Post di agap2 Italia

Prima sono venute le tecnologie per i lavori manuali. Ora, con l'intelligenza artificiale di nuova generazione, anche i colletti bianchi iniziano a tremare. Questa riflessione apre la porta a un dibattito cruciale nel contesto di oggi. I dati di Semafor (un grazie a Riccardo Bassetto per avermeli fatti scoprire) dimostrano l'impressionante evoluzione della produttività tra le aziende S&P500: negli anni '90 occorrevano oltre 7 persone per generare un milione di dollari di entrate, oggi ne bastano appena 2. È chiaro che l'avanzamento tecnologico ha riscritto e riscriverà ancora le regole del gioco. Ma di fronte a tale trasformazione, la domanda rimane: come dobbiamo posizionarci? Lontano dall'idea di una guerra tra fazioni, propongo un approccio aperto, curioso e critico. È la direzione che ci siamo dati in Larin Group. Quello che stiamo vivendo con l'AI non è solo un cambiamento tecnologico; è un invito a rivoluzionare il nostro mindset, a ripensare le nostre organizzazioni, quasi da zero. È con questa idea fissa in mente che, insieme alle ragazze e ai ragazzi del TEDxBelluno, stiamo lavorando al TEDxBelluno Salon del prossimo 12 aprile che sarà interamente dedicato all'intelligenza artificiale: "AI: è il mondo che vogliamo". L'obiettivo? Avviare una discussione entusiasta, libera da pregiudizi, ma anche critica, pragmatica e costruttiva. In questo momento storico, riteniamo sia fondamentale per tutti: imprenditori, manager, studenti. Insomma, per tutti. Ecco il mio auspicio: contribuire a rendere quanto più ampio e variegato possibile questo dibattito. Ci vediamo il 12 aprile? Info qui: https://lnkd.in/dHa2b3RK #livinglarin #ai #intelligenzaartificiale #tedx #tedxbelluno

Gli Stati Uniti sono da sempre all'avanguardia nell'adozione e nello sviluppo delle tendenze tecnologiche, e quanto osservato al CES di Las Vegas ne è un esempio tangibile. L'introduzione dei grandi modelli linguistici e l'avvento di assistenti vocali sempre più avanzati evidenziano un trend consolidato verso l'integrazione dell'intelligenza artificiale nella vita quotidiana. L'entusiasmo e l'impegno di figure come Fabio De Felice nel coniugare ricerca accademica e imprenditorialità riflettono una mentalità aperta e orientata al cambiamento, fondamentale per abbracciare le sfide e le opportunità offerte dalla tecnologia. L'approccio degli Stati Uniti nel campo dell'intelligenza artificiale e della robotica ha un impatto globale, e le iniziative normative come l'AI Act dell'UE sono segnali di consapevolezza dell'importanza di regolamentare e gestire in modo responsabile l'evoluzione tecnologica. L'innovazione tecnologica, come sottolineato, spesso anticipa la nostra evoluzione spirituale ed etica. Tuttavia, è proprio attraverso un dialogo costante e una riflessione critica che possiamo indirizzare l'uso della tecnologia verso obiettivi positivi, contribuendo a plasmare un futuro in cui la tecnologia e l'umanità si sostengono reciprocamente. #Tecnologia #Innovazione #IntelligenzaArtificiale #AI #Digitalizzazione #Imprenditoria #Startup #CES #Robotica #Educazione #Curiosità #FutureOfWork #SviluppoTecnologico #EticaTecnologica #LeadershipTecnologica #CompetenzeDigitali #MacchineConnesse #DatiIntelligenti #IoT #MachineLearning #DigitalTransformation #Leadership #InnovazioneDigitale #UE Protom #NormativeTecnologiche#Tecnologia #Innovazione #IntelligenzaArtificiale #AI #Digitalizzazione #Imprenditoria #Startup #CES #Robotica #Educazione #Curiosità #FutureOfWork #SviluppoTecnologico #EticaTecnologica #LeadershipTecnologica #CompetenzeDigitali #MacchineConnesse #DatiIntelligenti #IoT #MachineLearning #DigitalTransformation #Leadership #InnovazioneDigitale #UE #Protom #NormativeTecnologiche

𝗜𝗻𝗻𝗼𝘃𝗮𝗿𝗲 𝗿𝗲𝘀𝗽𝗼𝗻𝘀𝗮𝗯𝗶𝗹𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲... 𝗽𝗶𝗰𝗰𝗼𝗹𝗲 𝗿𝗶𝗳𝗹𝗲𝘀𝘀𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗱𝗶 𝘂𝗻 𝗖𝗧𝗢 In questi giorni di festa, mi sono concesso un momento di riflessione lontano dal tumulto del quotidiano. La mia mente, di solito impegnata a navigare tra le sfide della tecnologia e della gestione aziendale, ha trovato spazio per contemplare un aspetto fondamentale del nostro essere leader e manager: l'umanità nella tecnologia. La corsa incessante verso l'innovazione ci ha dotati di strumenti incredibili, pensati per rendere la vita più semplice e arricchente. Eppure, non sempre questi progressi tecnologici si traducono in un miglioramento tangibile della qualità della vita di ogni individuo. Questo solleva una questione cruciale: stiamo realmente indirizzando le nostre energie verso lo sviluppo di prodotti che rispondono alle vere esigenze delle persone? La mia esperienza come CTO presso tante aziende innovative, mi ha insegnato l'importanza di non perdere mai di vista l'impatto umano della tecnologia. Attraverso la realizzazione di prodotti basati sull'intelligenza artificiale, la blockchain e la gamification, ho cercato di porre le basi per un futuro in cui la tecnologia si fonde con la vita quotidiana non solo per automatizzare, ma per arricchire, per connettere, per risolvere. Tuttavia, la tecnologia da sola non può essere la panacea. La vera innovazione richiede un cambiamento culturale, una visione che ponga l'essere umano al centro del progresso. In qualità di leader, è nostro dovere promuovere una cultura dell'innovazione responsabile, che miri non solo al successo commerciale, ma anche al benessere collettivo. Lavoriamo insieme per creare soluzioni che migliorino concretamente la vita delle persone, tenendo sempre presente che ogni innovazione porta con sé la responsabilità di costruire un mondo migliore. #InnovazioneResponsabile #TecnologiaUmana #LeadershipEtica

Fabio De Martino - MBA è stato il Chairman della terza sessione della terza edizione di Forum Ingegneria 4.0, dal titolo “Fattore umano e ingegneria: compromessi ed equilibri tra uomo e macchina nell’era 4.0”. Il suo speech “Non siamo l’algoritmo: creatività, coraggio e passione” si è soffermato sul timore dell’uomo di essere pian piano sostituito dalla digitalizzazione che avanza sempre di più. Algoritmi, intelligenza artificiale e robotica stanno cambiando il nostro modo di lavorare e lo faranno ancor di più nei prossimi anni. Nuovi lavori verranno creati mentre altri saranno delegati alle macchine.   L’uomo che vorrà mantenere un ruolo centrale nell’ambito lavorativo dovrà farsi carico della creazione di un nuovo equilibrio che tenga conto di un’unica costante: quella del cambiamento. Per il Chairman non bisognerà rivoluzionare solo l’ambito lavorativo, ma anche adeguare il sistema scolastico.   Per non farsi scavalcare dalla tecnologia bisogna concentrarsi su ciò che è intrinseco all’essere umano: le emozioni. Gli algoritmi non hanno empatia, passione, coraggio, creatività. Dobbiamo “giocare al gioco dell’unicità”: usare le emozioni, coltivare la creatività, sfruttare la capacità di lavorare in team. Non ha senso cercare di essere migliori di una macchina o di un algoritmo.  Ha senso essere diversi, essere umani.      Guarda il video completo: https://lnkd.in/dnMaQ8fR

Con il tempo ho imparato che... 👨💻 La tecnologia, soprattutto negli ultimi 30 anni, ha fatto dei passi da gigante. Molte aziende hanno apportato diverse modifiche all'interno dei propri processi produttivi dando spazio alle macchine in sostituzione al lavoro fatto dall'uomo. Ma non pensiamo solo alle macchine. Del resto anche i computer si sono evoluti tantissimo, principalmente a livello Hardware, ma anche a livello Software (quello che poi utilizziamo nel nostro lavoro quotidiano). Abbiamo quindi assistito a una mutazione dell'importanza stessa dell'uomo all'interno delle aziende: da protagonista in prima persona delle dinamiche operative, a coordinatore di queste "menti" robotiche. Eh già, perchè in fin dei conti quello che l'intelligenza artificiale può fare è sempre e comunque dettato da ciò che l'uomo, per definizione "la macchina perfetta", gli dice di fare. Del resto la capacità di elaborare pensieri creativi e costruttivi, ad oggi, è sempre una prerogativa dell'essere umano che sicuramente si avvale della capacità di elaborazione dei dati in maniera rapida e precisa da parte delle macchine ma che, e questo è ciò che poi effettivamente conta, usa questi dati e queste elaborazioni per fornire una propria linea strategica e operativa volta al miglioramento continuo. Ecco perchè al momento pensare che l'uomo possa esser sostituito in tutto e per tutto dall'IA è impensabile. Oggi, perchè il futuro è ancora sconosciuto. Ma sino a quando le decisioni, a qualunque livello, vengono mosse anche dall'emotività, è davvero complicato pensare che la mente umana possa esser facilmente sostituita. #DecisionMaking #Business #MirkoPatera

Il progresso tecnologico e scientifico, che un tempo avanzava attraverso percorsi distinti e paralleli, ora si fonde in modo nuovo e sorprendente. Discipline come l'informatica, la biologia, la fisica e l'ingegneria che in passato progredirono in gran parte indipendentemente l'una dall'altra, oggi, invece, sembrano travolte da una crescente contaminazione tra le stesse: questa convergenza non solo espande il confine dell'innovazione ed il ritmo del progresso, ma crea anche domini di studio precedentemente inesplorati, evidenziando l'importanza cruciale di un approccio multidisciplinare per affrontare le sfide poste da un mondo in continua e rapida evoluzione. Con questa profonda consapevolezza, ci troviamo all'alba di un'era straordinaria, dove possiamo non solo navigare, ma anche plasmare attivamente le correnti del cambiamento tecnologico Ne parlo oggi su Il Mattino. #IntelligenzaArtificiale #AI #Innovazione #Innovation #Digitalizzazione

🤖 Lavoro e Intelligenza Artificiale: Ha Ragione Mister Tesla o Mister LinkedIn? L'ultimo articolo di Antonio Palmieri per VITA. 📅 Luglio è il momento perfetto per riflettere sul futuro del lavoro nell'era dell'intelligenza artificiale. Elon Musk e Sam Altman immaginano un mondo dove l'automazione renderà il lavoro umano obsoleto, proponendo soluzioni come il reddito universale e la robot tax. Dall'altra parte, Reid Hoffman di LinkedIn e l'economista David Autor vedono un futuro dove l'IA affianca e potenzia l'operato umano, creando nuove opportunità lavorative. 💼 Quale visione prevarrà? Il dibattito è aperto, ma ci sono alcune certezze: 1. L'IA ci obbliga a ripensare il nostro approccio al lavoro e alla leadership. 2. Le scelte che faremo nell'utilizzo dell'IA influenzeranno il nostro futuro lavorativo. 3. Dobbiamo lottare contro il presente fatto di lavoro precario e senza prospettive. 📣 Partecipa al terzo incontro della serie "Intelligenza artificiale e lavoro" organizzato dalla Fondazione Pensiero Solido, lunedì 15 luglio alle 17.30 al Cefriel, Viale Sarca 226, Milano. https://lnkd.in/eniMtzgQ 🔗 Leggi l'articolo completo di Antonio Palmieri e unisciti alla discussione! https://lnkd.in/efzxeRZf - - - Sono Matteo Cerri. Su LinkedIn e dalle colonne di Millionaire scrivo principalmente di esperienze imprenditoriali, storie di italiani all’estero e di rigenerazione dei piccoli comuni italiani con ITS ITALY®. Nella mia newsletter aperiodica ‘Esco quando voglio’ parlo di quello che mi pare e piace. Per iscriverti alla newsletter: https://lnkd.in/enPRAK_B - - - #IntelligenzaArtificiale #LavoroDelFuturo #Automazione #AI #Innovazione #LinkedIn

Le frasi più pericolose in assoluto: -Abbiamo sempre fatto così -Senti a me che sono anni che faccio questo lavoro Capita spesso che le scelte imprenditoriali più importanti si basano sulle nostre esperienze e sulle nostre competenze. In un mondo che si evolve alla velocità della luce non sempre questo ci porta a trovare la soluzione giusta nel nostro migliore interesse: decidiamo su ciò che abbiamo vissuto e su ciò che pensiamo possa funzionare ancora come una volta…ma davvero non abbiamo alternative? La tecnologia ha fatto passi da gigante nell’elaborazione di grandi quantità di dati e l’intelligenza artificiale (di cui sentiamo quotidianamente parlare) ha fatto enormi progressi. Unendo i due strumenti, coadiuvati da esperti analisti abbiamo la capacità di cogliere il presente (andamento attuale di mercato) e il futuro (ciò che il mercato si appresta a richiedere). Tecnologia o intuizione? Qual è secondo voi la strategia più efficace? https://lnkd.in/d4WWpCeW

Gli ingegneri passano la vita seppelliti tra calcoli e codici. Questa è l'immagine che molti hanno in mente, un'esistenza confinata tra le pareti di algoritmi e formule matematiche. Ma la realtà? La realtà è che si viene pagati per dare forma al futuro. Non è una questione di quante ore si passano a decifrare problemi complessi, ma di come quei calcoli e codici si traducano in soluzioni innovative che migliorano il mondo. Quindi, basta ridurre l'ingegneria a una maratona solitaria di numeri e script. Riconosciamo piuttosto che dietro ogni calcolo, dietro ogni riga di codice, c'è una visione, un sogno di progresso e di innovazione. Usate la vostra maestria nei calcoli e nei codici per aprire porte verso nuove realtà, non solo per compilare report. Posizionatevi come i progettisti del domani, utilizzando gli strumenti dell'ingegneria per costruire il mondo che sogniamo.

Con l'avvento del vapore, dell'energia elettrica e dell'automazione, abbiamo vissuto tre rivoluzioni industriali che hanno trasformato il nostro modo di lavorare e vivere. Ora, ci troviamo nel mezzo di una quarta rivoluzione, quella dell'intelligenza artificiale che, come avvenuto per le precedenti, non porterà alla sostituzione della componente umana, ma la guiderà piuttosto verso un nuovo percorso evolutivo. In questo contesto, è fondamentale comprendere la differenza tra conoscenze e competenze: mentre le conoscenze fanno parte del nostro bagaglio culturale e rimangono con noi per tutta la vita, le competenze tendono a invecchiare rapidamente e richiedono un costante aggiornamento. Proprio partendo da queste riflessioni nasce OPIT - Open Institute of Technology. Il dibattito sull'intelligenza artificiale è spesso accompagnato da timori, ma ritengo che tutti i rischi debbano essere visti come opportunità. Ne ho parlato in questa intervista con il giornalista Francesco D’Arco di ADVISOR - Open Financial Communication.