Pierluigi non è solo il fondatore di questa azienda ma l’uomo che ha creato questo gruppo, capace di unire storia e futuro del nostro lavoro. Una notizia molto triste, che ha scosso tutti e ci trova inevitabilmente impreparati, perché, nonostante le difficoltà, anche in questi giorni pianificava insieme a tutti noi progetti, riunioni e lavorava con la sua solita passione per il futuro della nostra azienda. Non possiamo fare altro in questo momento che unirci nel valorizzare e rendere merito a ciò che Pierluigi ha rappresentato e continuerà a rappresentare per ORS e tutti noi.
Carissimi parenti, colleghi e amici, oggi ci troviamo qui, nel momento più difficile, per dare l’ultimo saluto a un uomo straordinario, un padre, marito, nonno, amico e collega che ha segnato le nostre vite in modo indelebile. Pier non era solo una persona eccezionale, ma una mente brillante, senza ogni dubbio la più acuta che io abbia mai conosciuto. Il suo pensiero profondo, la sua capacità di analisi, e il suo insaziabile desiderio di imparare ci hanno insegnato tanto, ispirandoci a spingerci sempre oltre e a essere migliori. La sua famiglia era il suo cuore, il suo rifugio: la sua adorazione per la nipotina Anna, l’affetto e l’ammirazione per la dolce Francesca e il suo campione Pietro, l’amore per Paola sua compagna per 40 anni e le sue rose, erano il suo altro mondo che noi colleghi ed amici sapevamo esistere. Gli occhi brillavano quando parlava di loro, e chiunque abbia avuto la fortuna di conoscerli può capire l’immensa eredità d’amore che ha lasciato. Ma Pier era anche un maestro nel senso più nobile del termine. Nella sua dedizione totale al lavoro, nel suo essere imprenditore e scienziato, ha anche formato e fatto crescere centinaia di giovani, letteralmente centinaia di giovani, con pazienza, dedizione e passione, donando la sua conoscenza come un bene prezioso: non solo li ha preparati professionalmente, ma li ha resi persone migliori. Non posso, però, dimenticare il suo carattere testardo, quel suo voler sempre dire la sua, anche quando si sapeva che sarebbe finita in discussione. Ma quelle discussioni non erano mai vuote. Erano animate dalla sua profonda convinzione, dal suo forte e personale senso di giustizia. Anche quando non eravamo d’accordo, non potevo e non potevamo fare a meno di rispettare la sua passione, quella fierezza che lo rendeva unico. Ma non erano solo fierezza e passione. Pierluigi, come ho già detto, era una delle persone con una intelligenza e una capacità speculativa, lo dico con la convinzione e con la sicura condivisione di tutti coloro che lo hanno conosciuto professionalmente, tra le più uniche in tutta Italia e forse nel mondo. È importante che tutti noi ne siamo consapevoli: quello che ci ha lasciati è un autentico genio del pensiero matematico e statistico. Oggi ci lasciamo con un vuoto immenso, esasperato dal trauma dell’impreparazione, ma anche con una consapevolezza: il passaggio di Pier nella nostra vita ha lasciato un segno più profondo di chiunque altro. Il suo impatto non si misura solo in ciò che ha fatto, ma in come ci ha fatto sentire, come ci ha spronati a essere migliori e a cercare la nostra versione più autentica. La sua eredità, e nostro dovere, è quello di mettere in pratica tutto quello che ci ha insegnato. Riposa in pace, caro amico, collega, maestro. Il tuo ricordo vivrà per sempre nei cuori di tutti coloro che hanno avuto la fortuna di incrociare il tuo cammino. Ciao Pier.