Nel 1928, Alexander Fleming scoprì la penicillina, rivoluzionando la medicina e aprendo la strada all'era degli antibiotici. Tuttavia, meno di un secolo dopo, ci troviamo di fronte a una minaccia crescente: la resistenza agli antibiotici. Secondo le proiezioni, entro il 2050, 10 milioni di persone all'anno potrebbero morire a causa di infezioni resistenti ai farmaci, riportandoci a una situazione sanitaria simile a quella precedente al 1945, quando la penicillina fu introdotta in Italia. 𝐂𝐨𝐬'𝐞̀ 𝐥𝐚 𝐫𝐞𝐬𝐢𝐬𝐭𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐚𝐠𝐥𝐢 𝐚𝐧𝐭𝐢𝐛𝐢𝐨𝐭𝐢𝐜𝐢? La resistenza agli antibiotici si verifica quando i batteri evolvono e sviluppano meccanismi per eludere l'azione dei farmaci progettati per eliminarli. Questo fenomeno trasforma infezioni un tempo facilmente curabili in minacce potenzialmente letali. Cause principali L'uso eccessivo e spesso inappropriato degli antibiotici è la causa principale di questo problema. Gli antibiotici vengono assunti non solo per trattare infezioni batteriche, ma anche in modo profilattico o per malattie virali, contro le quali sono inefficaci. Inoltre, tracce di antibiotici si trovano nell'acqua e negli alimenti, contribuendo all'esposizione continua e alla selezione di batteri resistenti. Batteri resistenti più comuni Tra i batteri che hanno sviluppato resistenza, i più preoccupanti includono: - Staphylococcus aureus: causa infezioni cutanee, polmonite, endocardite e osteomielite. - Escherichia coli: responsabile di infezioni del tratto urinario, polmonite e setticemia. - Streptococcus pneumoniae: associato a otite, polmonite e meningite. - Klebsiella pneumoniae: provoca polmoniti e infezioni del tratto urinario. - Pseudomonas aeruginosa: noto per la sua resistenza intrinseca a molti antibiotici. Implicazioni per il futuro Se non si interviene tempestivamente, rischiamo di tornare a un'epoca in cui infezioni comuni possono risultare fatali. La resistenza agli antibiotici rappresenta una minaccia non solo per la salute pubblica, ma anche per l'economia globale, a causa dell'aumento dei costi sanitari e della perdita di produttività. Cosa possiamo fare? - Uso responsabile degli antibiotici: Assumere antibiotici solo quando prescritti da un medico e seguire scrupolosamente le indicazioni. - Educazione e sensibilizzazione: Informare la popolazione sui rischi dell'uso improprio degli antibiotici. - Ricerca e sviluppo: Investire in nuovi farmaci e alternative terapeutiche. - Politiche sanitarie: Implementare strategie globali per monitorare e controllare la diffusione della resistenza. Affrontare la resistenza agli antibiotici richiede un impegno collettivo e una collaborazione tra governi, istituzioni sanitarie, industria farmaceutica e cittadini. Solo attraverso azioni concertate possiamo sperare di preservare l'efficacia degli antibiotici per le generazioni future. #ResistenzaAntibiotici #SalutePubblica #Antibiotici #Sanità #Prevenzione #SaluteGlobale #TeaGroup #Airqino
Post di Alessandro Bruni
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INFEZIONI OSPEDALIERE: EMERGENZA FUNGHI E' stato pubblicato su Mycoses uno studio italiano - realizzato con il contributo di Gilead Sciences - che ha fotografato la diffusione delle infezioni fungine invasive nei reparti di terapia intensiva del nostro Paese e il loro impatto sui pazienti ricoverati. Lo studio – osservazionale retrospettivo condotto su dati amministrativi relativi al periodo 2012-2023 – ha dimostrato che in Italia candidosi, aspergillosi e pneumocistosi sono le infezioni più diffuse fra i pazienti ricoverati in terapia intensiva, in accordo con i dati a livello europeo. A essere colpiti soprattutto pazienti di sesso maschile con età media di 68 anni. Tra le condizioni che mettono più a rischio di infezione ci sono ipertensione, trattamento con antibiotici sistemici, tumore, diabete o malattia cardiovascolare. L'infezione fungina allunga il tempo di ospedalizzazione e concorre al rischio di morte. Tra i dati raccolti, quelli relativi al periodo Covid testimoniano che durante la pandemia (2020-2022) circa un terzo dei pazienti con Covid in terapia intensiva ha sviluppato una sovrainfezione da Aspergillus (CAPA), allungando i tempi di guarigione e aumentando il rischio di morte. Ciò che emerge dallo studio è la generale sottovalutazione delle Infezioni Fungine Invasive e il loro scarso monitoraggio, il che le rende una vera e propria emergenza di sanità pubblica. Una conclusione condivisa anche dall’OMS che sottolinea la carenza sia di ricerca sia dello sviluppo di soluzioni terapeutiche adeguate per le forme più critiche, come Cryptococcus neoformans, Aspergillus fumigatus, Candida albicans e Candida auris, su cui è indispensabile maggiore sorveglianza e intervento. CONTINUA A LEGGERE https://lnkd.in/dN7H--CX
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🔬 L'Importanza dell'Informazione Scientifica in Infettivologia La resistenza agli antibiotici rappresenta una delle sfide sanitarie più pressanti a livello globale. Per questo noi di InfectoPharm ci impegniamo a fornire agli specialisti ospedalieri le informazioni scientifiche più recenti per affrontare efficacemente questa minaccia crescente. 🌍 Il Pericolo della Resistenza agli Antibiotici L’antibiotico resistenza emerge quando i batteri mutano in risposta all'uso eccessivo ed inappropriato di antibiotici rendendoli meno efficaci o completamente inefficaci nel combattere le infezioni. Questa evenienza si osserva sia in ambito umano che veterinario. L'importanza di focalizzare l'attenzione su questo problema è cruciale perché le implicazioni sono vaste e potenzialmente disastrose. Senza interventi efficaci, ci troviamo di fronte alla prospettiva di un futuro in cui infezioni comuni, ferite minori o interventi chirurgici di routine potrebbero diventare pericolosamente complicati a causa dell'impossibilità di trattare efficacemente le infezioni batteriche. 📈 Impatto sull'Assistenza Sanitaria La mancanza di trattamenti efficaci contro le infezioni batteriche resistenti, soprattutto quelle ospedaliere, mette a rischio la salute pubblica, aumenta la durata dei ricoveri, rende più elevati i costi sanitari e, nel peggiore dei casi, porta a un aumento della mortalità. È quindi essenziale che il settore sanitario, comprese le aziende farmaceutiche come InfectoPharm, si impegnino attivamente nella lotta contro questa minaccia attraverso l'innovazione, l'educazione e la promozione di pratiche di prescrizione responsabile. 🚀 L’aggiornamento scientifico Noi di InfectoPharm organizziamo varie modalità di incontri di aggiornamento scientifico sull'uso dei nostri antibiotici. La nostra missione è promuovere l'uso dei nostri antibiotici attraverso la divulgazione delle più recenti evidenze scientifiche, sostenendo gli specialisti in scelte terapeutiche efficaci che considerino anche la prevenzione della diffusione della resistenza agli antibiotici. Questo impegno è vitale per garantire che i nostri antibiotici siano non solo efficaci ma anche sicuri, proteggendo la salute dei pazienti oggi e in futuro. #InfectoPharmItalia #AntibioticResistance #HealthcareEducation #MedicalInnovation #GlobalHealth #ResponsibleMedicine #ScientificUpdates #HealthcareSolutions
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🔬 L'Importanza dell'Informazione Scientifica in Infettivologia La resistenza agli antibiotici rappresenta una delle sfide sanitarie più pressanti a livello globale. Per questo noi di InfectoPharm ci impegniamo a fornire agli specialisti ospedalieri le informazioni scientifiche più recenti per affrontare efficacemente questa minaccia crescente. 🌍 Il Pericolo della Resistenza agli Antibiotici L’antibiotico resistenza emerge quando i batteri mutano in risposta all'uso eccessivo ed inappropriato di antibiotici rendendoli meno efficaci o completamente inefficaci nel combattere le infezioni. Questa evenienza si osserva sia in ambito umano che veterinario. L'importanza di focalizzare l'attenzione su questo problema è cruciale perché le implicazioni sono vaste e potenzialmente disastrose. Senza interventi efficaci, ci troviamo di fronte alla prospettiva di un futuro in cui infezioni comuni, ferite minori o interventi chirurgici di routine potrebbero diventare pericolosamente complicati a causa dell'impossibilità di trattare efficacemente le infezioni batteriche. 📈 Impatto sull'Assistenza Sanitaria La mancanza di trattamenti efficaci contro le infezioni batteriche resistenti, soprattutto quelle ospedaliere, mette a rischio la salute pubblica, aumenta la durata dei ricoveri, rende più elevati i costi sanitari e, nel peggiore dei casi, porta a un aumento della mortalità. È quindi essenziale che il settore sanitario, comprese le aziende farmaceutiche come InfectoPharm, si impegnino attivamente nella lotta contro questa minaccia attraverso l'innovazione, l'educazione e la promozione di pratiche di prescrizione responsabile. 🚀 L’aggiornamento scientifico Noi di InfectoPharm organizziamo varie modalità di incontri di aggiornamento scientifico sull'uso dei nostri antibiotici. La nostra missione è promuovere l'uso dei nostri antibiotici attraverso la divulgazione delle più recenti evidenze scientifiche, sostenendo gli specialisti in scelte terapeutiche efficaci che considerino anche la prevenzione della diffusione della resistenza agli antibiotici. Questo impegno è vitale per garantire che i nostri antibiotici siano non solo efficaci ma anche sicuri, proteggendo la salute dei pazienti oggi e in futuro. #InfectoPharmItalia #AntibioticResistance #HealthcareEducation #MedicalInnovation #GlobalHealth #ResponsibleMedicine #ScientificUpdates #HealthcareSolutions
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Gli antibiotici sono una classe di farmaci con meccanismi d'azione diversi, progettati per contrastare la diffusione delle infezioni batteriche. Ogni classe agisce su specifici processi vitali dei batteri, ma è importante ricordare che non sono efficaci contro i virus o altri patogeni. Secondo il rapporto AIFA, l'Italia è al primo posto in Europa per la diffusione di germi resistenti, e l'uso di antibiotici è aumentato del 6,4% nel 2023. Un dato che evidenzia l'urgenza di una maggiore prevenzione e informazione. Leggi l'articolo completo sul nostro blog per scoprire come utilizzare correttamente gli antibiotici e perché è fondamentale seguire sempre le indicazioni del medico.👇
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Roma, 26 aprile - Le patologie a eziologia microbica costituiscono una sfida critica per la sanità pubblica, soprattutto in ragione della preoccupante diffusione del fenomeno della resistenza batterica agli antibiotici oggi disponibili in terapia...Continua a leggere #corsoFad #ecm #ordineroma #patologieaeziologiamicrobica
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L'Italia è spesso definita "maglia nera" in Europa per l'uso eccessivo di antibiotici, sia nella popolazione generale che negli ambienti sanitari. Questo fenomeno è preoccupante per diverse ragioni: Resistenza agli antibiotici: L'uso improprio o eccessivo degli antibiotici favorisce l'emergere di batteri resistenti, rendendo le infezioni più difficili e costose da trattare. In Italia, i tassi di resistenza agli antibiotici sono tra i più alti in Europa, con gravi ripercussioni sulla salute pubblica. Automedicazione: Spesso i cittadini italiani ricorrono agli antibiotici senza una reale necessità, ad esempio per curare infezioni virali come il raffreddore, contro cui questi farmaci sono inefficaci. Formazione e consapevolezza: L'informazione sui rischi legati all'abuso di antibiotici è ancora insufficiente. Sebbene esistano campagne di sensibilizzazione, i risultati mostrano che c'è ancora molto da fare per cambiare comportamenti radicati. Sistema sanitario: In alcune realtà, il ricorso agli antibiotici è legato a pratiche consolidate o a pressioni da parte dei pazienti, che chiedono ai medici prescrizioni rapide. La riduzione dell'abuso di antibiotici richiede un impegno coordinato tra istituzioni, medici, e cittadini. È una sfida cruciale per salvaguardare la salute pubblica nel lungo termine. #Orl #Pediatria #Medicina #Probiotici #IRR #Infezioni #Salute #Faringotonsilliti #OMA #Probiotici #Innovazione #Antibioticoresistenza #Pharmextracta #Health #Digitalhealth #Salute #Medicina #Microbiota #Farmacia
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L'uso eccessivo di #antibiotici in pazienti con catetere vescicale a permanenza, è un problema serio. Viene descritta la patogenesi della colonizzazione batterica e la formazione di #biofilm, differenziando tra batteriuria asintomatica (CA-ASB) e infezione del tratto urinario (CA-UTI). Si propone un approccio multidisciplinare per ottimizzare l'esecuzione delle #urinocolture, con particolare attenzione alla corretta procedura di raccolta del campione e alla prevenzione della contaminazione.
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𝐔𝐭𝐢𝐥𝐢𝐳𝐳𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐓𝐞𝐜𝐧𝐨𝐥𝐨𝐠𝐢𝐚 𝐏𝐎𝐂𝐓 𝐧𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐃𝐢𝐚𝐠𝐧𝐨𝐬𝐢 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐈𝐧𝐟𝐞𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐕𝐢𝐫𝐚𝐥𝐢 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐕𝐢𝐞 𝐑𝐞𝐬𝐩𝐢𝐫𝐚𝐭𝐨𝐫𝐢𝐞: 𝐄𝐯𝐢𝐝𝐞𝐧𝐳𝐞 𝐒𝐜𝐢𝐞𝐧𝐭𝐢𝐟𝐢𝐜𝐡𝐞 L'adozione delle tecnologie 𝐏𝐨𝐢𝐧𝐭-𝐨𝐟-𝐂𝐚𝐫𝐞 𝐓𝐞𝐬𝐭𝐢𝐧𝐠 (𝐏𝐎𝐂𝐓) per la diagnosi delle infezioni virali delle vie respiratorie offre vantaggi significativi: diagnosi rapide, 𝐫𝐢𝐝𝐮𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥’𝐮𝐬𝐨 𝐢𝐧𝐚𝐩𝐩𝐫𝐨𝐩𝐫𝐢𝐚𝐭𝐨 𝐝𝐢 𝐚𝐧𝐭𝐢𝐛𝐢𝐨𝐭𝐢𝐜𝐢 e diminuzione della durata dell'ospedalizzazione. 𝐔𝐧𝐨 𝐬𝐭𝐮𝐝𝐢𝐨 𝐜𝐨𝐧𝐝𝐨𝐭𝐭𝐨 𝐝𝐚 𝐍𝐚𝐭𝐡𝐚𝐧 𝐉. 𝐁𝐫𝐞𝐧𝐝𝐢𝐬𝐡 𝐞𝐭 𝐚𝐥., 𝐩𝐮𝐛𝐛𝐥𝐢𝐜𝐚𝐭𝐨 𝐬𝐮 𝐓𝐡𝐞 𝐋𝐚𝐧𝐜𝐞𝐭 𝐑𝐞𝐬𝐩𝐢𝐫𝐚𝐭𝐨𝐫𝐲 𝐌𝐞𝐝𝐢𝐜𝐢𝐧𝐞 (𝟐𝟎𝟏𝟕), 𝐡𝐚 𝐟𝐨𝐫𝐧𝐢𝐭𝐨 𝐬𝐨𝐥𝐢𝐝𝐞 𝐩𝐫𝐨𝐯𝐞 𝐬𝐮𝐥𝐥’𝐞𝐟𝐟𝐢𝐜𝐚𝐜𝐢𝐚 𝐝𝐞𝐢 𝐏𝐎𝐂𝐓 nell’identificazione dei virus respiratori. Lo studio ha coinvolto pazienti con malattie respiratorie acute o febbre >37,5°C in un ospedale britannico durante due stagioni invernali, dimostrando l’utilità del POCT nella pratica clinica. 𝐑𝐢𝐬𝐮𝐥𝐭𝐚𝐭𝐢 𝐏𝐫𝐢𝐧𝐜𝐢𝐩𝐚𝐥𝐢 𝐔𝐬𝐨 𝐝𝐞𝐠𝐥𝐢 𝐀𝐧𝐭𝐢𝐛𝐢𝐨𝐭𝐢𝐜𝐢: Sebbene non vi fossero differenze significative nell’uso complessivo tra i gruppi, i pazienti del gruppo POCT ricevevano trattamenti più mirati, come dosi singole o cicli brevi. Questo sottolinea il ruolo del POCT nella riduzione dell’abuso di antibiotici. 𝐃𝐮𝐫𝐚𝐭𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐥’𝐎𝐬𝐩𝐞𝐝𝐚𝐥𝐢𝐳𝐳𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞: 𝐈 𝐩𝐚𝐳𝐢𝐞𝐧𝐭𝐢 𝐝𝐢𝐚𝐠𝐧𝐨𝐬𝐭𝐢𝐜𝐚𝐭𝐢 𝐜𝐨𝐧 𝐏𝐎𝐂𝐓 𝐡𝐚𝐧𝐧𝐨 𝐛𝐞𝐧𝐞𝐟𝐢𝐜𝐢𝐚𝐭𝐨 𝐝𝐢 𝐝𝐞𝐠𝐞𝐧𝐳𝐞 𝐩𝐢𝐮̀ 𝐛𝐫𝐞𝐯𝐢 𝐠𝐫𝐚𝐳𝐢𝐞 𝐚𝐥𝐥’𝐢𝐝𝐞𝐧𝐭𝐢𝐟𝐢𝐜𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐭𝐞𝐦𝐩𝐞𝐬𝐭𝐢𝐯𝐚 𝐝𝐞𝐢 𝐯𝐢𝐫𝐮𝐬 𝐢𝐧𝐟𝐥𝐮𝐞𝐧𝐳𝐚𝐥𝐢 𝐞 𝐚𝐥𝐥'𝐮𝐬𝐨 𝐝𝐢 𝐭𝐫𝐚𝐭𝐭𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐢 𝐚𝐧𝐭𝐢𝐯𝐢𝐫𝐚𝐥𝐢 𝐬𝐩𝐞𝐜𝐢𝐟𝐢𝐜𝐢. 𝐈𝐦𝐩𝐥𝐢𝐜𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐂𝐥𝐢𝐧𝐢𝐜𝐡𝐞 L’utilizzo dei POCT rappresenta un progresso nella gestione delle infezioni respiratorie acute, specialmente durante i picchi influenzali. Lo studio di Brendish et al. ha 𝐝𝐢𝐦𝐨𝐬𝐭𝐫𝐚𝐭𝐨 𝐜𝐡𝐞 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭𝐞 𝐭𝐞𝐜𝐧𝐨𝐥𝐨𝐠𝐢𝐞 𝐦𝐢𝐠𝐥𝐢𝐨𝐫𝐚𝐧𝐨 𝐠𝐥𝐢 𝐞𝐬𝐢𝐭𝐢 𝐜𝐥𝐢𝐧𝐢𝐜𝐢 𝐞 𝐨𝐭𝐭𝐢𝐦𝐢𝐳𝐳𝐚𝐧𝐨 𝐥’𝐮𝐬𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐫𝐢𝐬𝐨𝐫𝐬𝐞 𝐨𝐬𝐩𝐞𝐝𝐚𝐥𝐢𝐞𝐫𝐞, 𝐩𝐫𝐨𝐦𝐮𝐨𝐯𝐞𝐧𝐝𝐨 𝐮𝐧𝐚 𝐦𝐞𝐝𝐢𝐜𝐢𝐧𝐚 𝐩𝐢𝐮̀ 𝐬𝐨𝐬𝐭𝐞𝐧𝐢𝐛𝐢𝐥𝐞. 𝐐𝐮𝐞𝐬𝐭𝐨 𝐬𝐭𝐮𝐝𝐢𝐨 𝐫𝐚𝐩𝐩𝐫𝐞𝐬𝐞𝐧𝐭𝐚 𝐮𝐧 𝐩𝐮𝐧𝐭𝐨 𝐝𝐢 𝐫𝐢𝐟𝐞𝐫𝐢𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐩𝐞𝐫 𝐥’𝐢𝐧𝐭𝐞𝐠𝐫𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐢 𝐏𝐎𝐂𝐓 𝐧𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐫𝐨𝐮𝐭𝐢𝐧𝐞, 𝐝𝐢𝐦𝐨𝐬𝐭𝐫𝐚𝐧𝐝𝐨 𝐢𝐥 𝐥𝐨𝐫𝐨 𝐯𝐚𝐥𝐨𝐫𝐞 𝐩𝐞𝐫 𝐮𝐧𝐚 𝐝𝐢𝐚𝐠𝐧𝐨𝐬𝐢 𝐭𝐞𝐦𝐩𝐞𝐬𝐭𝐢𝐯𝐚 𝐞𝐝 𝐞𝐟𝐟𝐢𝐜𝐚𝐜𝐞.
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ANTIBIOTICO-RESISTENZA: DALLA RICERCA NUOVE SOLUZIONI La selezione di ceppi batterici resistenti agli antibiotici è un fenomeno preoccupante generato da decenni di uso smodato di questi farmaci, anche negli allevamenti, e di una ricerca non particolarmente impegnata in questo campo. Secondo stime della Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) la resistenza antimicrobica oggi rappresenta una delle 10 principali minacce globali per la salute pubblica, con circa 5 milioni di decessi ogni anno, causati direttamente o indirettamente. Inoltre, la Banca Mondiale stima che la resistenza antimicrobica potrebbe comportare costi sanitari aggiuntivi per 1.000 miliardi di dollari entro il 2050 e perdite da 1.000 miliardi di dollari a 3,4 trilioni di dollari di prodotto interno lordo (PIL) all’anno entro il 2030. https://lnkd.in/d5bx2Srq Una serie di programmi di incentivazione allo sviluppo di nuovi antibiotici inizia a dare i primi risultati. A fine maggio, sulla prestigiosa rivista Nature è stata pubblicata una ricerca del Dipartimento di Chimica dell’Università dell’Illinois (USA), coordinata da Paul J. Hergenrother, dove si descrive lo sviluppo di un nuovo antibiotico in grado di uccidere i batteri Gram-negativi patogeni, senza compromettere il microbiota intestinale. https://lnkd.in/dRXmXX32 Il nuovo antibiotico – LOLAMICINA - punta al sistema di trasporto delle lipoproteine presente nei batteri Gram-negativi, il cosiddetto “sistema Lol”, da cui il nome del nuovo antibiotico. I batteri gram-negativi, infatti, sono caratterizzati da un doppio strato di protezione che li rende più difficili da eliminare. I pochi antibiotici ora disponibili contro le infezioni da batteri Gram-negativi sono poco selettivi e uccidono anche batteri non patogeni presenti nell'organismo (vedi microbiota intestinale). Nei test di laboratorio in vivo (su topi) la somministrazione di LOLAMICINA ha protetto i topi dal contagio da più di 130 ceppi batterici multi-resistenti agli antibiotici, tra cui tra cui Escherichia coli, Klebsiella pneumoniae ed Enterobacter cloacae, prevenendo l'infezione secondaria da Clostridioides (o Clostridium) difficile. Somministrata per via orale a topi con setticemia o polmonite resistenti ai farmaci, LOLAMICINA ha salvato il 100% dei topi con setticemia e il 70% dei topi con polmonite. Inoltre, la LOLAMICINA non ha causato cambiamenti drastici nella composizione del microbiota intestinale durante il trattamento di tre giorni, o nei 28 giorni successivi di recupero. Il passaggio successivo sarà la sperimentazione clinica. Sebbene i dati preclinici siano molto interessanti, come sempre l’ultima parola sull’efficacia e sicurezza di un farmaco arriva dai dati clinici, sull’uomo. A noi tutti non ci resta che incrociare le dita. #AntibioticoResistenza #Lolamicina https://lnkd.in/dYBarmWV
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