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L'uomo che ha perso milioni di euro in Bitcoin buttandoli in discarica ha un piano per recuperarli

Per mettere fine a incubo di nove anni, James Howells ha formato un team di esperti per ritrovare il disco rigido gettato per errore. Ma prima deve convincere le autorità di Newport: "Troppi rischi per l'ambiente"
L'uomo che ha perso milioni di euro in Bitcoin buttandoli in discarica ha un piano per recuperarli

Ci si può rovinare la vita buttando nel cestino un hard disk? La risposta è sì e la dimostrazione è quanto successo a James Howells, un 36enne che vive a Newport, nel sud del Galles, che non si dà pace per aver cestinato l'equivalente di circa 179 milioni di euro. All'interno del disco rigido finito inavvertitamente in discarica, infatti, erano archiviate le chiavi private di un portafoglio digitale con circa 8000 Bitcoin e dal quel giorno del 2013 Howells vive un incubo per aver gettato nei rifiuti l'hard disk sbagliato (ne aveva due identici).

Se nel periodo immediatamente seguente all'errore Howells era rimasto tranquillo, poiché il valore di Bitcoin era alto ma non così tanto da considerare una fortuna la quantità di criptovaluta che aveva minato e accumulato dal 2009, con l'ascesa degli ultimi anni tutto è cambiato e il gruzzolo è diventato un clamoroso patrimonio. Potenziale, però, perché l'hard disk sempre nella discarica cittadina è rimasto. Negli ultimi anni si sono moltiplicate le storie di chi ha visto volatilizzare una fortuna in formato digitale per colpa di una password andata persa, questo caso è però unico anche per la caparbietà del protagonista nel voler tentare a tutti i costi di rintracciare il dispositivo di memoria.

Dopo i ripetuti tentativi di convincere l'amministrazione di Newport a fornirgli il permesso di accedere alla discarica per cercare il desiderato sacco della spazzatura (accesso sempre negato per il rischio ambientale a fronte dell'enorme accumulo di rifiuti compattati che per decenni sono stati depositati nel sito), Howells è pronto a giocarsi l'ultima carta con un piano di ricerca da 11 milioni di dollari per cercare fino a 110.000 tonnellate di rifiuti. “Scavare in una discarica è un'operazione complicata ma abbiamo un team ambientale e strumenti che utilizzano l'intelligenza artificiale per portare a termine il compito”, ha detto l'uomo, che tuttora si mantiene con la compravendita di criptovalute.

Per ammorbidire le autorità cittadine e cercare il supporto dei concittadini, Howells ha promesso che in caso di ritrovamento dell'hard disk, ancora funzionante, donerà 50 sterline a ognuno degli oltre 150mila residenti di Newport oltre a organizzare alcune iniziative per avvicinare i cittadini alle criptovalute. Un terzo della somma lo terrebbe per se stesso, un terzo sarebbe destinato al team che parteciperà alla ricerca e un altro 30% finirà nei wallet dei finanziatori.

I soldi a supporto del piano di recupero infatti non mancano, con i due venture capitalist Hanspeter Jaberg e Karl Wendeborn a finanziare il progetto, nonostante le poche probabilità di buona riuscita. Investire più di 10 milioni di dollari per un tentativo simile potrebbe sembrare un azzardo, mentre per Howells si tratta di una cifra necessaria per raggruppare otto esperti (dalla gestione dei rifiuti all'estrazione di dati, oltre a un consulente che ha già partecipato al recupero di una scatola nera di un aereo precipitato e un paio di cani robot sviluppati da Boston Dynamics, utili anche di notte per controllare il sito insieme a un sistema di telecamere a circuito chiuso in funzione 24 ore) per centrare l'obiettivo. Qualora fosse concessa l'autorizzazione allo scavo, l'operazione potrebbe richiedere dai 18 mesi ai tre anni.

“Si tratta di una storia particolare che potrebbe trasformare qualcosa di banale in un fatto colossale”, ha detto Richard Hammond, ex conduttore di Top Gear che ha partecipato alle riunioni del gruppo messo insieme da Howells. Che in caso di risvolti positivi mira a realizzare un impianto solare o eolico nei pressi della discarica contesa. Quanto alle possibilità di recuperare i dati in caso di ritrovamento dell'hard disk, per il team ci sono molte chances di successo.

Howells ha dichiarato che le probabilità sarebbero vicine all'80%, a patto che il disco di vetro o metallo che contiene i dati non si sia nel frattempo incrinato. Prima di concentrare le forze nelle ricerche, tuttavia, Howells e compagni devono sperare che l'amministrazione di Newport conceda loro il lasciapassare, scenario al momento alquanto improbabile, secondo quanto rilasciato da un portavoce a Insider: "Non c'è niente che possiamo prendere in considerazione, perché le proposte comportano un rischio ecologico significativo che non siamo disposti a correre”.

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