne, montane e isolane di derogare, per il prossimo anno scolastico 2025/26, al 𝗻𝘂𝗺𝗲𝗿𝗼 𝗺𝗶𝗻𝗶𝗺𝗼 𝗱𝗶 𝗮𝗹𝘂𝗻𝗻𝗶 per classe previsto dalle norme ordinarie. Speriamo diventi legge e principio duraturo. 𝗡𝗲𝗶 𝗽𝗶𝗰𝗰𝗼𝗹𝗶 𝗰𝗼𝗺𝘂𝗻𝗶 𝗹𝗮 𝘀𝗰𝘂𝗼𝗹𝗮 𝗲̀ 𝘀𝗮𝗰𝗿𝗮. 𝗡𝗼𝗻 𝗲̀ 𝘂𝗻𝗮 𝗾𝘂𝗲𝘀𝘁𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗮𝗯𝗶𝗹𝗲.

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