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Come la California vuole regolare le criptovalute (e perché spaventa i cripto-fanatici)

L'ordine esecutivo firmato dal Governatore Gavin Newsom è un passo in avanti, ma preoccupa la volontà di disciplinare un settore nato per staccarsi dal potere centrale
Come la California vuole regolare le criptovalute (e perché spaventa i cripto-fanatici)

"La California è il primo stato Usa a creare un quadro completo e armonizzato per far prosperare la tecnologia Web3". Così si legge nell'ordine esecutivo 'Blockchain' firmato da Gavin Newsom, Governatore della California, che mira a stimolare l'innovazione responsabile per il settore delle criptovalute, con l'obiettivo di "incrementare i posti di lavoro e proteggere i consumatori".

Quest'ultima specifica è uno dei punti che hanno lasciato insoddisfatte le frange più attive dei fan delle monete digitali, preoccupati che tra le priorità dell'autorità statale ci sia l'obiettivo di controllare una tecnologia nata proprio per staccarsi dal potere centrale. Al contrario, gruppi come la Blockchain Association, rappresentante delle aziende attive nel campo delle criptovalute, hanno accolto con favore il piano della California, che è un altro passo avanti nel percorso di validazione e normalizzazione delle criptovalute.

La California, si legge nel documento, vuole "creare un ambiente trasparente, equo, inclusivo e con un occhio alla protezione dell'ambiente per le aziende che operano nel campo della blockchain, agendo nel rispetto delle leggi statali". Per riuscirci dichiara di voler lavorare assieme alle parti di settore, raccogliendo "feedback da stakeholder ed esperti tecnici per stabilire un approccio normativo e le applicazioni d'uso".

Ma la posizione del governo è ben più ampia e si pone l'obiettivo di dialogare non solo coi privati, ma, si legge, chiedendo consiglio "al mondo accademico e alla comunità per presentare e implementare progetti pilota, soluzioni innovative e programmi che dimostrino il potenziale delle tecnologie blockchain in base alle necessità dello stato". Nella lista sono inclusi anche gli studenti e la tutela dei consumatori creando "un quadro normativo chiaro", per poter proteggere i cittadini dal rischio truffe.

Il governo californiano è il primo ad abbracciare le novità del Web3 a livello statale, mentre finora l'avevano fatto solo le città. Più volte vi abbiamo raccontato dell'ambizione di Miami e delle speranze del nuovo sindaco di New York di trasformare la Grande Mela in una capitale criptofinanziaria. "Troppo spesso il governo è in ritardo rispetto ai progressi tecnologici, quindi giochiamo d'anticipo sul tema, e gettiamo le basi per consentire ai consumatori e alle aziende di crescere", ha dichiarato in proposito Newsom.

Centro mondiale senza eguali per la capacità d'innovare, non può sorprendere che la California sia stata indicata come lo stato americano più pronto ad abbracciare l'ascesa delle criptovalute. A rivelarlo è stato uno studio dello scorso autunno condotto da Crypto Head che, analizzando la proliferazione degli sportelli automatici per acquisire cripto-denaro e la crescita d'interesse per gli asset digitali della popolazione (insieme a vari altri parametri), ha premiato la California davanti a New Jersey, Texas, Florida e lo stato di New York.

Sulla fioritura del settore, poi, è stato chiaro lo stesso governo californiano, che nel presentare l'ordine esecutivo dedicato ha proposto un paio di cifre indicative: si tratta di un mercato la cui capitalizzazione è passata in cinque anni da 14 miliardi di dollari a 3 trilioni di dollari, in cui hanno investito quasi il 16% degli adulti statunitensi.

(sopra il tweet della Camera di commercio digitale americana, soddisfatta per la volontà del governo californiano di perseguire e creare un quadro politico allineato alle norme federali, seguendo un approccio collaborativo)

A gelare in parte l'entusiasmo, tuttavia, è l'intenzione di disciplinare l'industria, poiché l'ordine esecutivo californiano segue la scia di quello firmato alla Casa Bianca da Joe Biden, interessato ad approfondire le potenzialità delle monete virtuali e i rischi collegati per regolamentare un nuovo mondo al fine di garantire benefici al paese. Al momento, però, è impossibile ipotizzare l'impatto che genererà la mossa di Newsom, perché nessuna norma è stata specificata, anche se appare chiaro che più avanti ne arriveranno diverse a stabilire lo spazio di manovra di privati e aziende che puntano su criptovalute e blockchain.

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