Fondazione Mezzogiorno

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Organizzazioni civiche e sociali

Naples, Campania 528 follower

L’Italia e l’Europa cominciano qui

Chi siamo

Nata nel 2003, la Fondazione Mezzogiorno è presieduta dal Cavaliere del Lavoro Antonio D'Amato. Costituita da imprese locali, nazionali, internazionali e da associazioni di rappresentanza, è partner Istituzionale del Governo nazionale e degli enti locali sui temi strategici per lo sviluppo del Sud in una logica di sussidiarietà orizzontale.

Sito Web
https://www.fondazionemezzogiorno.it/
Settore
Organizzazioni civiche e sociali
Dimensioni dell’azienda
2-10 dipendenti
Sede principale
Naples, Campania
Tipo
Non profit
Data di fondazione
2003

Località

Dipendenti presso Fondazione Mezzogiorno

Aggiornamenti

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    🗞 L'#Europa deve riannodare i fili della politica a sostegno dell'#industria #manifatturiera alla quale ha colpevolmente rinunciato mettendo l'ideologia al servizio della transizione ambientale. E deve guardare all'Africa come opportunità inevitabile per il suo sviluppo, esportando ciò che le ha garantito un vantaggio competitivo, utile per sé e gli altri Paesi, come l'economia circolare di cui l'Italia era e rimane il campione assoluto nel continente. #AntonioDAmato, Presidente della #FondazioneMezzogiorno e già Presidente di Confindustria, strappa gli applausi più convinti alla platea che affolla la sala di Palazzo Partanna per l'incontro organizzato da BNL BNP Paribas e dall'Unione Industriali Napoli su #Pnrr e #CircularEconomy per le imprese del #Mezzogiorno. 👉 https://urly.it/3aa7q

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    🗞 #IlMATTINO 𝗜𝗡𝗧𝗘𝗥𝗩𝗜𝗦𝗧𝗔 𝗔𝗗 𝗔𝗡𝗧𝗢𝗡𝗜𝗢 𝗗'𝗔𝗠𝗔𝗧𝗢 «L'Italia è un grande Paese fondatore dell'Europa, può e deve contribuire in modo significativo a rilanciare le ragioni vere di un'Europa più forte sul piano politico, più competitiva sul piano economico e più efficace ed efficiente dal punto di vista istituzionale. Quando l'Italia svolge fino in fondo il suo ruolo, senza complessi d'inferiorità e senza giocare di rimessa, i risultati arrivano».  👉 https://bit.ly/4c6k5gC

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    𝗟'𝗶𝗻𝗱𝘂𝘀𝘁𝗿𝗶𝗮 𝗨𝗲 𝗱𝗲𝘃𝗲 𝗿𝗶𝗽𝗮𝗿𝘁𝗶𝗿𝗲 𝗱𝗮 𝘀𝗰𝗶𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗲 𝗶𝗻𝗻𝗼𝘃𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 🗞 #IlSole24Ore #IlMattino #Qds #AntonioD'Amato al Festival Economia Trento "Agli oneri asimmetrici imposti dal #GreenDeal che hanno determinato una perdita di #competitività nei confronti di Paesi come Usa e Cina, che hanno anche riceveuto sovvenzioni massicce dai loro governi, si sono sommati negli anni il Covid, la guerra in Ucraina, la crisi energetica, la necessità di rilanciare la difesa europea. Per D'Amato, una nuova #politicaindustriale che miri a creare un'industria del futuro deve partire dalla scienza e dall'innovazione tecnologica: «Il Green Deal, dalle auto all'energia, ha operato in violazione del progresso scientifico misurabile, basandosi su scelte ideologiche che hanno avvantaggiato Paesi come la Cina. L'Europa ha un primato di cultura della sostenibilità: deve saperlo imporre e sviluppare nel resto del mondo. Esportando know how e tecnologie nei Paesi in via di sviluppo, a partire dall'Africa, ma anche in quelli già sviluppati. Penso per esempio all'economia circolare, alla raccolta e al ricido dei materiali che in Italia si fa da 3o anni e che l'ha portata ad essere il Paese più avanzato in Europa. Esportiamo i nostri primati, esportiamo le tecnologie e le buone pratiche» 👉 Leggi la rassegna https://lnkd.in/eaZCZqVw

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    𝗨𝗲, 𝗗’𝗔𝗺𝗮𝘁𝗼: 𝗜𝗹 𝗴𝗿𝗲𝗲𝗻 𝗱𝗲𝗮𝗹 𝗲̀ 𝘀𝘁𝗮𝘁𝗼 𝘂𝗻 “𝗯𝗹𝗮𝗰𝗸 𝗱𝗲𝗮𝗹” 𝗽𝗲𝗿 𝗹’𝗶𝗻𝗱𝘂𝘀𝘁𝗿𝗶𝗮 𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝗹’𝗮𝗺𝗯𝗶𝗲𝗻𝘁𝗲 “Molte delle transizioni di questi 5 anni non sono state affatto transizioni che andavano nella direzione di rendere più sostenibile l’ambiente. Il green deal europeo ha accelerato un processo di deindustrializzazione dell’#Europa che parte da 15 anni, quando abbiamo accettato il principio che noi siamo tra i promotori del cosiddetto depauperamento ambientale e del cambiamento climatico. E questo non è vero”. Il Presidente della Fondazione Mezzogiorno #AntonioD’Amato ha ricordato che “l’industria europea è quella che ha fatto i maggiori passi avanti nella riduzione dell’impronta carbonica, con un calo del 35% in 25 anni, e che l’Italia è tra i migliori in Europa ed è leader ad esempio sul fronte dell’economia circolare”. 👉 https://bit.ly/4bQnoIF

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    #FestaDelLavoro #Sud #Coesione #Coesione "Nel Meridione il tasso di occupazione è più basso rispetto al Centro e al Nord. Donne e giovani pagano un costo elevato e sono tanti coloro che, a malincuore, lasciano la terra d’origine, accentuando un rischio di spopolamento che andrebbe frenato. Per rispetto del valore, della storia e del futuro di quei territori. Lo sviluppo della #Repubblica ha bisogno del rilancio del Mezzogiorno. È appena il caso di sottolineare come una crescita equilibrata e di qualità del Sud d’Italia assicuri grande beneficio all’intero territorio nazionale.Una separazione delle strade tra territori del Nord e territori del Meridione recherebbe gravi danni agli uni e agli altri". Sergio Mattarella in visita a Cosenza, 30 aprile 2024

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    🗞 L'intervista de La Verità al Presidente #AntonioDAmato 👇 Lei è presidente della Fondazione Mezzogiorno. Con le tappe stringenti della transizione ecologica, il Sud rischia la marginalità? «Dal punto di vista del sistema industriale italiano, per molti versi siamo all’avanguardia sul piano della sostenibilità e della capacità di innovare. Molto è stato fatto e continueremo a fare. Il Mezzogiorno deve diventare il vero motore di sviluppo e di crescita del Paese per poter rendere sostenibile il rapporto debito pubblico-Pil, indispensabile per tenere l’Italia in Europa soprattutto alla luce del rinnovato Patto di stabilità. Oggi l’Italia è l’unico Paese europeo che ha un tasso di occupazione del 61%. Stiamo celebrando la recente crescita dell’occupazione come un risultato positivo, e sicuramente lo è. Ma dimentichiamo che il Trattato di Lisbona del 2000 già individuava nel 70% del tasso di occupazione della popolazione attiva il target da raggiungere entro il 2010. Tutti gli altri Paesi europei, ad eccezione del nostro e della Grecia, sono ben oltre il 70%. Il nostro 61% si compone di un oltre 74% del Nord e solo del 41-42% nel Sud. È di tutta evidenza che solo portando il Mezzogiorno al 6o% possiamo far crescere la media nazionale ad oltre il 70%». 👉 https://bit.ly/4a0ane2

    Green Deal e rischio deindustrializzazione. Europa, Sud e competitività. Intervista ad Antonio D'Amato | La Verità (29 aprile 2024) - Fondazione Mezzogiorno

    Green Deal e rischio deindustrializzazione. Europa, Sud e competitività. Intervista ad Antonio D'Amato | La Verità (29 aprile 2024) - Fondazione Mezzogiorno

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    "Oggi l’#Europa vive la sua #crisi strutturale più grave dal dopoguerra. Non è una crisi finanziaria importata, ma di competitività. Che viene a scoppiare in un momento complesso dove l’Europa ha perso pezzi importanti negli ultimi 15 anni di asset produttivi che abbiamo fatto scappare dal continente, commettendo un errore colossale. Manifattura, sviluppo e innovazione sono strettamente legati e costituiscono la premessa essenziale per incrementare la pace, la stabilità e l’equilibrio nel Mediterraneo”. #AntonioD’Amato, Ceo di Seda International Packaging Group e Presidente della Fondazione Mezzogiorno Feuromed

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    "È indispensabile che l'Italia veda nel #Sud la sua grande #occasione di crescita perché senza un #Mezzogiorno che cresce in maniera significativa i conti del Paese non vanno bene. Abbiamo bisogno di creare un clima di forte #collaborazione tra istituzioni territoriali e governo nazionale. C'e' una fortissima concentrazione di attenzione sulle opportunità per il Mezzogiorno, dobbiamo saper rispondere in maniera adeguata. Mettiamo al centro l'interesse per la creazione di occupazione e sviluppo per il Sud e per l'Italia". #RaiNews24 Raffaele Cappuccio intervista #AntonioDAmato, ceo Seda International Packaging Group e presidente #FondazioneMezzogiorno Feuromed Fondazione Mezzogiorno

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    𝗟’𝗘𝘂𝗿𝗼𝗽𝗮? 𝗢 𝘁𝗼𝗿𝗻𝗮 𝗰𝗼𝗺𝗽𝗲𝘁𝗶𝘁𝗶𝘃𝗮 𝗼 𝘀𝗽𝗮𝗿𝗶𝘀𝗰𝗲. 𝗔𝗻𝘁𝗼𝗻𝗶𝗼 𝗗’𝗔𝗺𝗮𝘁𝗼 𝗮𝗹 𝗙𝗲𝘂𝗿𝗼𝗺𝗲𝗱 𝟮𝟬𝟮𝟰: 𝗦𝘂𝗱 𝗲𝘀𝘀𝗲𝗻𝘇𝗶𝗮𝗹𝗲 𝗮𝗹𝗹𝗮 𝘀𝘁𝗮𝗯𝗶𝗹𝗶𝘁à 𝗱𝗲𝗹 𝗣𝗮𝗲𝘀𝗲 “Oggi l’Europa vive la sua crisi strutturale più grave dal dopoguerra. Non è una crisi finanziaria importata, ma di competitività. Che viene a scoppiare in un momento complesso dove l’#Europa ha perso pezzi importanti negli ultimi 15 anni di asset produttivi che abbiamo fatto scappare dall’Europa, commettendo un errore colossale. #Manifattura sviluppo e innovazione sono strettamente legati insieme e costituiscono la premessa essenziale per incrementare la pace, la stabilità e l’equilibrio nel Mediterraneo”. Antonio D’Amato, Ceo di Seda International Packaging Group e Presidente della Fondazione Mezzogiorno, è intervenuto oggi, venerdì 19 aprile 2024, nell’ambito del Festival Euromediterraneo dell’Economia. “Un altro punto su cui è necessario agire immediatamente – ha aggiunto l’ex numero uno di Confindustria – è l’occupazione. Registriamo tutti con soddisfazione il record di occupazione raggiunto dall’Italia, il 61%, tuttavia dimentichiamo che il Trattato di Lisbona aveva fissato un obiettivo del 70%, un target raggiunto da tutti tranne che dall’Italia. Noi restiamo indietro, principalmente perché il Sud stenta a superare il 40-42% di occupazione. Se il Sud non raggiunge almeno il 60%, non ne soffrirà solo il Sud ma l’Italia e l’Europa intera, perché il Paese non potrà più contare su una stabilità finanziaria, economica e sociale”. Feuromed Seda International Packaging Group 👉 https://bit.ly/4aIkOEl

    L’Europa? O torna competitiva o sparisce. Antonio D’Amato al Feuromed 2024: Sud essenziale alla stabilità del Paese - Fondazione Mezzogiorno

    L’Europa? O torna competitiva o sparisce. Antonio D’Amato al Feuromed 2024: Sud essenziale alla stabilità del Paese - Fondazione Mezzogiorno

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    𝗔𝗨𝗧𝗢𝗡𝗢𝗠𝗜𝗔 𝗗𝗜𝗙𝗙𝗘𝗥𝗘𝗡𝗭𝗜𝗔𝗧𝗔, 𝗥𝗜𝗦𝗖𝗛𝗜𝗢 𝗕𝗔𝗕𝗘𝗟𝗘 𝗡𝗢𝗥𝗠𝗔𝗧𝗜𝗩𝗔 Il disegno di legge presentato dal ministro Roberto Calderoli «è all'esame della Commissione Affari costituzionali della Camera. Dopo averne messo in evidenza le criticità nel report presentato il 4 aprile 2023, la Fondazione Mezzogiorno, guidata da #AntonioDAmato, torna a evidenziare i rischi della riforma con una nuova analisi su aspetti giuridici, istituzionali, economici e sociali. “In un panorama europeo — ha messo in evidenza Antonio D'Amato, Presidente della Fondazione Mezzogiorno — in cui vi sarà un forte incremento delle spese per la difesa e un notevole decremento dei fondi coesione per l'Italia a favore dei nuovi Paesi, il bilancio italiano potrà reggere se, e solo se, si riduca il divario del tasso di occupazione tra Sud e resto del Paese. Temiamo che il progetto di autonomia differenziata vada e possa andare in senso totalmente divergente rispetto a tale obiettivo primario e debba, pertanto, essere necessariamente rivisto in un'ottica di riforme complessivo dell'impianto istituzionale del Paese». 𝗕𝗔𝗕𝗘𝗟𝗘 𝗡𝗢𝗥𝗠𝗔𝗧𝗜𝗩𝗔  Il documento indica elenca le materie con l'indicazione per ciascuna del numero di funzioni potenzialmente immediatamente trasferibili. In tutto fanno 184. «È evidente — mette in evidenza il documento curato da Bordignon Massimo, #MarcoEsposito, Giuseppe Pisauro e #SandroStaiano — il rischio che l'attribuzione di tutte queste funzioni alle regioni, anche solo ad alcune, possa creare una babele normativa e una moltiplicazione delle burocrazie, a scapito dell'efficienza del sistema complessivo”. 👉 LEGGI IL REPORT DELLA FONDAZIONE https://bit.ly/4avMThD

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