Agricola Multimedia

Le parole che non vi hanno mai detto. O quelle che avreste voluto dire.  Quante e quali sono le occasioni in cui vi siete vergognati? O era solo paura? Nessuna donna o uomo vi giudicherà per i vostri silenzi. Forse.  Ma sicuramente non lo farà un’agenzia di comunicazione a cui spetta il compito di dirvi le parole che non vi hanno mai detto. L’affermazione pubblicitaria porta con sé, in maniera implicita al lettore e all’imprenditore, l’interrogativo: quali sono le parole che non vi hanno mai detto? Confessato e confessore. Il binomio, da Agricola Multimedia, coesiste in ogni atto creativo. Perché solo all’occhio ( e all’orecchio attento) la superficialità che è propria della tradizione, qui, viene rifiutata. Il binomio, tradizione e innovazione, nemmeno preso in conto. La comunicazione è il combinato disposto. Ma non certo tra chi pensa di appellarsi al tempo dei padri e dei nonni. Non siamo figli d’arte così come non lo sono coloro che scegliamo di interpretare attraverso le parole, le immagini e i video. Sono le persone che scelgono di dire quelle parole. Agricola Multimedia mette in campo, nel raccontare, le parole che non vi hanno mai detto. La competenza, l’orgoglio, la visione, l’arte e la dignità. È questa la voce della comunicazione e dei suoi uomini che, molto spesso, nella solitudine che è propria di chi sa, tengono lo sguardo basso e sottovoce ti raccontano la verità. Non sono mani segnate del tempo ma menti che si rifugiano nella terra. Le parole che non vi hanno mai detto è la prima storia vera. ✒️ Manuela Anfosso #comunicazione #webagency #storytelling Insieme a ✒️ Sveva Nicoloso ✒️ Veronica Brunettini ✒️ Dario d'Elia 📸 Paolo Gai

C'è anche stata la vergogna, come spesso accade ai nostri clienti e produttori. Eppure è vero. Lo conferma anche Dissapore e lo diciamo noi a chiunque ci scelga. https://lnkd.in/dpxc8Hxh

Lo sapete che in Puglia si dice PRENDERE I CARATTERI durante il percorso che guida una coppia dalla cotta iniziale all’innamoramento? C’era una volta. Iniziano così le favole. A garantire la magia potrebbe essere anche il contesto. Era il 2 dicembre quando al Mercato Centrale di Torino, la direttora di Dissapore, Chiara Cavalleris, snocciolava la classifica dei migliori panettoni dell’anno 2024.  Il vermouth quello di Torino e il volto quello di Angelo d’Addato, panificatore e lievitista emergente ma sognatore di lunga data. Era il 24 gennaio quando Agricola Multimedia atterrava all’aereoporto di Bari. Perché l’unità di misura delle persone è nella loro capacità di aspettare al binario o al Gate. E Angelo era lì, disposto a mettersi a nudo davanti a una telecamera, senza la paura dell’imprenditore che cerca la finzione, fiero di una storia vera. Quella storia che ha portato sotto il sole della Puglia i pani realizzati con lievito madre e acqua di mare, la frutta candita in loco ma soprattutto coltivata dagli occhi meravigliati di Peppino, per la prima volta fotografato, il pomodoro buono anche a gennaio, Riccardo e il suo promettere una battuta per ogni alba. Agricola Multimedia ha preso i caratteri di Pane Su Misura. E così, vicendevolmente. Ve lo abbiamo però detto che, assaggiando alla cieca il panettone di Pane su Misura, sapevamo che sarebbe entrato in classifica. Lo sapevamo perché abbiamo sentito l’agrume, quello vero. Ma questa è una altra storia. La nostra dove, ancora una volta, è la competenza a fare la differenza. ✒️ Manuela Anfosso . . . insieme a ✒️ Sveva Nicoloso ✒️ Veronica Brunettini ✒️ Dario d'Elia 🎥 Paolo Gai 📸 Eros Cipriani

Domeniche lente: poche resistenti edicole che ancora celebrano, in abbinamento alla tradizionale colazione al bar, il lavoro di ufficio stampa. La protagonista è DEA - Agricoltura Eroica in Val d'Ossola che, oggi, si racconta sul Corriere della Sera. Dietro le quinte, la collaborazione tra Agricola Multimedia e Daniela Di Giovanni. Nata davanti a una buona bottiglia, che, come si sa, è la firma di Agricola e discussa all'insegna della coerenza, della cura, dell'impegno e dell'orgoglio: professionale e umano. Il risultato è un racconto vero e meritato. Di chi, come noi, sceglie e pratica il vero. #pr #ufficiostampa

Abbiamo prima coniugato e poi moltiplicato il verbo degustare. Lo stesso che ci ha portato, nel corso del 2024, a incontrarvi. Persone ma soprattutto tanti amici perchè si sa, quando c’è un calice di vino o di whisky sul tavolo, tutto cambia. Ogni collisione umana e gastronomica aggiunge valore: sia a me, sia a miei prodotti che vogliono essere la summa di esperienze e sogni realizzati. Non mi stanco e quindi sono pronto per attraversare nuove vie. Di gusto e qualità. #wine #whisky #gentleman #qualità #2024 #happynewyear

Agricola Multimedia oltre i confini dell'agroalimentare. I progetti che seguiamo sono strade da percorrere, le stesse che ci permettono di compiere il nostro destino: costruire relazioni. Iniziando da ciò che conosciamo, come le vendemmie delle nostre amate colline, per arrivare fin dove neanche immaginavamo. Siamo arrivati nello spazio. Accompagnati da Sabelt S.p.A., azienda che non ha bisogno di presentazioni, che ha iniziato, come noi, la sua storia sulla terra, senza porsi limiti e puntando dritto al cielo. Abbiamo vestito, con una grafica, lo stand di Sabelt S.p.A. per il Salone dell'Automobile di Torino prima e per lo IAC dopo. Entusiasti di volgere i nostri occhi a nuovi orizzonti. Manuela Anfosso Paolo Gai Sveva Nicoloso Veronica Brunettini Clara Riverditi

Le stagioni non aspettano.  E così anche noi, che di lavoro seguiamo i ritmi della natura. È tempo di vendemmia, di raccolte, di albe che si rincorrono tra i filari e di racconti che maturano in bottiglia. La vita digitale lascia spazio al riflesso dei tramonti negli occhi, all'odore di mosto nell'aria e alla rugiada che accarezza la pelle. Siamo qui, ma là fuori, a immortalare le storie che domani vi racconteremo. Perché ogni vendemmia, ogni raccolto, deve essere vissuto per poter essere condiviso. E Agricola Multimedia è la voce della terra e del suo tempo. #comunicazione #agroalimentare #vendemmia

Che cosa significa lavorare in, per e con Agricola Multimedia? La penna a Veronica Brunettini Ricordo gli abbracci di mio nonno che sapevano di mosto.  Le pedalate pesanti inseguendo le curve dei clivi.  I barattoli di pesche sciroppate e l’orto in cima alla collina.  Ma anche il profumo umidiccio dell’autunno, le linee dei filari che cambiano colore e le torri medievali che si levano sulla nebbia. A certi luoghi appartieni ancor prima di saperlo, quegli stessi luoghi che sembrano essere più destini che destinazioni.  Qui, dove incontro Agricola Multimedia. Il racconto legato alla terra è autentico, senza fronzoli, profondamente legato alle persone che la compongono e se ne mettono al servizio.  Sognatori che producono memorie. E per me, Agricola Multimedia è il proseguo dei ricordi. La naturale espressione di un’attitudine e un sentimento che non si può spiegare a chi non ha un luogo da chiamare ‘casa’.  Allora, sarebbe meglio dire che, per me, Agricola Multimedia è il proseguo di una vita.

Che cosa significa lavorare in, per e con Agricola Multimedia? La penna a Sveva Nicoloso Immaginatevi di fuggire dal grigiore e dalla frenesia di Milano e trovarvi in quel di Lequio Berria. Alzando lo sguardo dal computer, i vostri occhi vengono catturati da una vista sull’ Alta Langa, quasi da cartolina.  Qui nasce Agricola Multimedia. Una realtà conosciuta per caso, grazie al buon vecchio passaparola. Qui le tradizionali dinamiche d’agenzia non sono che un lontano ricordo. Mi rendo conto che la chiave per saper comunicare sono le persone: incontrarle, capirle, vivere il loro mondo, con tutto ciò che questo comporta. Assistere alla trebbiatura sotto il sole cocente in compagnia della propria reflex, rincorrere le vacche durante la transumanza, fare un tour de force per immortalare i migliori momenti della vendemmia nelle cantine della zona.  Questa è Agricola Multimedia. Un’agenzia che ha scelto di stare dalla parte della Terra. Allo stesso modo, chi decide di lavorare con Agricola crede in una missione: tornare a una comunicazione autentica ed empatica, raccontando il buono e il bello che la natura prima, e le persone dopo, sanno offrire.   Ho scelto di far parte di un gruppo di instancabili sognatori, che bandisce gli stereotipi di tradizione e innovazione. Un team di penne e occhi che fa della creatività, precisione e alto livello di sopportazione il suo marchio di fabbrica. Quelle persone da cui imparare anche davanti a un bicchiere di Alta Langa, tra una risata e un racconto di vita vissuta. Perché il bello di Agricola Multimedia è che ognuno di noi, nel suo piccolo, contribuisce a costruirne l’identità, una parola alla volta. #agricolamultimedia #comunicazione

“Furono anni bui. Uomini che partono, disposti ad abbandonare l’unica cosa in loro possesso: la famiglia e quel pezzo di terra ereditato. Sono contadini: chi bracciante, chi mezzadro.  Scelgono di fuggire alla malora, alla povertà. Scelgono la città: Torino. Mai troppo distante, vicina per chi desidera un futuro migliore per sé e per i propri figli. Quel futuro che nessun contadino né vignaiolo può permettersi guardando solo la terra. Sono gli anni sessanta del secolo scorso. Nel Monferrato le persone fuggono. Si imbarcano verso sogni migliori. Le colline diventano così terra brulla, abbandonata a Madre Natura che, con forza, se ne riappropria. Questa è la Storia di un territorio, delle sue colline e dei suoi uomini ma anche di un vitigno: il ruchè.  E come spesso accade, la storia di quest’uva si intreccia con la vita delle persone: Don Giacomo Cauda prima, Francesco Borgognone dopo e Luca Ferraris oggi”. Questo è solo l’inizio della Storia di Vigna del Parroco che, in occasione dei sessant’anni dall’impianto della prima vigna, è raccolto in un volume dedicato e nell’omonima cassetta curata da Ferraris Agricola. Agricola Multimedia ha curato il progetto editoriale. #agricolamultimedia #piemonte #winecommunication