Milano Marketing Festival 2025 Il Milano Marketing Festival, giunto alla 9ª edizione, esplorerà le tensioni tra tecnologia e ruolo umano nel marketing, affrontando l'impatto della scienza dei dati e il ripensamento del concetto di Umano. Coinvolgerà esperti di diverse discipline, dalla tecnologia all'arte, dal business alla psicologia, per analizzare la gestione della complessità e l'evoluzione del marketing nei vari settori. Grazie al contributo di relatori italiani e internazionali, offrirà dati e approfondimenti per comprendere come cambia il marketing in un mondo sempre più specializzato.
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Il mercato del vino italiano vive un momento cruciale: tra la minaccia dei dazi Usa, che pesano su un export vitale, e un patrimonio unico di vitigni autoctoni, il settore si gioca il futuro. Qui il marketing diventa strategico, non solo per promuovere la qualità, ma per valorizzare innovazione e ricerca. In un contesto globale complesso, la capacità di raccontare tradizione e sostenibilità, unita a nuove frontiere tecnologiche, può fare la differenza per i brand italiani. Per fare il punto della situazione, abbiamo ospitato durante il Milano Marketing Festival il Direttore Responsabile di Gambero Rosso Lorenzo Ruggeri, che ha confermato che «il mondo del vino sta vivendo un momento complesso, con le sparate sui dazi di Trump. Però questo sta portando le cantine a ragionare, ed è un bene». «Le cantine - ha concluso Ruggeri - stanno ristrutturando la loro identità strutturale e la loro comunicazione. Il loro linguaggio è sempre più fresco, ci sono più offerte di ospitalità e di altri servizi. Nel mondo del vino si parla sempre più di innovazione e ricerca. Con una grande attenzione alla sostenibilità, non quella finta ma quella tracciabile e integrata». #MMF2025 #SviluppoDigitale #RivoluzioneDeiDati
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La comunicazione, anche quella "di pancia", va oltre la superficialità, portando con sé valori profondi che risuonano nel pubblico. Non è solo emozione, ma un veicolo per trasmettere principi autentici. In questo approccio, emergono ideali come fiducia, sostenibilità e inclusione, da gestire con attenzione per costruire messaggi che non solo colpiscano istintivamente, ma lascino un’impronta significativa e coerente. «I valori di una marca - ha sottolineato 🥷 Mirko Pallera (CEO & Founder Ninja Business School) durante il Milano Marketing Festival 2025 - nascono dal basso. Bisogna fare attenzione a chi è il proprio consumatore. I brand innovativi ci hanno insegnato che ogni marca deve prendere posizione. I valori di inclusione sono fondamentali per la società. Però un brand per parlarne deve capire se i suoi valori si allineano a quelli dell’inclusione; altrimenti si fa solo del woke marketing». «Le allucinazioni - ha poi aggiunto Pallera - non riguardano solo le intelligenze artificiali, ma anche i reparti marketing. Quando questi iniziano a operare in una bolla, si comportano come quei politici che non hanno più contatto con gli elettori». #MMF2025 #SviluppoDigitale #RivoluzioneDeiDati
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La comunicazione di oggi punta dritto alle emozioni, usando un linguaggio istintivo che parla alla pancia del consumatore. Al di là delle strategie razionali, questo approccio cerca di catturare l’attenzione in un mondo saturo di stimoli, costruendo un legame immediato e viscerale. Il dibattito si accende sull’efficacia reale di questa scelta: la connessione emotiva lascia un segno duraturo o rischia di svanire nel rumore di fondo digitale? «La comunicazione - ne è pienamente convinto Paolo Guglielmoni (Creative Partner Inch Studio), intervenuto durante la prima giornata del Milano Marketing Festival - è efficace quando parla alla pancia, al nostro cervello emotivo. E i nostri comportamenti commerciali sono guidati proprio dalla pancia». A volte i brand provano a stupire i loro clienti con scelte che vanno fuori dagli schemi, è una strategia che porta dividendi oppure no? «Il coraggio, per funzionare, deve essere sempre accompagnato - questo è il pensiero di Guglielmoni - dalla coerenza. Vale anche nelle scelte di comunicazione dei brand». #MMF2025 #SviluppoDigitale #RivoluzioneDeiDati
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In un panorama sempre più tecnologico e virtuale, il marketing si trova a scegliere servizi capaci di distinguersi. La personalizzazione, spinta da dati e intelligenza artificiale, guida strategie che rispondono ai bisogni reali del pubblico. Allo stesso tempo, l’autenticità e l’esperienza umana restano pilastri per creare connessioni significative «Tutta questa tecnologia che abbiamo a disposizione - ha affermato Massimo Bullo (CMO Gruppo SAVE) durante il suo intervento al Milano Marketing Festival 2025 - fa sì che la complessità torni a diventare un valore. Grazie alle grandi moli di dati e la loro analisi possiamo analizzare comportamenti ancora nascenti». #MMF2025 #SviluppoDigitale #RivoluzioneDeiDati
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L’intelligenza artificiale sta rivoluzionando le campagne di advertising, plasmando messaggi che si adattano in tempo reale ai desideri e ai comportamenti del pubblico. Questo cambiamento segna una svolta nel modo in cui i brand si rivolgono ai consumatori, rendendo ogni interazione un’esperienza unica e personale. Questo argomento è stato affrontato durante il Milano Marketing Festival da Ilaria Fruscio (Chief Strategy Officer Italia Leo Constellation Col): «Quando pensiamo all’intelligenza artificiale nel mondo della creatività, l’impatto può avere tanti aspetti diversi. In realtà l’AI ci aiuta a pensare alla creatività in modo diverso, soprattutto nel suo ciclo lungo di lavoro». «Nella costruzione delle audience - ha concluso Fruscio - troviamo una delle applicazioni più di valore dell’AI e dell’analisi dei dati. L’AI ha una capacità di sintesi importante, quando viene alimentata dai dati giusti. Permette di arricchire il lavoro». #MMF2025 #SviluppoDigitale #RivoluzioneDeiDati
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In un mondo di visioni audaci e possibili distorsioni, i marchi oscillano tra narrazioni che incantano e percezioni che ingannano. La sfida è chiara: trasformare idee in identità solide, evitando il rischio di perdersi in allucinazioni dettate dall'intelligenza artificiale prive di sostanza, per offrire al pubblico una storia autentica che lasci il segno. «I brand - ha raccontato Geo Ceccarelli (Chief Information Officer Marimo) durante il Milano Marketing Festival - hanno sempre una backstory, una narrazione da condividere. Ora c’è un discorso di convivenza di integrazione tra intelligenza artificiale e intelligenza umana». «C’è sempre un forte preconcetto sull’utilizzo dell’intelligenza artificiale. Le aziende - ci ha tenuto a specificare Ceccarelli - sono sempre molto attente su cosa può produrre» #MMF2025 #SviluppoDigitale #RivoluzioneDeiDati
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Il marketing contemporaneo si muove su un terreno in cui brand, intelligenza artificiale e motori di ricerca si intrecciano per ridefinire la visibilità e l’identità aziendale. L’AI non solo ottimizza le strategie, personalizzando i contenuti, ma trasforma i motori di ricerca in alleati dinamici che anticipano i bisogni. «Tra il brand e gli utenti - ha affermato Duccio Lunari (Founder & CEO Nucleus Agency) durante il Milano Marketing Festival 2025 - c’è sempre la ricerca, la loro volontà di trovare il brand. Le persone oggi stanno usando l'intelligenza artificiale come motore di ricerca». «In questo momento - ha completato la sua analisi Lunari - ci sono scenari di ricerca nuovi: i motori AI based stanno avendo trend molto positivi, ma su market share ancora basse, e il gigante come Google che sta implementando l’AI nel suo motore tradizionale». #MMF2025 #SviluppoDigitale #RivoluzioneDeiDati
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