Il ritmo del lavoro è sempre più frenetico e le aspettative sono in costante crescita, per questo il processo di onboarding non può essere visto come un semplice obbligo amministrativo da svolgere in fretta.
Secondo recenti studi, infatti, solo il 12% dei lavoratori ritiene che il proprio onboarding sia stato in linea con le aspettative e meno del 30% si sente veramente pronto ad iniziare il lavoro.
D'altro canto, le aziende che investono in un onboarding strutturato ottengono risultati degni di nota:
👉 i dipendenti hanno il 69% in più di possibilità di rimanere per almeno 3 anni in azienda
👉 una crescita della produttività del 62%
👉 aumento significativo della retention generale in azienda
Per far sì che questo investimento funzioni è fondamentale fornire informazioni adatte per tutti i neoassunti: chiarezza sul ruolo in azienda, feedback e disponibilità costanti da parte del gruppo di lavoro in cui avviene l’inserimento.
I nuovi assunti che ricevono supporto attivo dai superiori e dai colleghi si sentono 4 volte più soddisfatti della loro esperienza di onboarding e hanno il doppio delle probabilità di contribuire al successo del proprio team.
Risulta chiaro che il ruolo delle persone in azienda nel processo di onboarding di un nuovo dipendente diventa un fattore chiave per il successo di tutti.
Investire in un onboarding efficace non è solo una buona prassi: è la chiave per creare un ambiente di lavoro accogliente e proficuo per ogni azienda.
👉 Qual è stata l'esperienza di onboarding che ti ha fatto sentire davvero parte di un team? Raccontaci il tuo primo giorno ideale!
(i dati riportati si basano su due studi del 2022 condotti dai gruppi Galup e Strelings)
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4moMitiche