Fare Sanità

“Ospedale e territorio sono due facce della stessa medaglia. Dobbiamo assicurarci che la presa in carico si connetta alla continuità assistenziale”. Così Marinella D'Innocenzo, Presidente dell’associazione L'Altra Sanità ai microfoni di Fare Sanità Magazine in occasione dell’evento “DM70 e DM77: quale effettiva integrazione tra ospedale e territorio?”. L’obiettivo principale del convegno è stato far emergere un quadro della situazione odierna, in modo da delineare quale sia il modo migliore per pensare a un’integrazione orizzontale tra ospedale e territorio. https://lnkd.in/gmH2vm6u Iscriviti al network Fare Sanità: https://lnkd.in/dMHXPFr4

Welfair 2024 ti aspetta! Il 5, 6 e 7 novembre a Fiera di Roma. Roma Welfair è un vero e proprio punto di incontro per tutti gli stakeholder del settore sanitario. È il luogo ideale per instaurare dialoghi costruttivi, condividere conoscenze e lavorare insieme per costruire un Servizio Sanitario Nazionale più forte, sicuro e integrato. 👉 Iscriviti gratuitamente per assicurarti un posto e partecipare ai tre giorni di manifestazione: https://lnkd.in/d5udig7V

Come inserire l’AI in un sistema sanitario di tipo universalistico? Questa è domanda che si è posto Nicoletti Manlio, Direttore UOC Oculistica AUSL BOLOGNA, il quale ha attuato insieme all’assessorato un sistema un cambio di rotta digitale: ne ha parlato al convegno ospitato dal Ministero della Salute in occasione della Giornata Mondiale della Vista “Il paradigma organizzativo che integra tecnologie avanzate, chiamate anche tecnologie abilitanti come l’intelligenza artificiale, la robotica ecc., migliora l’efficienza, la flessibilità e la sostenibilità dei processi deputati all’erogazione dei servizi. Il nostro obiettivo è una unità operativa intelligente, connessa, flessibile, sostenibile. In questo modo il nostro progetto dà una chance di competitività al sistema sanitario nazionale universalistico rispetto alla sanità privata”. Leggi l’articolo ⬇️ https://lnkd.in/dnCz7D8W Iscriviti al network Fare Sanità: https://lnkd.in/dMHXPFr4

All'inizio del XXI secolo, il fungo Pseudogymnoascus destructans arrivò in diverse grotte della East Coast degli Stati Uniti, infettando i pipistrelli. Sebbene l'infezione non fosse letale di per sé, esauriva le loro energie, impedendo loro di sopravvivere al letargo. La mortalità dei pipistrelli in alcune grotte ha raggiunto il 90%, spingendo alcune specie verso l'estinzione. La loro scomparsa ha ridotto l'impollinazione e aumentato la popolazione di insetti, danneggiando i raccolti. Ciò ha costretto gli agricoltori a impiegare più pesticidi, con un incremento dei costi. Uno studio del 2024 ha mostrato che per ogni aumento dell'1% nell'uso di pesticidi, la mortalità infantile in quelle zone cresceva dello 0,25%. “Questa è la complessità One Health che dobbiamo raccontare per evitare il peggio”. Ed è solo un esempio tra decine, forse centinaia di casi al mondo. Leggi il racconto di Paolo Fazii, Direttore Medico dell’UOC di “Microbiologia e Virologia Clinica a valenza regionale” dell’Ospedale Civile dello Spirito Santo di Pescara. https://lnkd.in/dKyzh9w5 Iscriviti per partecipare gratuitamente a Welfair, la fiera del fare Sanità: https://lnkd.in/dfdZK-AB

La gestione del rischio nella sanità è cresciuta negli ultimi 15 anni non solo grazie allo stimolo della legge Gelli, ma anche grazie alla progressiva integrazione, nella cultura e nella prassi, di tutti i rischi connessi all’erogazione delle cure (strutturali, informatici, gestionali, ecc.) in una gestione unica del rischio sanitario globale, che può essere racchiusa nella definizione di Risk Management Aziendale. A fronte di questa crescita, però, si sono sviluppate anche diverse criticità, tra cui la riduzione del mercato assicurativo, l’aumento degli importi dei risarcimenti e le persistenti incertezze nell’applicazione della legge Gelli, perplessità che il recente DM 232/23 non ha chiarito. L’unica strada da seguire è continuare a “investire nella prevenzione, nella formazione e nelle nuove tecnologie”. Leggi l’intervista sul tema a Germano Perito, Direttore Amministrativo dell'@ASL Salerno ⬇️ https://lnkd.in/ddkjp7MT Iscriviti al network Fare Sanità: https://lnkd.in/dMHXPFr4

Secondo i dati di Anaao Giovani, nel 2022 sei specializzazioni mediche avevano oltre il 50% dei posti non coperti; nel 2024, questo numero è raddoppiato, arrivando a dodici. La carenza di medici è particolarmente grave nelle discipline più impegnative e strategiche, come Anatomia Patologica e Urgenza, ma riguarda anche molte altre. In diverse specializzazioni, il punteggio minimo per accedere è pari a zero, il che significa che è sufficiente presentarsi per ottenere un posto. Abbiamo approfondito le cause di questa crisi — dal numero chiuso al calo demografico, dal "prestito d'onore" per i neo-medici ai dati INPS e alla mancata programmazione sanitaria — con Alfonso Pagnanelli, Direttore del DEA del Policlinico Universitario Campus Bio-Medico di Roma e per 25 anni primario di Pronto Soccorso nel Lazio. https://lnkd.in/gevzWeCj Iscriviti per partecipare gratuitamente a Welfair, la fiera del fare Sanità: https://lnkd.in/dfdZK-AB

La Malattia Venosa Cronica (MCV) interessa il 40% della popolazione generale e incide per il 2% dell’intera spesa sanitaria. L’ECO-color doppler, il LASER, la Radiofrequenza, la schiuma sclerosante hanno prodotto un ‘rinascimento della flebologia’ con un grande impatto sulla salute delle persone e potenzialità di risparmio per la sanità. “Una cosa, però, è rimasta indietro: il riconoscimento della figura del flebologo. È giunta l’ora che la competenza del Flebologo venga riconosciuta anche in ambito Istituzionale” dice Maurizio Ronconi, Direttore. S.C. Chirurgia Generale ASST Spedali Civili di Brescia e Presidente Associazione Flebologica Italiana. Leggi l’intervista ⬇️ https://lnkd.in/ddYGgWRG Iscriviti al network Fare Sanità: https://lnkd.in/dMHXPFr4

Il trasporto sanitario secondario (non in emergenza) è un processo complesso perché coinvolge tanti attori (richiedenti, vettori, pazienti etc) ed è un processo critico, poiché è connesso ad altri processi operativi: prestazioni ambulatoriali, ricoveri, dimissioni. L’inaccurata stima e gestione dei tempi necessari per ogni trasporto e Il mancato coordinamento tra gli attori coinvolti genera ritardi nel prelievo e nella consegna dei pazienti, perdita di produzione per gli ambulatori, impossibilità di eseguire trasporti successivi. Il progetto DOTS, ora implementato presso l'ASL Alessandria, l'ASL Torino 3, l'ASL4 Ligure e l'ASL Asti, mira a ottimizzare in tempo reale la capacità di trasporto delle ambulanze disponibili, migliorando l'efficienza operativa. Scopri di più sul tema e leggi i commenti di Luigi Vercellino, Direttore Generale di ASL Alessandria, Paolo Petralia, Direttore Generale dell’ Asl 4 Liguria e Vicepresidente FIASO e Luca Calvetti, Fondatore e Amministratore Delegato di Hynnova ⬇️ https://lnkd.in/dtrSsmSE Iscriviti per partecipare gratuitamente a Welfair, la fiera del fare Sanità: https://lnkd.in/dfdZK-AB

In Paesi come la Germania, un farmaco, una volta approvato dall'EMA, entra direttamente nel prontuario. In Italia, invece, passano circa 6-12 mesi durante i quali l'AIFA negozia il prezzo del farmaco con la casa farmaceutica. "L'AIFA conclude le trattative con le aziende farmaceutiche solitamente in un anno, ma neppure allora i farmaci sono prontamente inseriti nei prontuari regionali. Alcune Regioni li inseriscono dopo un'ulteriore analisi e verifica o istituiscono ulteriori commissioni tecniche. Alla fine, un farmaco già approvato dall'EMA impiega ulteriori 18-24 mesi prima di poter essere uniformemente disponibile sul territorio nazionale. E parliamo di farmaci importanti, capaci di determinare le possibilità di cura per pazienti oncologici." Abbiamo discusso l'argomento con Felice Bombaci, Coordinatore nazionale dei Gruppi AIL - Associazione Italiana contro Leucemie, linfomi e mieloma ⬇️ https://lnkd.in/dvsqC8Hb    Iscriviti per partecipare gratuitamente a Welfair, la fiera del fare Sanità: https://lnkd.in/dfdZK-AB

L'Unione Europea, con la regolamentazione nota come eIDAS 2.0, ha fissato un calendario secondo il quale tutti gli Stati membri sono chiamati a implementare, entro il 2026, almeno un wallet istituzionale per gestire l'identità della persona e includere alcune funzionalità complesse, come l'attestazione degli attributi e la firma qualificata, cioè l'equivalente digitale della firma autografa. La certezza dell'identità e della firma da remoto sarà essenziale per la telemedicina e i servizi online, superando la necessità della presenza fisica. L'obiettivo dell'Unione Europea è creare un'identità digitale unica, europea, ai massimi livelli di sicurezza e, soprattutto, interoperabile, valida per tutti i cittadini dell'Unione. Abbiamo chiesto all’ingegnere Giovanni MANCA , Vicepresidente di ANORC - Associazione Nazionale Operatori e Responsabili della Custodia di contenuti digitali Mercato, di spiegarci come avverrà e quali sono i punti critici ⬇️ https://lnkd.in/e3_9zcBd Iscriviti al network Fare Sanità: https://lnkd.in/dMHXPFr4