In Svezia è nata una app che permette di segnalare auto in sosta vietata, senza autorizzazione o senza disco orario, ricevendo in cambio una ricompensa in denaro, circa 4,30 euro. La ricompensa ovviamente si riceve solo nel caso in cui la segnalazione venga inviata con una fotografia che mostri l’illecito commesso dal veicolo, con la targa ben visibile, così che possa essere verificata e confermata Secondo alcuni è un’ottima idea per contrastare il problema del cosiddetto “parcheggio selvaggio”, ad esempio, si stima che a Milano, ogni giorno, ci siano circa 64mila auto in sosta vietata e naturalmente le autorità non hanno forze e tempo sufficienti per segnalarle tutte. La ricompensa che si riceve, inoltre, incentiverebbe un comportamento già di per sé corretto e si risparmierebbe parte del lavoro delle autorità Secondo altri, invece, l’app solleva problemi etici e pratici: si verrebbe pagati per “fare la spia”, si incentiverebbero segnalazioni false e si creerebbe un clima di sfiducia tra i cittadini, per non parlare delle possibili liti tra automobilisti. Inoltre, molti sostengono che non sarebbe giusto trasformare i cittadini in una forza di polizia: sarebbe giusto che certi compiti rimangano affidati chi ha l’autorità e la competenza per farli, o che, quantomeno, non si riceva una ricompensa in denaro Abbiamo riportato alcuni esempi di dottrine filosofiche ed etiche così che ognuno possa farsi la propria idea a riguardo, immaginando che cosa avrebbero potuto pensare alcuni filosofi, consci del fatto che non è possibile sapere, effettivamente, che cosa avrebbero pensato Kant, Hobbes o addirittura Aristotele su questo sistema, e che, se si vuole approfondire il pensiero di un filosofo, il modo corretto sarebbe leggere le sue opere o approfondirle su un manuale autorevole #SecondoTe è giusto segnalare un’auto in divieto di sosta in cambio di soldi? Faccelo sapere nei commenti! #società #filosofia #parcheggioselvaggio #tecnologia #linkedin #torcha
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