ASSOBIBE - CONFINDUSTRIA

“Dobbiamo fare fronte comune con le altre Associazioni di categoria e forze sociali contro una nuova tassa che ha un impatto su tutti gli operatori della filiera, dall'agricoltura al commercio; non chiediamo sussidi, ma un intervento per permettere alle imprese di continuare a programmare e investire”.   Oggi, durante gli Stati Generali del Mercato Food & Beverage organizzati da Italgrob a Roma, Giangiacomo Pierini, Presidente di ASSOBIBE, ha ribadito gli effetti deleteri prodotti da una nuova tassa come la "Sugar Tax", prevista dal 1° luglio 2025, e ricordato la contrarietà storicamente espressa dalle forze oggi alla guida del Paese.   In un momento di difficoltà per il settore, già segnato da inflazione e aumenti dei costi di materie prime, oltre che dai nuovi requisiti delle normative UE sulla plastica monouso, questa nuova tassa rappresenta una incomprensibile difficoltà aggiuntiva sul made in Italy.

Oggi #4novembre, il Direttore Generale di #Confindustria, Maurizio Tarquini, è intervenuto in #audizione presso le commissioni riunite bilancio di Camera dei deputati e Senato della Repubblica sul #Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2025 e bilancio pluriennale per il triennio 2025-2027. L’#economia italiana è in sostanziale stallo, con un deludente andamento economico estivo che rende difficile la crescita al +0,8% stimata dai principali previsori per il 2025. Preoccupa l’andamento della #produzioneindustriale e una dinamica molto debole dell’#Eurozona. In questo contesto, il nostro auspicio è di una #Manovra incisiva, con una visione di #politicaindustriale e un impulso deciso sugli #investimenti. Bene l’attenzione posta sui conti pubblici, in coerenza con un quadro di politica fiscale volto a centrare gli obiettivi fissati dal recente Piano Strutturale di Bilancio. Tuttavia, la #Manovra non offre risposte adeguate ai problemi e non appare in grado di invertire la tendenza a livelli di crescita da zero virgola. Per approfondire ⤵ https://lnkd.in/dt3KGBSF

Giangiacomo Pierini, presidente di ASSOBIBE - CONFINDUSTRIA, spiega come la Sugar Tax colpirà il settore delle bevande analcoliche in Italia

ASSOCIAZIONI, ENTI E CONSORZI - Durante gli Stati Generali della Filiera Ho.Re.Ca., ASSOBIBE - CONFINDUSTRIA ha ribadito i pericoli della Sugar Tax per i consumatori e gli operatori del comparto bevande. #horeca #foodservice #SugarTax #StatiGeneraliHoreca

Oggi, durante il suo intervento alla 2° edizione degli Stati Generali della filiera HoReCa, tenutasi presso la Presidenza del Consiglio a Roma, Giangiacomo Pierini, Presidente ASSOBIBE, ha sottolineato l’importanza del canale HoReCa che costituisce il 40% del fatturato degli associati ASSOBIBE, ribadendo l’impatto negativo che avrebbe l’entrata in vigore della cosiddetta “Sugar tax” su tutti gli attori della Filiera, dal produttore fino ai grossisti e distributori, agli esercizi HoReCa e consumatori finali.   «Il mercato dei soft drink in Italia – ha commentato Pierini - vale 5 mld di euro con un’importante presenza nel canale HoReCa. Ogni euro di valore prodotto dalle imprese del comparto genera un valore di 5,4 euro lungo la Filiera, 1 lavoratore nelle aziende di produzione genera 14 posti di lavoro indiretti (3 a monte e 11 a valle). Numeri che ci spingono a ribadire la necessità di un confronto aperto con i rappresentanti politici per esprimere le nostre preoccupazioni sull’impatto disastroso che avrebbe la “Sugar tax” lungo tutta la catena del valore. Questa nuova tassa andrebbe a colpire, tra l’altro, le sole bibite rinfrescanti, anche prive di zucchero, che in Italia hanno un impatto nutrizionale davvero minimo (0.9% in adulti e 0.6% in bambini).»

Accogliamo con favore la posizione di Forza Italia espressa nelle parole del Vicepremier Antonio Tajani sull'intenzione di richiedere un ulteriore "rinvio della sugar tax" oltre luglio 2025: «La manovra può essere migliorata, faremo di tutto per ridurre le tasse il più possibile e chiederemo conto del rinvio della sugar-tax».  Questo permetterebbe alle nostre aziende di poter far fronte alla già complessa situazione attuale e di poter gestire l'aumento dei prezzi che vedranno da gennaio con l'entrata in vigore delle norme Ue sulla plastica monouso. Sperando nella cancellazione definitiva di una tassa "distonica" che danneggerebbe fortemente il settore. Su Corriere della Sera l'articolo completo: https://lnkd.in/d69FH8qX

"Nonostante le recenti dichiarazioni rilasciate dai rappresentanti del Governo e delle forze di maggioranza sulla decisione di non introdurre nuove tasse nel 2025 – sottolinea Giangiacomo Pierini, Presidente ASSOBIBE, – constatiamo che nella Manovra non si fa nessun cenno alla cancellazione definitiva o al rinvio della Sugar tax, che riteniamo a tutti gli effetti una nuova tassa. Lascito di precedenti Governi e più volte posticipata, l’imposta andrà a colpire un settore, costituito per il 64% da piccole medie imprese, simbolo del Made in Italy e dell’eccellenza italiana nel mondo". Il Paese vive già una fase complicata, da non aggravare con nuove imposte a cittadini e imprese. La c.d. #Sugartax, prevista in vigore a luglio 2025, aumenta costi e fiscalità con effetti negativi su crescita e competitività dell'intera filiera agro-alimentare. I risultati sulle imprese di bevande analcoliche, che nel Paese creano valore e occupazione saranno devastanti, mettendo a rischio oltre 5.000 posti di lavoro. Su La Repubblica l'articolo completo: https://lnkd.in/d8NB6rnk

#Sugartax: la manovra conferma l'imposta, nessuna previsione di rinvio dopo luglio 2025.   Su La Verità le ragioni e preoccupazioni di un settore, fatto di PMI e grandi imprese che generano valore sul territorio portando avanti la tradizione del Made in Italy, di fronte alla possibilità di dover affrontare i danni che la Sugar tax provocherebbe se in vigore da Luglio 2025.   L'elenco dei testi scientifici che smentiscono l'efficacia della tassa sulla salute pubblica è lungo ed è solo una delle ragioni per le quali riteniamo che l'entrata in vigore di questa imposta, che riguarda non solo le bevande zuccherate ma in generale le bibite rinfrescanti anche prive di zucchero, sarebbe estremamente dannosa per il settore con un calo del 16% sul fatturato senza considerare la riduzione di 400 milioni di euro degli acquisti di materie prime.   Secondo uno studio Nomisma, la tassa porterebbe a una riduzione di investimenti nel settore e non è possibile escludere un effetto a cascata che arriverebbe a danneggiare anche il consumatore finale.

Centro Studi Confindustria: "Rallenta la crescita in Italia". Il PIL del 2024 è in crescita dello 0,8%, un decimo di punto percentuale in meno rispetto alle previsioni di aprile. Diversi fattori metteranno a rischio la crescita del Paese, tra gli altri la voce investimenti, che dalle stime di Confindustria dovrebbe diminuire dell'1,3%. Di fronte alla complessa situazione attuale, in cui i consumi sono frenati dall’elevato tasso di risparmio e gli investimenti si fermano, le imprese devono continuare a rendersi competitive sul mercato. In uno scenario così complesso e incerto, non sarebbe comprensibile introdurre nel 2025 una nuova tassa come la c.d. #Sugartax, imposta applicata solo alle bibite rinfrescanti, anche quando prive di zucchero, che aumenta del 28% la pressione fiscale. I produttori di chinotti, spume, aranciate, cole, gassose, etc., così come tutta la Filiera, non meritano ulteriori nodi alla competitività. È possibile consultare il link al Rapporto di previsione del Centro Studi “I nodi della competitività. La crescita dell’Italia fra tensioni globali, tassi e PNRR”: https://lnkd.in/dwpvCT9f

"Abolirei la sugar tax, che reputo una tassa inutile".   Riteniamo significativo l’intervento di Maurizio Gasparri, capogruppo di Forza Italia in Senato che, nel commentare la Manovra di Bilancio, ha sottolineato l’inefficacia della #Sugartax.   Sono diverse, infatti, le ragioni che dimostrano che questa imposta non apporterebbe nessun beneficio al Paese. Anzi, la sua introduzione può creare un concreto rischio ad una filiera virtuosa come quella delle bevande analcoliche, che apporta valore al Made in Italy ed esporta la qualità e tradizione delle imprese italiane in tutto il mondo.   https://lnkd.in/djQTCMrS